Italian Tech Alliance, l’associazione italiana che raccoglie esponenti del venture capital, degli investitori in innovazione e delle startup e PMI innovative, annuncia di avere superato i 200 associati che nello specifico sono: 41 investitori, 136 tra startup e PMI innovative e 24 soci sostenitori, per un totale di 211.
Italian Tech Alliance che nasce dall’embrione di VC Hub ha reso noti i numeri nel corso della sua assemblea generale dei soci, chiamata a ratificare il cambio del nome da VC Hub Italia in Italian Tech Alliance e l’allargamento del board da 7 a 10 membri, con l’ingresso di 3 rappresentanti delle startup – Marianna Chillau, CEO e co-fondatrice di Transactionale e Marlene; Gabriele Grecchi, CEO e co-fondatore di KlisBio (nota precedentemente come Silk Biomaterials) e Antonio Vecchio, CEO e co-fondatore di Karaoke One – che ora sono presenti con una quota paritetica rispetto agli investitori.
Inoltre, con l’obiettivo rafforzare anche la rappresentanza delle diverse tipologie di investitori, l’assemblea ha confermato l’ingresso di quattro tra le principali associazioni di business angel attive in Italia : Italian Angels for Growth, Club degli Investitori, Angels 4 Impact e Angels 4 Women, che contano complessivamente oltre 600 associati, che hanno investito più di 60 milioni di euro in stratup italiane; Giancarlo Rocchietti, fondatore del Club degli Investitori, entra nel cda dell’associazione come osservatore.
“L’eccezionale crescita del numero degli associati conferma l’interesse generale del Paese verso l’ecosistema dell’innovazione – afferma in una nota Gianluca Dettori, presidente di Italian Tech Alliance –. Nel 2021 abbiamo offerto il nostro contribuito per la definizione del PNRR e ora lavoreremo con attenzione affinché venga attuato in maniera puntuale e precisa, e nel 2022 continueremo a lavorare al fianco delle istituzioni per costruire un percorso che consenta al nostro ecosistema di crescere ulteriormente e consolidarsi. Parecchi elementi ci dicono che anche gli investitori esteri guardano con più attenzione a quanto accade in Italia. Nel corso del 2022 dobbiamo trasformare questa attenzione in un’opportunità per mettere l’Italia nella mappa europea dell’innovazione, accrescendo il nostro peso a livello internazionale e l’interesse degli investitori stranieri e dei grandi investitori istituzionali verso le imprese innovative di casa nostra”.
“Il 2021 è stato un momento di svolta per l’associazione – racconta Stefano Portu, fondatore e CEO di ShopFully – Partendo dal cambio di nome, che è stato scelto per indicare come Italian Tech Alliance voglia rappresentare tanto gli investitori quanto gli imprenditori e le startup che fanno innovazione in Italia. Continuando con l’allargamento del board a noi imprenditori, altro segnale importante che indica la direzione del nuovo corso: rappresentare l’intero ecosistema. Avendo posto le basi, ora vogliamo lavorare tutti insieme per far crescere il settore dell’innovazione nel nostro Paese, consolidando l’attività di Italian Tech Alliance a livello istituzionale e il suo peso a livello internazionale”.
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