Si chiama Trick ed è un progetto finanziato dal programma europeo Horizon 2020 che ha come obiettivo l’utilizzo delle tecnologie basate su blockchain per rendere maggiormente sostenibili l’industria dell’abbigliamento e quella alimentare. Il progetto è partito a maggio 2021 e conta su un budget complessivo di circa 9,6 milioni di euro coinvolgendo realtà italiane come il coordinatore del progetto che è Fratelli Piacenza, svizzere come la Fondazione Quadrans che ha sviluppato una infrastruttura blockchain open source, permissionless e pensata per scopi applicativi (di cui abbiamo scritto qui ), israeliane, spagnole, norvegesi, tedesche, belghe, romene, peruviane, turche, ceche. In tutto sono 29 le aziende e organizzazioni che partecipano al progetto , tra gli italiani vi sono il Politecnico di Milano, Domina, Holonix, I-Deal, Federazione Tessile e Moda Associazione, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Consiglio nazionale delle ricerche, Marchi e Fildi, Lablaco, Univerlab, Consorzio distretto produttivo agrumi di Sicilia, Scuola superiore di studi universitari di perfezionamento Sant’Anna. Progetto che nella scheda viene presentato sottolineando che nell’Unione europea un indumento viene indossato in media tre volte nel corso della sua vita, con 400 miliardi di euro persi all’anno scartando abiti che possono ancora essere indossati e 92 milioni di tonnellate di rifiuti, l’87% dei quali finisce nelle discariche. A seguito della crescente consapevolezza sugli impatti etici e ambientali, oggi il 66% dei consumatori è pronto a pagare di più per prodotti sostenibili. Trick fornirà una piattaforma completa, accessibile alle Pmi e standardizzata per sostenere l’adozione di approcci sostenibili e di economia circolare: permetterà alle imprese di raccogliere i dati dei prodotti e di accedere ai servizi necessari su un marketplace dedicato, aperto a soluzioni di terze parti. I primi test di Trick saranno sviluppati per due settori altamente complessi e inquinanti: il tessile-abbigliamento come pilota principale e il cibo deperibile per l’ulteriore validazione. La Commissione europea stima che fino al 10% degli 88 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari generati ogni anno nell’UE sono legati alla marcatura della data, con costi associati stimati in 143 miliardi di euro. La tracciabilità sicura si baserà sui dati necessari per la certificazione di origine preferenziale (Pco), utilizzata per il calcolo dei dazi. Sarà certificata dalla Dogana (l’Agenzia italiana delle dogane e dei monopoli è partner del progetto) come membro del consorzio, che rappresenta le forze pubbliche anti-frode. I dati estratti dai documenti fiscali per il Pco saranno integrati con la distinta dei materiali, salvati nella blockchain per ogni lotto di produzione per garantire la continuità della tracciabilità, e con quelli aggiuntivi per abilitare i sei servizi forniti da Trick: tracciabilità, valutazione circolare, Pef (Product environmental footprint), valutazione sanitaria e sociale, intelligenza artificiale per l’anti contraffazione. La blockchain assicurerà l’informazione attraverso l’intero processo, fino ai consumatori per garantire loro un acquisto informato. La riservatezza e la privacy dei dati saranno garantite dallo sfruttamento dei contratti intelligenti della blockchain, mentre l’adozione di diverse tecnologie sarà risolta dallo sviluppo di connettori di interoperabilità blockchain tra i due fornitori di piattaforme blockchain based. Gli utenti finali copriranno l’intera catena del valore del Tc (textile and clothing), dalle materie prime alla fase di riciclo. (Photo by Waldemar Brandt on Unsplash)
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