“Fin dalla sua fondazione, la mission di ManoMano è rivoluzionare e reinventare usi e abitudini degli appassionati, dei professionisti e dei seller del mondo DIY (do it yourself, ndr), liberandoli dai vincoli e dai limiti di questo mercato, grazie a una piattaforma comunitaria e a una serie di servizi innovativi. Dietro alla nostra piattaforma online c’è una squadra di 370 persone di cui 23 italiani, ci sono 13 nazionalità diverse e c’è un’età media di 29 anni. Operiamo oggi su sei mercati a livello europeo (Francia, Italia, Spagna, Germania, Regno Unito e Belgio) e contiamo più di 1800 seller, 20 milioni di visite mensili e più di 2,5 milioni di clienti attivi. Nel 2018 abbiamo continuato il nostro percorso di crescita realizzando un aumento dei ricavi pari all’85%, per un fatturato globale di 424 milioni di euro”, così Francesco Caravello, SVP Business development Southern Europe di ManoMano racconta a Startupbusiness la crescita di quella che nata comoe startup è oggi di certo una scaleup di respiro europeo.
“Nel marzo 2019 abbiamo completato il nostro secondo round di raccolta fondi, per un valore di 110 milioni di euro. Questi nuovi fondi vanno ad aggiungersi ai 76 milioni già precedentemente raccolti, per un totale di 186 milioni di euro in soli cinque anni – aggiunge il manager -. Investiamo più dell’80% del nostro budget R&D nell’innovazione dei processi e nel trattamento dei dati, al fine di creare algoritmi ed ecosistemi che rendono l’esperienza d’acquisto virtuale esponenzialmente migliore di quella in punto vendita. Per questo motivo abbiamo deciso di accelerare il processo di ricerca e reclutamento dei migliori talenti tech europei e nel 2019 un centinaio di nuovi sviluppatori, analisti e ingegneri web saranno assunti nelle nostre varie sedi europee. La strategia per il 2020 é di continuare la conquista del mercato europeo: Italia, Spagna, Belgio Germania e Regno Unito rappresentano a oggi il 25% del fatturato globale e hanno realizzato una crescita a tripla cifra nel 2018. Oggi confidiamo nel fatto che ognuna delle piattaforme nazionali possa seguire la traiettoria di quella francese, rinforzando l’acquisizione di clienti sui mercati internazionali e continuando a sviluppare il catalogo e portfolio selles nel Regno Unito e in Germania. Crescere e puntare ulteriormente al nostro sviluppo su scala europea è fondamentale per noi. Se vogliamo contrastare i giganti cinesi e americani dell’e-commerce, la sfida è a livello europeo e la nostra piattaforma tecnologica innovativa sarà la chiave per differenziarci”. Tra i fondi che sono entrati in occasione dell’aumento di capitale dal 110 milioni di euro, vi sono Eurazeo Growth, Aglaé Ventures e Bpifrance; quest’ultimo rinforza la sua presenza tramite il suo fondo Growth, Large Venture. Tutti sono stati conquistati dalla forza del modello di business ManoMano e in particolare dal potenziale del mercato B2B, il cui valore è doppio rispetto a quello del B2C. Gli investitori storici di ManoMano quali CM-CIC, Partech, Piton e General Atlantic hanno ugualmente partecipato a questo round di raccolta fondi, rinnovando la loro fiducia nella piattaforma di e-commerce e nel tema che l’ha portata a ottenere i risultati che oggi ne caratterizzano la crescita. Come detto ManoMano ha un fatturato complessivo pari a 424 milioni di euro nel 2018 e prevede di crescere sul mercato italiano di sei volte entro il 2021. In totale sulla piattaforma ci sono oltre tre milioni di prodotti che per l’80% sono prodotti nazionali per ogni singolo mercato. ManoMano conte 2,5 milioni di clienti attivi e una media di visite al mese di 20milioni di utenti.© RIPRODUZIONE RISERVATA