Italian Angels for Growth ha annunciato il closing dell’investimento start-up da parte di un gruppo di associati in Margherita Invention, società che ha sviluppato un prodotto (non ancora in commercio) che troverà un primo ampio mercato nel mondo della sanità. Il gruppo di angel entra a far parte della società apportando 350 mila euro di capitali.
Si tratta, per i soci IAG, del terzo investimento in ambito medico sanitario e segue infatti quelli in SediciDodici e Win, complessivamente il settore ha già attratto investimenti di soci IAG per circa un 1,5 milioni di euro.
Il dispositivo sviluppato dalla startup (e che rappresenta attualmente il suo core business) si chiama Margherita FingerGuard e come si evince dal nome costituisce una protezione a salvaguardia della salute del personale medico, paramedico e in generale di tutti quegli operatori che utilizzano professionalmente siringhe e vanno incontro alla possibilità di pungersi le dita con un ago usato e potenzialmente pericoloso perchè portatore di malattie infettive.
Problema sconosciuto ai più quello delle punture da aghi infetti, eppure largamente sentito in ambito sanitario, esistono infatti anche documenti ufficiali, come il decreto legislativo 626/94 e la Direttiva Europea 2010/32/UE, che invitano le strutture sanitarie a adottare procedure o dispositivi che permettano di ridurre drasticamente le punture accidentali.
Reincappucciare l’ago senza un idoneo dispositivo di protezione e’ una pratica, a quanto pare diffusa, di fatto pressoché inevitabile visto il rischio di puntura cui si va incontro nel tentativo di reincappucciare l’ago. E le cifre parlano chiaro: in Italia, 600 incidenti ogni 10 mila operatori, pari a 13 lesioni ogni 100 posti letto, 25 milioni di euro vengono spesi per il solo monitoraggio sierologico; in Europa si verificano oltre un milione di incidenti all’anno.
Margherita FingerGuard, nato dall’iniziativa di un medico, Carlo Giuberchio, si presenta come “la soluzione” alla quale nessuno aveva ancora pensato. Polipropilene dal design estremamente semplice, la forma perfetta del cerchio, un pò di colore che non guasta mai, sperimentazioni in ambito Università di Pavia e l’Istituto di Ricerca Mario Negri, brevetto, ed ecco che Margherita FingerGuard diventa una soluzione forte e convincente. L’innovazione che viene premiata in Margherita FingerGuard sembra essere proprio la semplicità che si traduce però in efficacia nel rispondere a un problema esistente, usabilità, abbattimento dei costi per il sistema sanitario.
Qui di seguito, il comunicato stampa ufficiale.
Comunicato stampa
BUSINESS ANGEL DI ITALIAN ANGELS FOR GROWTH INVESTONO IN MARGHERITA FINGERGUARD
Margherita FingerGuard è un dispositivo medicale che risolve definitivamente il problema delle punture accidentale con aghi usati
Milano, 17 settembre 2012 – A volte l’innovazione sta nella semplicità, purchè si tratti di semplicità utile (cioè che risponde a un bisogno e ha quindi mercato) e brevettabile.
Con un capitale investito di 350 mila euro, un gruppo di soci IAG ha acquisito una quota di Margherita Inventions S.r.l , società pavese che ha sviluppato Margherita FingerGuard, dispositivo dall’aspetto elementare ma che risponde efficacemente a un problema ampio e ancora irrisolto in ambito ospedaliero: le punture accidentali con aghi usati che espongono a rischio biologico e quindi alla trasmissione di malattie infettive anche gravi come epatite e Hiv.
E’ infatti più frequente di quanto si immagini che il personale medico e paramedico si punga durante l’utilizzo delle siringhe e nel corso dello smaltimento di aghi infetti.
Reincappucciare l’ago senza un idoneo dispositivo di protezione e’ una pratica diffusa – di fatto pressoché inevitabile – sebbene molto pericolosa : solo in Italia, si registrano oltre 600 incidenti ogni 10 mila operatori, pari a 13 lesioni ogni 100 posti letto.
In Europa si verificano oltre un milione di incidenti all’anno.
Fino ad oggi non esistevano soluzioni pienamente convincenti al problema.
