Una persona su 5 svilupperà un tumore nel corso della propria vita, dicono gli autori del rapporto “Global Cancer Statistics 2020”. La lotta al tumore è ancora una grande sfida per la medicina, a diversi livelli: prevenzione, cura, conoscenza. Molti passi avanti sono stati fatti, ma la conta dell’incidenza della malattia è ancora alta. Nel 2020 (le classifiche successive sono distorte dall’effetto della pandemia sui sistemi sanitari), i nuovi casi di tumore nel mondo sono stati circa 19,3 milioni e i decessi a causa della malattia circa 10 milioni (fonte: AIRC). L’innovazione e la ricerca risultano essenziali in questo contesto. BetaGlue Technologies è una startup che può aprire un nuovo capitolo nella lotta ai tumori. La sua tecnologia di punta in questo momento, BAT-90, nata all’Istituto Nazionale Tumori “Fondazione Pascale” di Napoli, è una soluzione di medicina nucleare terapeutica estremamente precisa (colpisce solo l’area interessata dal tumore), personalizzata (tarata sulle necessità cliniche del paziente), rapida (una sola iniezione con polimerizzazione in pochi minuti) e sicura (l’energia radiante viene rilasciata dove serve, evitando irradiazioni di organi e tessuti limitrofi che potrebbero essere fonte di rischio per il paziente e gli operatori sanitari). L’investimento appena annunciato, pari a 10 milioni di euro, aiuterà la società a sostenere lo sviluppo tecnologico e l’ingresso in nuovi mercati. A darle fiducia in questa direzione ci sono Fin Posillipo (Petrone Group), Kairos Partners SGR, LIFTT (Venture Capital guidato da Stefano Buono), Neva Sgr (Gruppo Intesa Sanpaolo), Profequycapital e Romed, oltre a Innogest Capital e Panakès Partners, già presenti nel capitale societario. Riccardo Palmisano, Executive Chairman e Antonino Amato, CEO/CMO di BetaGlue Technologies hanno commentato: “Accogliamo con entusiasmo l’ingresso di nuovi soci qualificati, che ci permetterà di accelerare i piani di sviluppo di BetaGlue. Con il loro contributo, potremo rafforzare i pilastri della creazione di valore per la Società, quali sviluppo clinico e scale-up industriale dei nostri prodotti innovativi. In tal modo siamo fiduciosi di poter trasferire il concetto di medicina di precisione in radioterapia a vantaggio di pazienti e operatori sanitari, e al contempo di rafforzare il valore per gli investitori che hanno avuto fiducia in noi e nella nostra tecnologia”.
Come funziona BAT-90
BAT-90 (“Beta Ablation Therapy with Yttrium-90”), composto da una matrice biocompatibile che emette radiazioni beta, somministrabile al paziente tramite un’iniezione percutanea o in corso di intervento chirurgico: le microsfere marcate con Ittrio 90 che sono al suo interno vengono iniettate dentro il tumore o sui margini della sua resezione chirurgica e, grazie al rapido raggiungimento della completa polimerizzazione della matrice che le contiene, vengono trattenute esclusivamente nella zona di iniezione. Grazie a ciò, le microsfere non si diffondono in altri organi o tessuti e rilasciano la loro energia radiante solo nel tessuto target.
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