L’emergenza sanitaria del Coronavirus ha insegnato alle imprese di qualsiasi dimensione che in qualunque momento può accadere qualcosa con un impatto dirompente sul business a più livelli: umano, economico ed organizzativo. Qualcosa a cui fino ad allora non avevi pensato, pianificato e che richiede una straordinaria capacità di reazione, di resilienza, come si è sentito dire spesso in questo periodo. Per trovare la capacità di far fronte in maniera positiva a un evento così dirompente e riorganizzare positivamente la propria impresa o start up bisogna prendere consapevolezza di alcuni elementi chiave che a mio avviso possono fungere da bussola soprattutto in momenti di difficoltà. Innanzitutto non perdere mai di vista qual è la propria mission aziendale, i valori che fanno parte del DNA di un’impresa e del suo management, che possono aiutare a intravedere soluzioni nuove, anche alternative, a cambiare strategia e approccio al mercato, senza tuttavia perdere di vista lo scopo che muove un’impresa, la sua ragion d’essere nel tempo. Le start up sono abituate al cosiddetto pivot, fa parte della loro stessa natura testare un modello di business iniziale, il prototipo di un prodotto e modificarli via via per adattarli al mercato, renderli più efficienti e sostenibili. Ma restano i principi, i valori che hanno mosso la nascita di un progetto imprenditoriale o che guidano l’azienda nel tempo. BLS produce dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie da 50 anni, con prodotti, comprese mascherine FFP2 e FFP3, dedicati prevalentemente all’industria e all’export; il mercato medicale valeva solo una minima parte del nostro fatturato. L’emergenza ci ha posto di fronte al problema se soddisfare la domanda di clienti consolidati da cui dipendeva la maggior parte del nostro fatturato o rivedere la produzione per far fronte alla domanda degli ospedali, della protezione civile, ecc. alla domanda interna. È rifacendoci alla nostra missione, quella di proteggere le persone e di farlo bene, che siamo riusciti a trovare un equilibrio, a ridisegnare il processo produttivo, a realizzare nuovi investimenti, e portare l’azienda alla massima capacità produttiva. Un altro punto importante è osservare cosa accade intorno a noi, studiare i processi vicini e lontani, analizzare il mercato in cui si opera, porre estrema attenzione a tutti i segnali – anche minimi – che potrebbero avere un impatto sul proprio business. Questo aiuta a essere sempre all’erta e a saper mettere in campo, in maniera immediata e spesso risolutiva, soluzioni adeguate non appena se ne verifichi l’esigenza. In questo senso è importante fare tesoro delle proprie competenze, esperienze e know-how. La profonda conoscenza delle dinamiche del mercato, del processo produttivo, delle caratteristiche del proprio prodotto, la capacità di management possono aiutare a intraprendere nuove sfide con maggior consapevolezza. Valutare in maniera oggettiva rischi e opportunità, per raggiungere un equilibrio in grado di guidare l’azienda anche nei momenti di difficoltà e portarla al successo. È così che di fronte alle prime avvisaglie di Covid-19 in Cina ci siamo mossi in maniera agile e abbiamo aumentato le scorte di materie prime, rivisto tutto il processo di approvvigionamento, i contratti di fornitura e l’intera supply chain, perché sapevano, sulla base di esperienze precedenti – in passato abbiamo affrontato Sars, Mers, Ebola – del rischio di un aumento di alcune materie prime, della difficoltà della loro reperibilità, che avrebbero potuto avere un impatto negativo sulla produzione. A queste basi si aggiungono creatività e spirito di innovazione che, come ci insegnano tante start up, devono spingere sempre l’azienda in avanti, a sperimentare, a progettare nuovi prodotti e servizi, ad abbracciare nuovi scenari di mercato o a delineare nuovi trend di consumo. Senza dimenticarsi delle persone, che sono il vero valore per qualsiasi impresa, soprattutto nei momenti di difficoltà. Questi asset sono fondamentali per costruire le strategie di pianificazione aziendale e di management per essere un po’ più pronti ad affrontare qualunque sfida si presenti all’orizzonte. Pier Paolo Zani, amministratore delegato di BLS S.r.l.. N.d.r: BLS S.r.l. è un’azienda italiana specializzata nella produzione di dispositivi di protezione delle vie respiratorie operante nel settore da oltre 50 anni. L’azienda, che ha stabilimenti produttivi e filiali commerciali in Europa e nel mondo, realizza prodotti con macchinari progettati e ingegnerizzati internamente e promuove sinergie con università e partner di mercato puntando su innovazione e automazione della produzione. In questo periodo di emergenza è stata un’azienda chiave per risolvere l’emergenza nell’emergenza: la disponibilità di mascherine. [Photo by Rune Haugseng on Unsplash]
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