Just Knock: un ponte tra giovani talenti e aziende

“Immagini se esistesse un sito che ci permettesse di inviare i progetti che abbiamo sviluppato durante il master? Quante volte sentiamo studenti e colleghi che raccontano come migliorerebbero un prodotto o come cambierebbero una pubblicità che hanno visto. Queste idee potrebbero essere utili per le aziende e portare dei benefici in termini di creatività”. Una semplice domanda, una considerazione partendo dalla propria esperienza personale e poi la voglia di provare a dare una risposta: Just Knock, piattaforma che permette l’instaurarsi di un modello di collaborazione e comunicazione diretta tra giovani talenti e aziende, nasce pochi mesi fa, a Milano e vede alla guida Marianna Poletti. Da febbraio ha visto l’adesione di aziende come Adidas, Alessi, Artsana Group (Chicco, Pic, Lycia, Control), Boffi, Monviso, Poliform e Valsoia e il supporto di atenei universitari come Bocconi e IED.   Intuizione o necessità: Marianna, da cosa è nata l’idea di dare vita a Just Knock? In realtà si è trattato di un mix di questi due aspetti. Io e la mia socia ci siamo incontrate al Master in Marketing al Politecnico e durante questo percorso gli esami consistevano in progetti studiati e sviluppati per alcune grandi aziende, ma una volta ricevuta la valutazione finale questi lavori restavano “nel cassetto”, o meglio, sul desktop. Il desiderio di inviare o presentare i progetti creati direttamente alle aziende prese in considerazione, però, era molto forte, perché quando si lavora con impegno e dedizione a qualcosa, mettendo in campo creatività, competenze e idee, lasciare che tutto questo rimanga senza visibilità è una perdita. Così, abbiamo trascorso il primo anno ad effettuare studi e ricerche e successivamente abbiamo avuto modo di effettuare un test con Monviso: i risultati positivi ottenuti ci hanno spinto a sviluppare la versione definitiva della piattaforma che ha visto la luce a febbraio 2015. Come avviene il processo di presentazione di un progetto da parte di uno studente? Uno studente può iscriversi gratuitamente alla piattaforma, selezionare una delle aziende partner a cui inviare il proprio progetto, ed essere sicuro che l’azienda valuterà il suo lavoro senza basarsi inizialmente sul suo cv e sul suo percorso formativo. Idee e capacità sono i due ingredienti essenziali, senza concentrarsi solo sul curriculum: questo è ciò che vogliamo. Solo se all’azienda interessa l’idea proposta dallo studente, infatti, sarà possibile visionare il curriculum. Questo meccanismo è essenziale per non produrre influenze positive o negative legate, ad esempio, alla tipologia e al nome dell’università frequentata o ad altri fattori: vogliamo che le aziende prendano in considerazione prima di tutto le capacità e le idee presentate. La valutazione del cv arriva solo in un secondo momento. Per le aziende è possibile esprimere delle preferenze sulle tipologie di progetto a cui sono maggiormente interessate o c’è totale libertà da parte degli studenti per quanto riguarda la scelta di quale lavoro presentare? Just Knock non prevede il lancio di brief specifici da parte delle aziende e questa scelta è stata fatta per due motivi: il primo è legato alla volontà di non mettere gli studenti in competizione tra di loro, ma di fare in modo che ogni studente “gareggi” contro se stesso; il secondo è relativo a un vantaggio concreto per le imprese. Non inserendo dei brief, infatti, possono ricevere un’enorme quantità di stimoli esterni, senza vincoli e quindi trarre il massimo dal punto di vista creativo. Questo porta inevitabilmente nuove idee e nuovi spunti, creando dei benefici. Ogni azienda sulla propria pagina può comunque inserire delle linee guida generiche, indicando che è disponibile a ricevere progetti inerenti ad alcuni campi specifici: ad esempio, di comunicazione, di prodotto, in ambito digital. In questo modo la libertà creativa non viene vincolata, ma viene semplicemente guidata. I master e le scuole di specializzazione propongono spesso dei lavori di gruppo: alla luce di questo esiste la possibilità in Just Knock di presentare un progetto “a più voci” e non singolarmente? In questo momento, se il progetto presentato è stato sviluppato da più persone, il capogruppo potrà indicare gli altri componenti del team negli allegati che invierà all’azienda, ma non abbiamo ancora reso possibile la presentazione di un lavoro da parte di un gruppo, anche perché il focus della nostra piattaforma riguarda sempre la volontà di porre attenzione alle competenze