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Conta oltre 221mila soci in Europa, di cui oltre 44mila solo in Italia che è il suo secondo mercato dopo quello olandese, ha sede in Svezia ed è attualmente operativa in sette mercati europei: oltre a Italia e Paesi Bassi anche in Svezia, Belgio, Germania, Francia e Spagna e si propone di rivoluzionare il concetto di relazione tra utente e automobile. La società si chiama Lynk & Co International e ha sviluppato un modello di business che consente ai suoi clienti di noleggiare un’auto, la 01, secondo diverse formule: abbonamento con auto senza anticipo e senza limiti di tempo con tariffa mensile (600 euro), abbonamento senza auto per potere condividere l’auto di altri clienti all’occorrenza, noleggio a lungo termine, e anche l’acquisto della vettura che è proposta a un prezzo di 44.500 euro.
Community
L’idea, che è più che concreta, sarà infatti certamente capitato a chi legge di incrociare le vetture di Lynk & Co sulle strade, si basa su un approccio che rappresenta una evoluzione del concetto di noleggio a lungo, breve termine o occasionale, dando vita a una vera e propria community, anche con la creazione dei club nelle principali città europee, in Italia sono a Roma e Milano (in Europa anche ad Amsterdam, Anversa, Barcellona, Berlino, Düsseldorf, Göteborg, Amburgo, Monaco di Baviera e Stoccolma), capace di interagire, per esempio coloro che richiedono l’auto solo occasionalmente possono farlo tramite un’apposita app che li mette in contatto con coloro che hanno fatto l’abbonamento con l’auto e la mettono a disposizione quando non la usano. Nei club inoltre è possibile organizzare incontri, eventi, acquistare prodotti che la società vende come abbigliamento e prodotti per la casa. Questa strategia si traduce in un impiego più intelligente della vettura, un impiego che contribuisce a ridurre non solo le emissioni, le 01 attualmente disponibili sono ibride (plug-in PHEV) ma la società punta ad avere veicoli full electric già dal 2024, ma anche a ottimizzare l’utilizzo delle vetture secondo il principio che è meglio avere meno vetture che si muovono spesso che tante vetture che passano la gran parte della loro vita parcheggiate. Alain Visser, fondatore e CEO di Lynk & Co spiega come: “Il tema della sostenibilità è centrale in Lynk & Co, non vogliamo soltanto auto elettriche, ma nuovi approcci, idee e inclusione per realizzare spazi urbani migliori per tutti”. La filosofia di Lynk & Co si fonda su tre pilastri principali: mobilità sostenibile, azioni per il clima e un approccio migliore a livello aziendale, il passaggio verso veicoli 100% elettrici è fondamentale, ma la società ha in mente un quadro più ampio in tema di sostenibilità, che comprende l’intero ciclo di vita dell’auto. Incentivando l’utilizzo dell’automobile attraverso lo sharing, è possibile ridurre il bisogno di acquisto di un mezzo individuale, liberare gli spazi occupati da esse creando paesaggi urbani più verdi e accoglienti.
Tecnologia Lynk & Co è un’azienda tecnologica, lo è la sua vettura che è adotta soluzioni tech e intrattenimento di serie, i sedili sono fatti in Econyl, il nylon rigenerato derivato dal riciclaggio delle reti da pesca e da altri prodotti sottratti all’inquinamento degli oceani, i colori disponibili sono blu e nero e full optional: tettuccio apribile panoramico, grande touchscreen, ricarica wireless per cellulari, navigazione online, hotspot WiFi, sistema di assistenza al parcheggio intelligente, impostazioni personali su cloud, le app più diffuse per fare ogni cosa: dall’ascolto della musica alle call e riunioni in remoto. L’utente può contare anche sul fatto che nell’abbonamento sono compresi la tassa di circolazione, l’assicurazione, la manutenzione ordinaria e straordinaria e gli aggiornamenti over the air (OTA) che sono inviati alla vettura in automatico.Sostenibilità
Non solo vetture a basse emissioni, utilizzo di materiali riciclati e riciclabili ma anche attenzione all’ambiente in tutte le fasi della produzione come per esempio l’impiego, già dal 2022, di energia da fonti rinnovabili per la fabbrica delle 01 che si trova in Cina a Yuyao, secondo i piani dell’azienda nel 2023 si concentrerà su crescita e miglioramento della piattaforma di car sharing, sull’inclusività nella mobilità, per questo motivo ha creato Driving Change, iniziativa per aiutare le persone più in difficoltà a ottenere la patente di guida, e all’interno dei club non viene solo esposta la 01, ma sono disponibili anche prodotti sostenibili accuratamente selezionati e realizzati da innovativi brand partner, con l’obiettivo di incentivare in tutti comportamenti sostenibili al di là della mobilità come per esempio abbigliamento e valigie realizzati con materiali di riciclo, e sul gender diversity per includere al meglio anche i dipendenti che non si identificano in un genere binario e per colmare i divari retributivi dei dipendenti. Il 2024 sarà invece l’anno in cui la prima auto interamente elettrica verrà presentata al pubblico, che aprirà le porte verso un’offerta futura composta da mezzi 100% elettrici, tutto il 2025 avrà poi come focus le energie rinnovabili, puntando al raggiungimento del 25% da parte dei principali fornitori e del 100% invece sulla produzione di batterie. L’attenzione verso la sostenibilità, l’inclusione, l’efficienza e anche l’estetica che si estende anche alla sede della società a Göteborg che Visser così descrive: “Lynk & Co vuole dare una scossa al mondo automotive, non allinearsi a esso. Un ufficio monotono era fuori discussione, per noi deve stupire e farti dire wow! Se non vivessimo e, allo stesso tempo, lavorassimo in modo anticonformista non saremmo allineati al marchio. Si tratta di onestà e autenticità, dobbiamo quindi rimanere fedeli al messaggio che vogliamo condividere e che deve permeare tutto, dalla nostra proposta alla community fino agli spazi in cui lavoriamo”.
