Il nuovo corso di Enea Tech e Biomedical si completa con la nomina di Marco Baccanti a direttore generale, nomina che segue quelle del presidente Giovanni Tria e dei componenti del consiglio direttivo, Sergio Abrignani, Paolo Bonaretti, Maria Cristina Porta e lo stesso Baccanti, previste nel decreto firmato dal presidente del Consiglio lo scorso 23 dicembre, e completa così il percorso che rende nuovamente operativa la Fondazione Enea Tech e Biomedical con una radicale revisione della mission.
L’organizzazione, sotto la vigilanza del ministero dello Sviluppo economico, infatti ora agirà a livello nazionale con un mandato di sviluppo economico della filiera industriale biomedicale affiancato al precedente ruolo di stimolo di attività di ricerca e trasferimento tecnologico in quattro settori di alta tecnologia. Per raggiungere i suoi obiettivi potrà avvalersi del Fondo per il trasferimento tecnologico, nonché del nuovo Fondo per la ricerca e lo sviluppo industriale biomedico istituito con la Legge di bilancio.
Enea Tech e Biomedical ha così ricevuto l’importante mandato di investire nel settore biomedicale per realizzare poli nazionali per la ricerca e lo sviluppo di farmaci e vaccini rafforzando, lungo tutta la filiera produttiva, le infrastrutture di ricerca, sperimentazione e produzione, come era stato previsto dal decreto Sostegni bis. Si tratta di una misura introdotta su volontà del ministro Giancarlo Giorgetti per favorire, sia in termini di capacità produttiva sia di trasferimento tecnologico, la collaborazione e la sinergia tra l’industria farmaceutica e i centri di ricerca presenti nel nostro Paese.
Marco Baccanti è recentemente rientrato in Italia dopo una lunga carriera internazionale ai vertici di organizzazioni specializzate nello sviluppo economico e nel trasferimento tecnologico nel settore delle scienze della vita. Tra i suoi recenti incarichi vi è il ruolo di CEO dell’authority Health Industries del Governo del Sud Australia, la direzione esecutiva del Dubai Biomedical Research Park e della zona franca DuBiotech per il governo degli Emirati Arabi e la direzione generale del Parco Biomedico San Raffaele di Milano, al suo rientro in Italia ha anche rivestito per alcuni mesi l’incarico di direttore generale di Trentino Sviluppo.
“Sono molto orgoglioso di ricoprire questo incarico e consapevole della sua importanza – afferma il neo direttore generale in una nota – . La Fondazione ha un ruolo unico in Italia, la responsabilità di incidere sulla competitività di un settore industriale di valore strategico per il Paese, quella dell’intero settore biomedicale. Dovrà occuparsi di tutti gli aspetti della catena del valore, dalle fasi di ricerca e del trasferimento dei suoi risultati, allo sviluppo delle tecnologie, inclusa la ricerca clinica, allo scaleup e agli aspetti manifatturieri ed industriali. Come organizzazione vigilata dal ministero, potrà fare leva su molti fattori complementari, come le policy governative, il finanziamento delle varie fasi di sviluppo, la creazione di nuove iniziative imprenditoriali e l’attrazione di investimenti dall’estero”.
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