In 5 anni, e con la pandemia di mezzo, miscusi ha raccolto 32 milioni di euro in due round guidati da MIP, fondo di venture capital di cui Angelo Moratti è anchor investor, e anche di fondi internazionali come l’americano Kitchen Fund che ha investito in alcune delle più importanti realtà food internazionali, tra cui SweetGreen. Fondata da Alberto Cartasegna e Filippo Mottolese, classe 1989, miscusi si è data la missione di rendere le persone felici diffondendo uno stile di vita mediterraneo. Il suo primo ristorante a Milano in zona Cinque Giornate, nasce nel 2017 e in soli tre anni si allarga a macchia d’olio: 12 ristoranti in 6 città italiane. Oggi annuncia il primo ristorante estero a Londra, niente di meno che a Covent Garden, uno dei ‘point of interest’ maggiormente conosciuti dai turisti, ma anche punto di riferimento per la vita londinese. E’ qui che parte la scalata internazionale di questa società italiana che proprio in occasione dell’ultimo investimento ricevuto da 20 milioni di euro aveva annunciato di essere pronta a diventare ‘movimento globale’. “E’ da quando abbiamo aperto il primo locale a Milano nel 2017 che vogliamo portare miscusi nel mondo. – ha spiegato Alberto Cartasegna, fondatore e ceo di miscusi, in una nota stampa. – Dopo 4 anni, una dozzina di ristoranti in una manciata di città italiane e milioni di clienti soddisfatti, siamo pronti a parlare inglese! Londra è la prima città internazionale dove porteremo prodotto, persone e stile. Londra è anche la città dove ho iniziato a lavorare a 18 anni, nella ristorazione. Competitiva, costosa e complicata (vedi brexit), ma palcoscenico internazionale e megafono che accelererà la diffusione della nostra missione. miscusi nasce da un un’idea semplice, ma potente, che poggia sui fondamentali del nostro Paese: famiglia, ospitalità, convivialità, casa. La pasta unisce e rende felici, è sempre stato uno dei nostri motti. In un mondo che ancora combatte il Covid e si prepara ad affrontare sfide complicate per sopravvivere al climate change, miscusi vuole essere bandiera di speranza e ispirazione per le future generazioni, in Italia e nel mondo. Il cibo avrà ruolo centrale nelle sfide di domani e miscusi vuole essere parte della soluzione, perché con un piatto di pasta è possibile, non solo essere felici e stare bene, ma anche rigenerare la nostra terra”. In particolare, da un punto di vista della sostenibilità, miscusi è impegnata nell’agricoltura rigenerativa e nella riduzione delle emissioni Co2. Per esempio, sta studiando un piatto di pasta con ingredienti rigenerativi per l’uomo e per il Pianeta, bilanciando valori nutrizionali e sfruttando fotosintesi per assorbire Co2. Inoltre è in corso il primo progetto sperimentale di agricoltura rigenerativa che, a differenza delle pratiche di monocoltura, si concentra sul ripristino e l’arricchimento del terreno che contribuirà così alla riduzione delle emissioni di gas serra. miscusi è una società benefit.
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