L’indagine
Per meglio comprendere come le sue strategie possano essere in linea con le esigenze degli utenti e per conoscere più a fondo le dinamiche sociali relative alla mobilità e al modo di vivere gli spazi urbani Lynk & Co ha condotto un’indagine insieme a Ipsos da cui emerge che i cittadini europei desiderano utilizzare i veicoli in maniera più efficiente, liberando lo spazio urbano e rendendolo più verde. Solo a Stoccolma, per esempio, sono presenti 550mila metri quadrati di parcheggi permanenti, superficie che rappresenta l’equivalente di più di 77 campi da calcio. Per questo l’obiettivo di Lynk & Co è modificare le regole dell’industria automobilistica, cambiando l’idea dell’auto come un bene di proprietà e convertirla in mezzo di trasporto condiviso. Il modello flessibile di abbonamento mensile consente di utilizzare la macchina solo nei momenti di effettiva necessità, potendola anche condividere con gli altri. Grazie al minor numero di auto le metropoli potrebbero essere immaginate e realizzare per gli esseri umani, non per i veicoli. Allo stesso tempo i cittadini potrebbero usufruire di ambienti urbani più verdi, vivaci e stimolanti. La ricerca ha preso in considerazione oltre ottomila intervistati (donne e uomini in età compresa tra i 18 e i 65 anni. Le interviste sono state condotte nel periodo luglio-agosto 2022), tutti provenienti da otto diverse capitali europee: Londra, Parigi, Berlino, Roma, Madrid, Amsterdam, Stoccolma e Bruxelles. Attraverso i dati raccolti nel rapporto “Cities Reimagined by Lynk & Co” A Roma il 70% degli intervistati ha affermato che il traffico rappresenta una grande seccatura, mentre a Stoccolma per esempio il 44% ammette di poter notare la bellezza della propria città mentre si sposta. Per il 26% degli abitanti di Madrid l’apice della giornata è rappresentato dagli spostamenti quotidiani, mentre i londinesi sono più propensi a vivere un’esperienza piacevole e tranquilla con i loro compagni pendolari (19%). I romani si sono inoltre dimostrati attenti alla cultura, il già ricco patrimonio storico e artistico per i cittadini della capitale può crescere ancora: il 44% degli intervistati sarebbe infatti molto felice se i parcheggi venissero convertiti in librerie, mentre il 42% apprezzerebbe più musei e luoghi d’arte. I più giovani tra 18 e i 34 anni vorrebbero più locali e bar mentre gli intervistati tra i 35 e 65 anni preferirebbero più spazi culturali. C’è una grande attenzione anche per i luoghi pubblici e il tempo libero. A Roma non mancano aree verdi ma il 65% amerebbe vedere più natura, il 36% più panchine e un altro 36% più parchi giochi. Gli abitanti della capitale vedono grande potenziale nella loro città però, a oggi, ancora il 95% dei cittadini possiede un’auto nonostante le code e il traffico intenso, ma i romani sarebbero ben felici di valutare meglio un car sharing (49%) data la quantità di tempo in cui la propria auto rimane inutilizzata. Guardando invece ai dati generali, ciò che avvicina le otto città è un simile approccio verso il car sharing, risposta che vede un’oscillazione in base all’età degli intervistati, e quindi la generazione più giovane. Tra i soggetti in età tra i 25 e i 34 anni il 66% si ritiene positivo nei confronti del car sharing. Al contrario, solo il 35% dei rispondenti in età compresa tra i 55 e i 65 anni la pensa allo stesso modo.
“Le nostre città hanno un grande potenziale inespresso, causato anche dal tempo di sosta nei parcheggi che ad oggi è pari al 96% del tempo. I risultati del sondaggio mi hanno però entusiasmato e motivato, poiché i cittadini europei sembrano essere d’accordo con la nostra visione di spazi più accessibili, aperte e verdi. È arrivato il tempo di riappropriarci del nostro spazio umano”, dice il CEO che prima di fondare Lynk & Co è stato vicepresidente della divisione globale di marketing, vendite e servizio clienti di Volvo Cars, ha lavorato alla General Motors per otto anni, dove ha ricoperto il ruolo di chief marketing officer e di vicepresidente di vendite, marketing e after sales di Opel/Vauxhall e membro del consiglio di amministrazione della Adam Opel AG e prima ancora ha lavorato per 17 anni alla Ford Motor Company. Tra i desideri che hanno in comune le otto capitali, al primo posto c’è la sostituzione di parcheggi a favore di spazi più naturali (57%), seguito da luoghi di relax (32%) e marciapiedi più larghi (28%). Dalla ricerca emergono anche altri dati sorprendenti, Bruxelles nel sondaggio rappresenta uno dei centri con minor numero di aree verdi, ma si tratta anche della meno desiderosa di introdurre più verde. A Londra si ama invece l’arte: i suoi cittadini sono i più desiderosi di avere più gallerie pubbliche, street art e aree per i graffiti al posto dei parcheggi e non è una sorpresa sapere che ad Amsterdam desiderano piste ciclabili più ampie.© RIPRODUZIONE RISERVATA