In&motion è una scaleup francese che sviluppa una tecnologia innovativa alla base degli airbag indossabili pensati per motociclisti, sciatori, e per chi va a cavallo.
La tecnologia è formata sia dal prodotto vero e proprio che è sul mercato da circa 5 anni sia dalla capacità dell’azienda di raccogliere costantemente dati relativi alle varie casistiche, dati aggregati che raccoglie attraverso il dispositivo stesso, per continuare a migliorare il prodotto che già oggi ha una capacità di reazione e di protezione nella quasi totalità dei casi in cui si verificano incidenti o cadute.
Dopo avere conquistato la fiducia di oltre 80mila motociclisti in Francia e Germania ora In&motion punta all’Italia, in collaborazione con Tucanourbano, marchio che fa capo alla società Mandelli che nasce come produttore di biciclette ma che negli ultimi anni ha acquisito vari brand, tra cui appunto Tucanourbano, espandendo le sue attività anche nell’ambito delle due ruote a motore.
Il prodotto, nella sua versione che integra la tecnologia di In&motion con Tucanourbano si concretizza in un giubbotto appositamente progettato che può essere utilizzato sia sotto una più tradizionale giacca da motociclista sia come prodotto stand alone ed è disponibile sia nella versione per utenti uomini sia per utenti donne, si chiama AirScud.
Remi Thomas, co-fondatore e CEO di In&motion dice a Startupbusiness: “L’azienda è nata circa 10 anni fa, i primi anni li abbiamo dedicati allo sviluppo del prodotto che da cinque anni è sul mercato, ora il nostro obiettivo è conquistare il mercato italiano insieme al partner Tucanourbano abbiamo sviluppato la soluzione che è già acquistabile al prezzo di circa 300 euro a cui si aggiunge un abbonamento da 12 euro al mese che consente agli utenti di ricevere costantemente aggiornamenti e supporto”.
In&motion fattura già circa 10 milioni di euro, produce profitti e ha raccolto 25 milioni di euro di finanziamenti sia sotto forma di debito sia in equity. Tra gli investitori c’è anche 360Capital: “Sempre più guardiamo al deeptech e In&motion oltre ad avere una sua tecnologia sofisticata ha anche il revenue recurring per via dell’abbonamento che gli utenti fanno al fine di potere ricevere il servizio di soccorso e gli aggiornamenti”, dice Emanuele Levi, partner del fondo di investimento.
“Utilizziamo i dati raccolti in forma aggregata – aggiunge Thomas – registriamo al momento circa 15 incidenti al giorno tra i nostri 80mila utenti e con queste informazioni, grazie anche all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, siamo in grado di migliorare costantemente sia il prodotto sia la sua capacità di risposta e quindi di garantire la giusta protezione. Oggi in Europa non ci sono leggi che obbligano a indossare l’airbag così come avviene per esempio con il casco ma notiamo che sempre più motociclisti decidono di dotarsi del sistema perché ne comprendono la sua funzione che possiamo definire letteralmente vitale, ciò sia in strada sia in pista, nelle competizioni oggi tutti utilizzano forme di protezione di questo tipo, non necessariamente il nostro prodotto, ma vi è una sensibilità che riguarda la totalità dei motociclisti che partecipano a competizioni a vario livello”.
Il business di In&motion, società che da lavoro a circa 80 persone, è così solido che Thomas ammette che vi è una perdita annua di circa il 5% degli abbonamenti, cosa che deriva quasi esclusivamente da gente che ha deciso, per un motivo o per l’altro, di smettere di andare in moto.
Marco Biollo amministratore delegato di Mandelli nel corso dell’evento di presentazione della partnership con In&motion e del prodotto AirScud ha messo in luce come questa partnership sia strategica nello sviluppo del marchio Tucanourbano che oggi risponde alle esigenze dei motociclisti in ogni stagione e contribuisce ad accrescere la sicurezza e il confort di chi va in modo o in scooter.
Tra gli utenti del dispositivo anche motociclisti che hanno esperienza di competizioni come Marco Melandri che ha corso sia in MotoGp sia nelle Superbike e Jacopo Cerruti che corre gare di rally motociclistico e che ha confessato di sentirsi oggi molto meno sicuro se non indossa il dispositivo. Inoltre In&motion ha anche un accordo di collaborazione con Liberty Rider, la app che fornisce servizi di informazione e assistenza ai motociclisti che può essere associata ad AirScud e funge come una sorta di angelo custode in grado di tracciare ogni situazione di pericolo, caduta, incidente e nei casi più gravi anche di inviare in automatico i soccorsi. (immagine tratta dal sito di In&motion)
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