Lavoro nelle startup, in Italia siamo a 9.365 addetti – infografica

Lo rileva il rapporto di Infocamere sul II trimestre 2017, che mette in evidenza il calo tutti gli indicatori economici del sistema startup italiano. (A questo link il Report completo) Lieve aumento del numero delle startup in Italia, che al 30 giugno risultavano essere quasi 7.400, con un capitale sociale pari a 373,6 milioni di euro, così come cresce il numero complessivo di soci e addetti, che tocca quota 36.504, ma calano fatturato, produzione e reddito operativo. Sono elementi contenuti nel Report trimestrale diffuso periodicamente da Infocamere, che in questo caso presenta i dati relativi al secondo trimestre 2017. Focalizzando l’attenzione sul tema del lavoro in ambito startup il report ha rilevato:

  • GLI ADDETTI– Sotto il profilo occupazionale (Tavole 6-7 del report ), a fine marzo 2017 2 risultano presenti 2.604 startup innovative con almeno un dipendente3 (-65 rispetto alla precedente rilevazione), pari al 35,2% del totale: un dato in diminuzione rispetto a quello registrato a fine dicembre (39,6%). Tuttavia, a fine marzo 2017 il numero complessivo di addetti è pari a 9.365: un incremento di 696 unità rispetto a fine 2016, per una crescita percentuale dell’8%. Ne risulta un marcato incremento del numero medio degli addetti per startup innovativa: 3,6, contro i 3,25 di dicembre 2016 e i 3,4 del settembre precedente. Rimane invariato il valore mediano: almeno la metà delle startup innovative con dipendenti ne impiega al massimo 2. Dopo la flessione registrata nell’ultimo trimestre, in cui un buon numero delle startup più solide, anche in termini occupazionali, ha lasciato la sezione speciale, si evidenzia dunque una nuova, visibile crescita del numero di addetti. Non è solo il valore assoluto, ma anche il valore medio a crescere: l’aumento del numero dei dipendenti non è dunque solo spiegabile con il maggior numero di imprese iscritte in sezione speciale, ma piuttosto con un non trascurabile rafforzamento occupazionale delle stesse.
  • DONNE E STARTUP –  Guardando alla composizione delle compagini sociali (Tavola 3), le startup innovative con una prevalenza femminile sono 991, il 13,4% del totale, contro un’incidenza del 17% se si prende in esame l’universo delle società di capitali. Le startup innovative in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale sono 3.175 (42,9% del totale, quota inferiore a quella fatta registrare dal complesso delle società di capitali, 49,5%).
  • GIOVANI E STARTUP – Le startup innovative a prevalenza giovanile (under 35) sono 1.596, il 21,2% del totale, una quota più di tre volte superiore rispetto a quella rilevata tra le altre società di capitali (6,7%). Le startup innovative in cui almeno un giovane è presente nella compagine sociale sono 2.621 (35,4% del totale, contro un’incidenza del 12,8% se si considera la totalità delle società di capitali italiane).
  • STRANIERI E STARTUP – Le startup innovative con una compagine sociale a prevalenza straniera sono 203, il 2,7% del totale, una quota inferiore a quella osservata nel complesso delle società di capitali (4,5%). Le startup innovative in cui è presente almeno un cittadino non italiano sono 935, il 12,6% del totale; tale quota è superiore a quella del complesso delle società di capitali (10,7%).
  • I SOCI – A fine giugno 2017 sono 29.651 i soci delle 7.228 startup innovative che presentano almeno un socio (+2.512 rispetto ai 27.139 rilevati a fine dicembre presso 6.732 startup innovative). È ipotizzabile che i soci siano coinvolti direttamente nell’attività d’impresa. In media ogni startup innovativa presenta 4,03 soci, con un valore mediano pari a 3, entrambi invariati rispetto al trimestre precedente; si tratta di dati superiori a quelli del complesso delle società di capitali (media: 2,55; mediana: 2). Al 31 marzo 2017, il numero complessivo di soci e addetti coinvolti nelle startup innovative italiane era pari a 36.504 unità. Alla stessa data di un anno prima essi erano 29.311, per un incremento del 24,5%: tale rafforzamento appare più significativo se si considera che, in media, le startup iscritte un anno fa erano mediamente più “mature” (ossia risultavano costituite da più tempo) rispetto alle attuali.

(originariamente pubblicato su EconomyUp)

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