e alle capacità del singolo. Entro fine giugno, però, sarà pronta una nuova funzionalità che vedrà la possibilità di aggiungere allo stesso progetto gli altri membri di un eventuale team. Se un’azienda decide di selezionare un progetto e di “utilizzarlo”, lo studente riceve un compenso o ci sono altre forme di “retribuzione” previste? Ogni azienda che fa parte del nostro network ha firmato un contratto in cui si impegna a rispettare la proprietà intellettuale delle idee proposte dagli studenti. Questo significa che se un’azienda è interessata ad usare un progetto, deve per forza contattare lo studente che l’ha sviluppato e coinvolgerlo. Noi fungiamo da intermediari, l’accordo preso sarà a discrezione delle parti e potrà variare da caso a caso (l’impresa, ad esempio, può offrirgli un’opportunità di stage, un compenso economico oppure una percentuale sul fatturato che sarà generato nei due anni successivi). Pensando alle piattaforme di recruiting attuali e considerando il sistema che voi avete realizzato, quali sono le differenze principali e qual è il cuore della vostra azienda? Just Knock vuole differenziarsi in modo netto dalle altre piattaforme che si basano su un meccanismo che ruota attorno ai curriculum (e quindi principalmente sull’utilizzo di algoritmi particolari, che fanno emergere i migliori candidati), senza focalizzarsi però sulle capacità concrete e progettuali della persona che si candida, quindi sulle sue caratteriste qualitative. Noi vogliamo rendere questo processo più “umano”, permettendo agli studenti di mostrare la loro creatività, le loro idee e la loro visione. Questo, infatti, è l’unico aspetto che può differenziare veramente un profilo junior da un altro, perché non è sufficiente un 110 e lode per emergere. Gli HR delle aziende con cui abbiamo parlato, infatti, ci avevano espresso le loro difficoltà nell’ambito della selezione dei profili junior perché i curriculum di questi candidati si presentano spesso in modo molto simile e non è semplice prendere una decisione. Crediamo sia importante, quindi, mettere a disposizione uno strumento che possa far emergere le reali abilità di un giovane studente o di un neolaureato, senza puntare i riflettori solo sul cv. Avete coinvolto solo aziende italiane o state guardando subito anche all’estero? Al momento stiamo lavorando solo in Italia, ma nel nostro network sono presenti anche realtà multinazionali, come Adidas (che è stata la prima ad aprire un progetto presentato da uno studente e sta in questi giorni decidendo come procedere). Nei nostri piani futuri, però, c’è sicuramente la volontà di espanderci anche all’estero, per dare agli studenti anche l’opportunità di vivere delle esperienze lavorative fuori dal nostro Paese. Lo studente in questo caso gioca sempre come protagonista ed è la parte attiva. Facciamo un passo dietro le quinte di Just Knock: da chi è composto il team? La società è composta da tre persone: io (25 anni), sono nata a Milano, mi sono laureata allo IED in pubblicità e in seguito ho conseguito un Master in Marketing al Politecnico di Milano, dove ho avuto la fortuna di incontrare quella che sarebbe diventata la mia socia, Arianna Marin (28 anni), originaria di Città del Messico con una laurea in Scienze della Comunicazione. Il terzo socio è Luigi Passera (27 anni) che ha una formazione Economica validata da esperienze professionali in multinazionali e management alberghiero. Siamo un team molto eterogeneo e affiatato, questo perché le differenti competenze di ciascuno si integrano alla perfezione. Inoltre, abbiamo da poco inserito nel nostro team una nuova risorsa Erika Albero (25 anni) laureata con 110 al Politecnico di Milano, ma ovviamente non sono stati i numeri a convincerci delle sue capacità, bensì l’intraprendenza e il suo essere propositiva.  

schermata just knock

Qual è il vostro modello di business?

Per gli studenti il servizio è e rimarrà gratuito, mentre per quanto riguarda le aziende associate prevediamo una fee (che chiamiamo “fee di rivelazione”)  nel momento in cui sono interessati a scoprire chi è lo studente dietro l’idea per poterlo contattare.

Uno sguardo al futuro: quali sono gli obiettivi?

L’obiettivo primario è riuscire ad spandere il network di aziende, per cercare di diventare un punto di riferimento in Italia. Inoltre, nel 2016 vogliamo iniziare a muovere i primi passi in Europa, per offrire la possibilità agli studenti di mettersi in gioco anche in un’esperienza all’estero. di Jessica Malfatto

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