Quando leggevamo sui giornali lo slogan di vittoria delle prime elezioni di Obama ” Yes we can” ci riempivamo di fantasie e presunte certezze sulle enormi capacità’ di fare marketing degli americani. Oggi quello slogan viene spesso ripetuto in Europa come uno sprone a concretizzare azioni ferme e di rottura rispetto agli schemi tradizionali, ma forse non ne è del tutto chiara la sua origine e il contenuto che ne hanno fatto un formidabile strumento di comunicazione all’epoca.
E’ incredibilmente possibile e facile,invece, comprenderne il significato se si fa parte di una comunità tutta di matrice americana -come TED – che si muove per divulgare le azioni positive e costruttive che ci sono nel mondo; è infatti osservando una semplice realtà come questa che sicuramente non si hanno più dubbi circa la forza di questo grande popolo di credere fermamente nelle possibilità che ha l’essere umano di cambiare le cose e, in senso ancora più ampio, di poter fare, realizzare, costruire tutto ciò in cui crede!
La mia esperienza TED non è diversa da quella di tutti gli altri partecipanti in quanto esiste soltanto un modo di vivere il TED e questo passa per alcune fasi brevi ma intense: osservazione, confusione, distacco, avvicinamento, ascolto, comprensione, partecipazione, illuminazione. È in questa ultima fase che si inizia a capire cos’è veramente: TED è un’onda umana che vive e cresce attraverso le persone che la alimentano ogni giorno di più.
Queste persone creano insieme un’esperienza costruttiva, ispirata da personaggi che hanno fatto nascere delle realtà a volte inimmaginabili in diversi campi e nel mondo, come per esempio il bambino africano che ha inventato un sistema per proteggere il proprio villaggio dall’attacco dei leoni; lo scienziato che trascrive il pensiero umano su un pc; i robot che interagiscono con gli umani; la rock star che ha creato un movimento di condivisione globale e gratuita della musica attraverso internet e, ancora, l’adolescente che ha costruito una mini centrale nucleare domestica nel garage di casa per produrre energia per uso personale.
Dunque, attraverso queste testimonianze, i partecipanti al TED vivono un’esperienza unica che subito sentono di dover diffondere, da qui il brillante slogan “ideas worth spreading”, e diventano parte della macchina di divulgazione delle idee più emozionanti al mondo.
Si auto-genera cosi in maniera quasi involontaria una community speciale, quasi una sorta di “altro popolo” sempre in movimento alla ricerca di messaggi positivi da divulgare ed estremamente collaborante per il quale politica e religione non sono argomenti contemplabili, poiché genererebbero dibattiti inutili e distruttivi, mentre l’attenzione è totalmente rivolta alla grande forza di cambiare, creare, inventare che l’uomo possiede in maniera singola e associata e che rappresenta l’unica vera via di miglioramento del nostro mondo.
Attraverso i temi della Tecnologia (T) dell’ Entertainment (E) e del Design (D) la TED community inizia a confrontarsi e conoscersi e ben presto a capire che esiste una missione più elevata rispetto a quella di tutti i giorni : ossia credere nelle idee superiori, ispirarsi e ispirare per giungere ad un miglioramento collettivo di cui anche i meno fiduciosi un giorno potranno beneficiare.
In un mondo distratto e vulnerabile, il messaggio che TED divulga è di vigore e speranza, ma di una speranza già tangibile e concreta il cui significato genera in chi lo voglia comprendere un incontenibile entusiasmo.
Ed è proprio questo l’elemento umano andato perduto che TED incredibilmente rigenera: l’entusiasmo! Entusiasmo per le persone, per le cose, per le situazioni, per i propri sogni.
> Senza dubbio in una società spenta dal consumismo, offuscata dall’ignoranza, svilita dalla crisi la riscoperta del l’entusiasmo potrebbe essere quel rompighiaccio necessario a creare la nuova strada della concretezza e della responsabilità su cui riportare i nostri incerti percorsi personali, non sempre indotti da politiche errate bensì spesso voluti da noi stessi perché più facili e immediati.
L’onda TED avanza e lascia dietro di sé grandi arcobaleni, unisce persone di popoli in guerra che si confrontano e si scoprono simili, crea relazioni umane e forse anche professionali che vengono coltivate con grande attenzione e rispetto. La cosa importante in tutti i casi è riuscire a ispirare un sentimento sincero lasciando una traccia memorabile che intervenga anche nelle nostre scelte quotidiane suggerendo un approccio sano e focalizzato sulle opportunità che un atteggiamento del fare potrebbe offrirci rispetto a una ormai intollerabile cultura dell’attesa; un vero sprone ad agire con consapevolezza e tendendo al bene.
Già noto in sud America, Medio oriente e Australia, Il fenomeno oggi sta invadendo i nostri luoghi in Europa ove in ogni città, in alcune ormai da molti anni, si inizia a non poter più fare a meno di partecipare ad un evento TEDx, organizzato per il territorio, e in altre città ci si adopera per portare per la prima volta il messaggio di TED.
Dunque, è assodato che in futuro non potremmo sottrarci a questa incredibile forza dirompente che ci invoglia e ci spinge a lasciarci trasportare dall’onda TED, un’onda però almeno per una volta costruttiva, intelligente e democratica.
Sicuramente allora potremmo dire “Yes we can, and mostly we want”!
TEDxRoma si terrà il 22 febbraio 2014, ma intanto il giorno 3 aprile si svolge TEDxRomaChange presso la sala conferenze di EnLabs. TEDxChange è l’evento organizzato in collaborazione con la Bill & Melinda Gates Foundation e sarà trasmesso via satellite a pià di 100 organizzazioni TEDx nel mondo, inclusa appunto TEDxRoma (qui le info per partecipare).
Emilia Garito, Quantum Leap
TEDxRoma Organizer
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