App e taxi, un binomio che pare fare gola a molti tanto che questo specifico mercato si continua a popolare di nuovi attori. Ora è la volta di Cabeo (www.cabeo.it) che annuncia di avere ricevuto un finanziamento da Key Capital.
In una nota diffusa dalla società di investimenti si illustrano i dettagli di Cabeo e dell’operazione: Cabeo è un’applicazione per smartphone, disponibile per iPhone, iPad e dispositivi dotati del sistema operativo Android. Dotata di un sistema di geolocalizzazione, l’app permette l’individuazione in tempo reale della posizione dell’utente che desidera effettuare una corsa in taxi, creando un canale di comunicazione diretto e virtuale fra operatore e fruitore del servizio. L’applicazione è stata inizialmente pubblicata su Apple Store il 12 luglio 2013, mentre dal 6 settembre è disponibile per tutti i dispositivi Android nella versione per utenti e tassisti.
L’obiettivo di Key Capital è quello di supportare Cabeo nello sviluppo iniziale, tramite un supporto di tipo manageriale e di assistenza fiscale. La società finanziaria inoltre mette a disposizione della start-up un board di consulenti aventi competenze trasversali, dalla strategia aziendale al web marketing.
Giorgio Di Stefano, fondatore e amministratore delegato di Key Capital – che ha valutato la startup per un valore iniziale di 500mila euro – è certo del successo cui va incontro l’operazione: “Nella nostra società le scelte d’investimento ricadono su soluzioni in grado di portare nel mondo digitale ciò che finora ha funzionato nel mondo fisico e, per così dire, analogico. Ha giocato inoltre un ruolo importante la sicurezza di investire in Matteo Pellegrini, già fondatore di una fortunata startup che opera nel campo delle spedizioni”.
Oggi sono circa 500 i tassisti che hanno scaricato la versione dedicata Cabeo Driver nella città di Milano, il superamento del radiotaxi è uno degli obiettivi di Cabeo che vuole snellire il processo di individuazione e ricezione del taxi. “Come in ogni settore, anche in quello dei taxi l’innovazione porta all’uso di soluzioni più pratiche ed efficienti”, afferma Matteo Pellegrini, fondatore e amministratore delegato di Cabeo di riguardo al tradizionale metodo di reperimento dei taxi in uso in Italia.
In Europa sono oltre due milioni gli utenti che quotidianamente usano applicazioni analoghe. Il modello di business è lo stesso di applicazioni come Hailo e MyTaxi, un modello collaudato: ad ogni corsa viene detratta una piccola somma che non incide sul costo finale per il viaggiatore.
Cabeo mira a conquistare il mercato dei taxi di Milano, per poi espandersi nelle principali città italiane.
© RIPRODUZIONE RISERVATA