L’aggravamento degli oneri sanitari è importante: senza considerare il costo materiale e umano cui si va incontro nel momento in cui si contraggono malattie infettive, per il solo monitoraggio sierologico degli infortunati in Italia si spendono circa 25 milioni di euro all’anno.
Margherita FingerGuard è un dispositivo medico dotato di meccanismo di sicurezza e protezione in polipropilene dal design estremamente semplice, ma anche completamente efficace che permette di reincapucciare in tutta sicurezza l’ago della siringa e di gettarlo da solo nel contenitore per taglienti e pungenti. Ciò consente di risolvere un problema etico molto grave, nonché di ottenere risparmi significativi per il sistema sanitario. Era infatti finora impossibile reincappucciare in sicurezza l’ago.
La rilevanza di tale problematica è testimoniata anche dal contenuto del decreto legislativo 626/94 e dalla Direttiva Europea 2010/32/UE, che invitano le strutture sanitarie a adottare procedure o dispositivi che permettano di ridurre drasticamente le punture accidentali. Ma, l’unica soluzione fino a oggi presentata sul mercato è la NDP, cioè la siringa ad ago retrattile che però per una questione di costi e di praticità non ha mai convinto gli operatori e le strutture sanitarie.
Margherita FingerGuard, oltre a rendere più facile e assolutamente sicuro l’utilizzo delle siringhe, risolve anche il problema del costo, poiché è un dispositivo economico e durevole, sterilizzabile e riutilizzabile.
I campi di applicazione potenziali sono più ampi del personale ospedaliero e coinvolge per esempio anche strutture e laboratori privati, dentisti, agopunturisti, veterinari, tatuatori e più in generale qualsiasi struttura in cui vengano svolte attività in cui sia richiesto l’utilizzo di siringhe.
Lo sviluppo del progetto è patrocinato anche dall’Università degli Studi di Pavia.
Antonio Leone, il socio IAG che ha guidato l’operazione di investimento, afferma:
“Ancora una volta un gruppo importante di Soci IAG ha deciso di investire in un’azienda biomedicale che ha sviluppato e brevettato un prodotto che risolve un problema reale ed urgente nell’ambito della professione medica e paramedica”.
Carlo Giuberchio, fondatore e Ceo della società, ha affermato:
“Fare una start-up in un settore complesso come la sanità è forse più difficile che in altri comparti e una buona idea non basta. Questo investimento sulla nostra realtà è quindi un premio dopo mesi di durissimo lavoro che ci da coraggio e determinazione. Ringraziamo soprattutto l’ing. Leone e l’intero staff di IAG, consapevoli che la vera sfida comincia ora:, noi siamo pronti”.
Profilo Margherita Inventions
Margherita Inventions S.r.l. è il nome della società, operante nel settore della sicurezza sul lavoro in ambito sanitario, che sviluppa il progetto Margherita FingerGuard, nato su iniziativa di Carlo Giuberchio, socio fondatore, Ceo e responsabile scientifico della società.
Soci di minoranza sono anche Stefano Denicolai, che supporta l’area marketing e strategie, e Maurizio Ettore Maccarini, che gestisce le relazioni istituzionali.
Margherita FingerGuard è un dispositivo brevettato, economico, facile da utilizzare, riutilizzabile, patrocinato dall’Università degli Studi di Pavia e che ha raccolto numerosi pareri positivi formali da parte di esperti del settore ed enti di chiara fama, fra cui l’Istituto di Ricerche “Mario Negri”.
Nel 2010 ha ricevuto il premio “Impresa Innovativa” di Camera di Commercio di Pavia.
IAG
Italian Angels for Growth, associazione indipendente no-profit nata nel 2007, conta 95 soci accomunati dallo scopo di supportare e finanziare progetti industriali in fase early stage che presentino un alto contenuto di innovazione e potenziale di crescita. Attraverso gli investimenti dei propri soci, IAG sostiene l’imprenditorialità, l’innovazione e la ricerca nel nostro Paese e in Europa contribuendo a favorire uno sviluppo sostenibile nel lungo termine.
A oggi, IAG ha esaminato un deal flow di oltre 1600 opportunità d’investimento e oltre trenta proposte sono state selezionate dai soci per l’investimento. Gli investimenti già effettuati da soci IAG sono complessivamente ventiquattro (in diciannove società) e ammontano a 6,5 milioni di euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA