Multiply Labs nasce da un’idea per la tesi di dottorato di Alice Melocchi che l’ha sviluppata prima all’Università degli Studi di Milano e poi all’Mit di Boston. Si tratta di produrre capsule per pillole con stampanti 3D al fine di permettere agli utenti di personalizzare il contenuto di tali pillole le quali hanno la possibilità di rilasciare i principi attivi in tempi diversi. “In pratica – dice a Startupbusiness Federico Parietti, Ceo della società che ha incontrato Alice al Mit benché siano entrambi originari di Bergamo – gli utenti che desiderano assumere integratori possono andare sul nostro sito, personalizzare la loro pillola scegliendo gli elementi e le dosi quotidiane che desiderano assumere e inviare l’ordine, quindi riceveranno a casa il prodotto”. Per chi non sa quali sono i principi attivi che più servono al proprio corpo il sito offre anche una guida per selezionare la migliore combinazione, l’ordine minimo è per due settimane e costa 25 dollari. O meglio costerà perché al momento la startup che ha appena concluso il programma di Y Combinator ed è in fase di fundraising accetta i pre-ordini ma inizierà a spedire il prodotto a inizio del 2017. “Al momento – sottolinea Parietti – lavoriamo con gli integratori e non ancora con i farmaci perché per farlo dobbiamo ricevere l’approvazione dagli enti preposti, qui in Usa la FDA (Food and drug administration, ndr), ma il sistema che abbiamo messo a punto per lo stampaggio delle pillole è perfettamente applicabile anche ai farmaci”. Quando ciò sarà possibile i pazienti potranno assumere un’unica pillola personalizzata al giorno contenente tutte le medicine necessarie che potranno essere rilasciate gradualmente, ciò è possibile grazie al fatto che le pillole di Multiply Labs sono divise in scompartimenti e ogni scompartimento è separato dall’altro da un diaframma di spessore variabile, maggiore è lo spessore più il diaframma si scoglie lentamente e più tardi il medicinale o l’integratore vengono rilasciati. “Il materiale con cui sono fatte le pillole è costituito da polimeri farmaceutici e inoltre abbiamo messo a punto un sistema robotico che deposita le diverse sostanze nelle quantità previste”, continua il Ceo che è anche colui che ha sviluppato le componenti tecnologiche per la stampa 3D e la robotica. Oggi la startup ha ampliato il suo team che vede anche Tiffany Kuo quale responsabile del marketing e delle operations e Joe Wilson per la parte prodotto, ha spostato la sua sede da Boston alla Silicon Valley “abbiamo deciso di venire a Menlo Park sia per partecipare a YCombinator sia perché qui effettivamente tutto avviene più velocemente, anche rispetto a Boston e la nostra startup che è a metà tra la robotica e la farmaceutica sta riscuotendo grande attenzione da parte degli investitori – continua Parietti – prevediamo di chiudere questo round già entro settembre e di trasferirci a San Francisco a breve”. Multiply Labs ha già avviato le procedure per la registrazione di tre brevetti e prevede di diventare profittevole già a metà del 2017 : “inizialmente opereremo sul mercato Usa da cui abbiamo ricevuto il 90% dei pre-ordini ma abbiamo già interesse anche da clienti britannici e italiani pertanto presto avvieremo le procedure per potere vendere anche in altri Paesi perché desideriamo mantenere il nostro modello di business di tipo business-to-consumer e quindi continuare a vendere agli utenti finali garantendo loro prodotti di elevata qualità, elevata personalizzazione e fornendo loro una esperienza oltre che un prodotto. Abbiamo già condotto numerosi test e intendiamo avviare una conversazione con i nostri clienti per chiedere loro, per esempio, quali altri integratori e sostanze vorrebbero che inserissimo nel nostro processo”, afferma Parietti che prima del dottorato al Mit ha studiato al Politenico di Milano, a Zurigo, a Pittsburgh presso la Carnegie Mellon University.
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