Marco Marlia è il fondatore e CEO di MotorK, scaleup che si è appena quotata alla Borsa Euronext di Amsterdam , in questa intervista racconta a Startupbusiness dell’importante fase di crescita della sua azienda e di come il mondo dell’automobile sta cambiando. “La pandemia è stata un periodo difficilissimo anche per le concessionarie di auto, durante il lockdown erano tutti chiusi e il panico serpeggiava anche perché, giustamente, le persone avevano altro a cui pensare che acquistare una nuova automobile, ma, così come accaduto per tantissimi ambiti, anche in questo settore il covid ha fatto da volano a una forte accelerazione della digital transformation e per noi è stata una opportunità e oggi rileviamo che del processo che mediamente un acquirente fa per scegliere e decidere l’acquisto, l’80% avviene ormai online e si reca dal concessionario solo a colpo sicuro, magari per effettuare il test drive e firmare il contratto”. MotorK sviluppa e fornisce piattaforme e strumenti digitali pensati per il mondo dei concessionari e dei produttori di automobili che rappresentano i due gruppi dei suoi clienti principali. I concessionari generano oltre la metà del business di MotorK che lavora con loro già dal 2013, mentre l’offerta per i costruttori è disponibile dal 2016. Non solo automobili però perché MotorK ha offerte anche per chi vende e costruisce motociclette, veicoli commerciali, veicoli agricoli. “Oggi i nostri clienti investono pesantemente nel digitale e noi siamo diventati fornitori chiave per loro, una tendenza che si è innescata 10-11 mesi fa e che continua a crescere. Calcoliamo che il mercato complessivo nell’area Emea valga tra i 4 e i 5 miliardi di euro, ci sono circa un milione di aziende che sono potenzialmente nostri clienti e noi intendiamo diventare il punto di riferimento in questo mercato che è oggi altamente frammentato, abbiamo ampi margini di crescita considerando che prevediamo di chiudere il 2021 con un fatturato compreso tra i 25 e i 27 milioni di euro e di crescere in modo rapidissimo con una proiezione per il 2022 tra i 45 e i 47 milioni di euro”. MotorK intende crescere sia in modo organico sia attraverso acquisizioni, fino a oggi ne ha portate a termine sei, le tre più recenti sono state annunciate a ottobre 2021 quando ha comprato la spagnola Dapa e le francesi FranceProNet e Fidcar. “L’obiettivo è crescere anno su anno del 30% e in questa strategia le acquisizioni giocano un ruolo importante, ci concentriamo sull’Europa e su l’area Emea e cerchiamo aziende che sono non troppo dissimili a noi se non per dimensione e presenza sul territorio che è quasi sempre locale, idealmente vorremmo fare almeno tre acquisizioni all’anno per poterci strutturare e allargare la nostra quota di mercato che oggi è circa dell’1% e per farlo dobbiamo rapidamente assumere una dimensione europea sempre più capillare”. Oggi MotorK è presente con suoi uffici in sette Paesi: Italia, Spagna, Francia, Germania, Regno Unito e, più recentemente, Portogallo e Israele: “la dimensione europea fa la differenza così come la crescita in termini di persone: eravamo 200 a inizio anno, ora siamo 300 e prevediamo di crescere fino a 400 già entro la fine del 2021, cerchiamo persone soprattutto per gli ambiti della ricerca e sviluppo e delle vendite e marketing”. Oggi il settore dell’automobile vive un momento di forte cambiamento, vuoi per via della crescente attenzione verso i veicoli elettrici, vuoi per via di nuovi modelli per la fruizione dei veicoli come lo sharing e il noleggio a lungo termine, vuoi per le innovazioni tecnologiche di grande portata che arriveranno come per esempio è la guida autonoma. “Viviamo sfide sia di breve sia di lungo termine, oggi per esempio un grande problema per l’industria dell’automobile è il cosiddetto chip shortage che sta rallentando la produzione e allungando anche fino a un anno di attesa i tempi di consegna dei veicoli, mancano i prodotti e ciò è devastante per il settore e poi ci sono sì le nuove generazioni di veicoli con ciò che la cosa comporta anche in termini di infrastrutture, e anche le nuove forme di utilizzo dell’auto che sostituiscono il possesso e questa è una trasformazione epocale. Noi utilizziamo il concetto di ‘pacchetto mobilità’ che è composto da un insieme di cose: veicolo, servizi, flessibilità, che possono cambiare in ogni momento al cambiare delle esigenze dell’utente e questo può arrivare anche a un livello di dettaglio molto profondo come per esempio potere disporre di una manciata di cavalli in più se si deve andare in montagna o potere noleggiare una utilitaria da usare tutto l’anno ma che può essere sostituita temporaneamente con un veicolo più grande per andare in vacanza, o ancora, per esempio, un pacchetto mobilità che include non solo il veicolo principale ma anche l’abbonamento al car sharing da usare quando si va in altre città utilizzando il treno o l’aeroplano per esempio. Abbiamo calcolato che mediamente le caratteristiche del pacchetto mobilità di ogni utente possono variare circa ogni 24 mesi e tutto ciò, tutta questa offerta, tutti i servizi associati al veicolo, tutta questa flessibilità va gestita, ecco, noi siamo la piattaforma che consente a concessionari e costruttori di gestire tutto questo. La nostra missione è contribuire in modo attivo e a supportare tutte le evoluzioni che ci saranno sia nel breve sia nel lungo termine”.
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