Il 17 aprile è morto Elserino Piol, colui che in Italia comprese per primo l’importanza dell’innovazione d’impresa, delle startup, dei finanziamenti in venture capital. Erano gli anni della new economy, a cui è poi seguita la cosiddetta implosione della bolla delle dot-com, erano gli anni in cui anche in Italia nascevano le prime startup, alcune cresciute e diventate aziende che hanno contribuito a cambiare il panorama dell’industria tecnologica e hanno favorito la diffusione di internet, vedi Tiscali, altre, come è giusto che accada nel mondo delle startup che hanno avuto vita più breve. Anche chi scrive lavorava in una di queste startup, si chiamava Wikey ed era finanziata dal fondo di venture capital Kiwi di Elserino Piol. Era una startup che anticipava, in un epoca precedente a quella degli smartphone, la possibilità di accedere a dati e applicazioni con i telefoni cellulari.
Pioniere dell’ecosistema
Elserino Piol non c’è più ma è fiori di dubbio che l’impronta che ha lasciato rappresenta la genesi di tutto ciò che oggi chiamiamo ecosistema delle startup. La storia di Elserino Piol la racconta bene EconomyUp, testata che fa parte dello stesso gruppo di Startupbusiness, rimando quindi a quell’articolo tutti coloro che desiderano conoscere nel dettaglio ciò che Piol ha fatto e perché è importante EconomyUp pubblica anche tre interviste con tre imprenditori che con Piol hanno lavorato: Federico Marchetti, fondatore di Yoox, Andrea Di Camillo, fondatore di P101, Gianluca Dettori fondatore di Primo Ventures. (foto da EconomyUp).
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