Open innovation è, sappiamo, strada maestra per accelerare il processo di innovazione delle imprese da un lato e per dare accelerazione all’innovazione emergente dall’altro. Fare incontrare imprese con le startup è una delle declinazioni principali di questo fenomeno e con Startupbusiness lo facciamo fino da quando abbiamo mosso i primi passi dieci anni fa grazie al sostegno che la Camera di Commercio di Milano ci diede quando avviamo questa avventura nell’ottobre del 2008. Una missione quella di dare concretezza al concetto di open innovation che significa cambiamento culturale oltre che capacità di vedere il mondo con occhi nuovi e di integrare non solo soluzioni, prodotti e tecnologie ma anche mindset imprenditoriale. Una missione che è fondamentale in tutti i mercati evoluti ma lo è in particolare in Europa dove il ruolo del tessuto imprenditoriale più tradizionale è fondamentale, più che in altre economie, e dove perciò la sua contaminazione con le startup diventa elemento distintivo rispetto a quanto avviene in altre zone del mondo. Per questo motivo la nascita di piattaforme che aiutano le imprese e le startup a incontrarsi è significativa soprattutto se queste piattaforme sono agili, operano in più Paesi, e sfruttano appieno le nuove tecnologie. Un esempio in tal senso è quello di Knowco che è una piattaforma online di matchmaking che aiuta le aziende a entrare in contatto con le startup e le università. In particolare Knowco si occupa di innovazioni tecnologiche e di ricercar che hanno impatto non solo economico ma anche sociale e offre tutti i servizi necessari affinché si possano concretizzare le sinergie, compresa l’assistenza contrattuale. “L’unicità della nostra offerta – spiega a Startupbusiness Jara Pascual Ceo e co-fondatrice di Knowco – è che abbiamo costruito un database che è di persone prima che di aziende, quindi chi è alla ricerca di innovazioni, tecnologie, prodotti soluzioni e vuole conoscere le persone che nell’ambito delle startup e delle università che queste innovazioni le fanno e quindi il contatto è subito diretto e potenzialmente costruttivo. Inoltre tutte le startup e le università presenti nel nostro database sono già quelle che sono pronte a collaborare con le imprese, ci sono tutte le informazioni, i costi e perfino gli smart contract che possono essere utilizzati per chiudere i deal”.
Oltre a Jara, che è spagnola, Knowco è stata fondata anche da Ingrid Van Gilst, olandese, che è anche Coo della società e conta su un advisory board in cui figurano professionisti come Paul Sweeney che è sia imprenditore sia advisor, Ricardo Baeza-Yates, imprenditore e docente universitario, Crystal Jiang, docente e giornalista e su un team tecnico composto da Victoria Quirante, senior software developer, Nacho Martin che è pure senior software developer, Virginia Vila UX designer e Madeleen Mulder IP legal advisor. Knowco, consapevole dell’importanza dell’aspetto culturale ha anche un magazine e un podcast associato al suo business principale che è curato da Ellie Flock, Edmee Schalkx e Blanca Vergara, anche qui un team internazionale. “Ho iniziato raccogliendo in un unico posto tutte le informazioni relative ai docenti universitari e alle startup – racconta Jara -, inizialmente l’ho fatto manualmente già quando lavoravo presso Adidas come senior manager dell’innovazione IT , nel contattare docenti e startup mi sono accorta che spesso vi sono informazioni non complete e quindi spesso i deal non si fanno proprio per questo motivo ed è così che è nata l’dea di Knowco”. Knowco è essa stessa una startup e ora sta lavorando a progetti pilota con università in Spagna e in Olanda ma ha già piani di espansione verso altri Paesi europei facendo leva sulle iniziative di ricerca che già stanno collaborando con entità in Europa. “Lavoriamo attivamente su quelli che riteniamo al momento i principali hub di startup: Berlino, Stoccolma, Londra, Parigi, Barcellona e Amsterdam, collaboriamo con gli acceleratori al fine di portare le loro startup nel nostro database”. “In sostanza – conclude la Ceo e co-fondatrice – Knowco è la digitalizzazione del processo con cui startup, università e aziende lavorano insieme per sviluppare l’innovazione. Ed è una piattaforma che fa anche informazione sul tema con il magazine e il podcast che è strumento che ci consente anche di valorizzare ciò che facciamo e ciò che fanno le università, le startup e le aziende che decidono di utilizzare la nostra piattaforma. Nessuno di noi può sapere da dove l’innovazione si può generare ed è per questo che riteniamo fondamentale dare visibilità al lavoro di startup e università perché solo così le imprese possono conoscerlo ed eventualmente decidere di integrare nuove tecnologie, prodotti, soluzioni nei loro processi di business”.© RIPRODUZIONE RISERVATA