My Cooking Box, l’azienda italiana che, per prima, ha intrapreso nel nostro paese il business del meal kit. Nata nel 2015 dall’iniziativa di Chiara Rota e Francesca Pezzotta, ha ricevuto immediatamente l’apprezzamento di mercato e investitori. Grazie a due campagne di crowdfunding e un recente aumento di capitale, ha raccolto investimenti per oltre 2,8 mil di euro. La società ha sede a Milano, un centro logistico a Gorle (Bg) e conta 30 collaboratori, la maggior parte donne. Tra i suoi partner ci sono grandi realtà alimentari come cameo, Rizzoli Emanuelli, Eataly, Mutti, Coca-Cola, Unilever e Lindt Italia, con le quali ha creato delle box specifiche dedicate a diverse occasioni di consumo. Nell’ambito della strategia internazionale, l’area Dach rappresenta uno dei primari obiettivi di crescita dell’azienda. È risaputa la propensione dei tedeschi verso l’eccellenza gastronomica italiana: partendo da questo presupposto My Cooking Box ha deciso di intercettare questo mercato con una selezione di meal box per la colazione, i primi piatti, le Cene Regionali, i piatti unici, i dessert, sono 50 le ricette che My Cooking Box offre a chi vuole cucinare, con le sue stesse mani, un grande piatto a prova di chef. “Siamo consapevoli di entrare in un mercato già presieduto da grandi player del comparto, ma crediamo nelle sfide e soprattutto nella potenzialità della nostra offerta di qualità e nel forte appeal delle nostre proposte, ispirate alla tradizione gastronomica italiana “– spiega Chiara Rota, Ceo e fondatrice di My Cooking Box. “Le nostre ricette sanno evocare quelle atmosfere, quei sapori, quel “saper vivere italiano” di cui i tedeschi fanno esperienza durante i loro viaggi nel nostro Paese. Tante parole tipiche della cucina italiana fanno ormai parte del vocabolario gastronomico d’oltralpe, alcuni ingredienti Made in Italy, ma non tutti, sono entrati nelle dispense delle loro cucine, per questo crediamo che fornire loro un kit completo fatto di eccellenze italiane, possa avvicinare e appassionare i tedeschi al nostro modo di preparare e consumare i piatti della tradizione” – conclude Chiara.
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