La Regione Lazio va a Milano e presenta i suoi nuovi strumenti a sostegno dell’innovazione. Lo fa con la presenza del presidente Nicola Zingaretti, dell’assessore allo sviluppo economico Gian Paolo Manzella, del direttore generale di Lazio Innova Andrea Ciampalini, e con il supporto di Cassa Depositi e Prestiti nella persona del suo amministratore delegato e direttore generale Fabrizio Palermo, di Aifi con il presidente Innocenzo Cipolletta che è anche presidente del Fondo Italiano d’Investimento e con il direttore generale Anna Gervasoni, del Fondo Italiano di Investimento con l’amministratore delegato Carlo Mammola. Manzella esordisce sottolineando come l’amministrazione della Regione Lazio sia profondamente cambiata negli ultimi 5 anni e come oggi, proprio grazie a questo cambiamento, è in grado di proporsi come prima Regione italiana a co-investire fondi europei nel venture capital a sostegno delle imprese innovative. Una strategia che trova il sostegno di Palermo che enfatizza come oggi il Fondo Italiano di Investimento è lo strumento principe di Cdp a sostegno delle imprese innovative ma anche come sia importante non solo iniettare capitali nell’ecosistema ma anche coinvolgere il tessuto industriale in modo attivo e strategico. Una opportunità che va colta ora perché, sottolinea Cipolletta, questo è un anno che si presenta potenzialmente molto positivo per il venture capital e le startup, ciò grazie sia alle misure nella Legge di Bilancio (di cui abbiamo dato notizia qui ) , sia al fatto che si ha la sensazione concreta che la buona strada sia stata intrapresa e che obiettivi numerici vicini a quelli delle altre economie europee non rappresentino più un risultato lontano ma una meta raggiungibile. Ciò perché l’innovazione è il fulcro principale della crescita, perché il ruolo dei fondi pubblici, che nel caso del sostegno al VC non sono a fondo perduto, è in grado di attirare anche i capitali privati e perché le aziende devono fare parte di questo universo anche attraverso iniziative di corporate venture capital. Per fare ciò la Regione Lazio ha messo a punto un programma articolato che Ciampalini descrive partendo dall’illustrare i due strumenti principali: Innova Venture e Lazio Venture che operano in seno a Fare Venture che ha una dotazione complessiva di 80n milioni di euro. Il primo è lo strumento di investimento diretto verso imprese del Lazio, il secondo che vale 56 milioni di euro è invece lo strumento indiretto che investe quindi in fondi di venture capital che hanno almeno una sede operativa nel Lazio. Entrambi gli strumenti sono sostenuti da soldi pubblici quindi con l’ottica di colmare il gap di mercato verso quegli investitori che scelgono il Lazio per le loro operazioni, i due strumenti sono pensati per essere orientati al mercato e al profitto, sono affiancati da un comitato autonomo di esperti la cui remunerazione è basata sui risultati (tra loro anche Stefano Peroncini che scrive anche per Startupbusiness (qui il più recente articolo a sua firma). Tra i due strumenti, spiega il direttore generale di Lazio Innova, Lazio Venture è stato il più complesso da definire ma con l’opportuno supporto sia di Aifi sia di avvocati specializzati è stato messo a punto definendo un modello che in futuro potrà essere anche adottato e replicato da altre Regioni se lo vorranno. A essere selezionati come fondi vc partner, a fronte di 16 candidature, sono stati United Ventures, Primomiglio, Fondo Italiano di Investimento, Vertis e 360 Capital Partners. Ciampalini fa anche i conti e stima che il peso delle iniziative di Lazio Innova nel 2019 sarà attorno a 140 milioni di euro totali. Infine Zingaretti delinea le caratteristiche il sistema territoriale deve avere per potere essere efficace e al primo posto vi è la presenza di aree metropolitane, perciò Lombardia e Lazio sono Regioni guida nel contribuire a sviluppare gli ecosistemi delle imprese innovative, al secondo l’efficienza dell’amministrazione che, come è accaduto per il Lazio appunto, è in grado di produrre misure come Lazio Innova non per un caso ma come conseguenza del processo di ottimizzazione dei processi e di crescita della credibilità: “oggi per esempio noi come ente abbiamo ridotto a 4 le società regionali e abbiamo tempi medi di pagamento alle imprese nostre fornitrici di 27 giorni”.
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