Per alcuni è l’ultimo baluardo del modello fordista, l’unico che ancora sopravvive. Per altri è in via di rapida obsolescenza non solo nel modello ma anche nei contenuti. Per altri ancora è una roccaforte che si regge su schemi ancorati alle rendite di posizione e all’anzianità di servizio invece che alla meritocrazia. La scuola, in tutte le sue declinazioni, appare oggi come qualcosa che andrebbe profondamente riformato per adeguarla ai tempi attuali che appaiono sempre più distaccati da essa, o meglio essa appare sempre più distaccata dal mondo in cui agisce. Fenomeni come il recente scandalo che ha coinvolto le università della cosiddetta Ivy League, vale a dire le otto più prestigiose università statunitensi (Dartmouth, Cornell, Harvard, Brown, Yale, Columbia, Princeton, Penn) che ha fatto emergere come facoltosi genitori cercavano, e trovavano, scorciatoie per iscrivere a tali atenei i loro rampolli, aggirando quindi il grande caposaldo che ha permesso a questi atenei di costruirsi una inattaccabile reputazione: la valorizzazione della meritocrazia, ha mostrato come il sistema sia debole anche la dove sembrava granitico. La scuola è fondamentale, qualunque sia il futuro che vogliamo costruire, qualunque sia il problema sociale ed economico che vogliamo risolvere, è sulla scuola che bisogna investire. Anche se elettoralmente potrebbe apparire meno efficace perché i giovani non votano e perché il progressivo invecchiare della popolazione sposta l’asse del potere democratico sempre più verso gli anziani, ci sarà da gioire quel giorno in cui i capi politici decideranno di mettere la scuola al primo posto della loro agenda e con lei l’università e la ricerca e la divulgazione della ricerca e la trasformazione della ricerca in opportunità, in posti di lavoro, in economia, l’innovazione insomma. Senza entrare qui in analisi legate all’opportunità e alla modalità con cui la scuola si deve rinnovare è però opportuno guardare ai nuovi modelli che si stanno affermando al fine di rendere la formazione maggiormente compatibile con ciò che il mondo del lavoro chiede e basandosi su modelli che garantiscono l’accesso all’istruzione in modo totalmente democratico e che richiedono il massimo dell’impegno da parte degli studenti. Parlando di questo tema con Raffaele Mauro, che è oggi managing director di Endeavor Italia e sempre attentissimo a ciò che di nuovo accade nel mondo, mi ha citato un progetto che si chiama Lambda School e che ha un modello unico e innovativo. Lambda School infatti investe su suoi studenti, letteralmente. I corsi possono essere seguiti da chiunque del tutto gratuitamente, sono corsi che durano dai sei ai nove mesi, che si concentrano su data science, su sviluppo software, su computer science e che preparano gli studenti a percorsi professionali nelle aziende che fanno oggi innovazione. I corsi sono tenuti da esperti e docenti che hanno maturato esperienza in realtà come la Nasa, Google, Apple e in atenei come Stanford University, sono totalmente in remoto e sono aperti a chiunque. Ma quindi come si sostiene Lambda School? Lo fa sottoscrivendo un patto con gli studenti: io ti formo, ti permetto di fare la carriera dei tuoi sogni, non ti chiedo nulla fino a che la tua carriera è decollata e tu guadagni almeno 50mila dollari l’anno, a quel punto per un paio d’anni mi riconosci una percentuale del tuo stipendio in modo che io possa avere le risorse continuare a formare altri dopo di te. “Lambda opera al momento negli Stati Uniti dove la questione del costo dell’istruzione è più sentita rispetto a quanto avviene in Europa – osserva acutamente Raffaele – ma questo rivoluzionario modello avrebbe ragion d’essere anche qui da noi perché risponderebbe a una forte richiesta di competenze che anche le imprese europee oggi hanno”. Ovviamente, per chi può permetterselo, vi è anche la possibilità di pagare il corso e di non dover sottoscrivere il patto, ma è chiaro che questo meccanismo non solo consente a chiunque di accedere alla formazione di alto livello, ma diventa un elemento di grande motivazione per la scuola di cercare e formare i migliori al fine di avviarli alla carriera professionale il prima possibile e in posizioni di più alto grado possibile, ciò significa che agli studenti è richiesto un grande impegno e una forte dedizione e convinzione verso il percorso di studio, che sono valutati inevitabilmente, proprio per la natura del meccanismo stesso di Lambda School, solo sulla base di parametri meritocratici. @emilabirascid
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