Nel 2019 il 70% delle aziende nel mondo adotterà almeno una tecnologia di Artificial Intelligence, con un impatto di 13mila miliardi di dollari sull’economia globale e una ricaduta annuale sul PIL del +1,2% da qui al 2030 (fonte: Notes from the AI frontier-Modeling the impact of AI on the world economy di McKinsey Global Institute). Un nuovo Eldorado verso cui stanno dirottando i propri investimenti anche i fondi di Venture Capital, che nel 2017, secondo KPMG, hanno investito in Intelligenza Artificiale a livello globale 12 miliardi di dollari, il doppio rispetto a un anno prima. Anche Gostwriter, la prima piattaforma italiana di Content Marketing Strategy basata su Intelligenza Artificiale, realizzata dalla startup innovativa You Are My Guide, ha trovato investitori in capitale di rischio attraverso una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd, chiusa in overfunding recentemente a oltre 162milioni di euro. L’obiettivo adesso è accelerare lo sviluppo tecnologico e la commercializzazione, sia in Italia che all’estero, in un settore che sta diventando estremamente competitivo da un punto di vista della sfida tecnologica. In effetti, il marketing si sta rivelando uno dei campi in cui l’intelligenza artificiale ha trovato terreno fertile per lo sviluppo di numerose applicazioni per il business. L’esplosione dei dati e la trasformazione digitale permettono oggi di individuare e raggiungere potenziali clienti, di conoscerli meglio, di capire i loro bisogni e le loro abitudini. A patto che si utilizzino degli strumenti adeguati. I dati devono essere filtrati e analizzati, e l’intelligenza artificiale è il pilastro di questo processo. L’obiettivo finale è quello di rendere estremamente personalizzate le campagne pubblicitarie e di marketing: come si legge in questo articolo di AI4Business, grazie alle possibilità offerte dall’intelligenza artificiale, siamo ormai vicini al punto in cui campagne e interazioni dei brand con i singoli clienti potranno essere totalmente pertinenti, dalla pianificazione al messaggio creativo, passando per il targeting dei contenuti multimediali e l’esperienza di vendita al dettaglio. In ambito marketing, quindi, la competizione si fa sentire ed è necessario mantenere alto il livello tecnologico grazie a un continuo investimento in Ricerca&Sviluppo. Tra i competitor di Ghostwriter ci sono Thron, di cui abbiamo recentemente parlato, che si occupa di Content Intelligence; molte altre soluzioni arrivano più che altro dall’estero (I.E. Curata, Atomic AI, Scoop.it). Ma, secondo quanto dice la società, il quid in più di Ghostwriter è di voler offrire una soluzione completa, in grado di soddisfare le esigenze dell’azienda completamente, considerando il processo d’acquisto nella sua interezza. “Il nostro vantaggio competitivo è anche quello che agli algoritmi di intelligenza artificiale abbiamo aggiunto il motore semantico proprietario, oggi capace di comprendere italiano e inglese, ma in futuro anche altre lingue” dice Ester Liguori, fondatrice e Ceo della società. “Questo permette a GhostWriter di capire meglio e molto più velocemente il contesto ed eliminare le disambiguazioni. Inoltre permette di estrarre valore dai testi, analizzando e incrociando con le informazioni che vengono raccolte dalla rete, per esempio in riferimento a hot topic di un certo momento”.
Come funziona Gostwriter
Il primario bisogno delle aziende di tutte le dimensioni è: raggiungere nuovi clienti e conquistarli, e su questo sono sempre pronte a investire. Qui si incardina la promessa di GhostWriter, strumento che consente all’azienda di allargare la propria base clienti, attraverso strumenti di individuazione dei target, di content creation e content curation, in una parola ‘engagement’, una delle attività oggi più difficili per qualsiasi azienda. Al’interno di GhostWriter il tool Lookalike (quello attualmente maggiormente sviluppato) parte dai follower social dell’azienda, indicandone la composizione per genere, lingua, localizzazione geografica, interessi e interazioni online. Grazie a questi dati si va poi a estendere il proprio target. Il professionista, aziendale o di agenzia, che si occupa delle attività di marketing avrà a sua disposizione uno strumento che in pratica lo aiuta passo dopo passo a fare tutte le operazioni necessarie all’ingaggio: GhostWriter individua il target, aiuta nella creazione dei contenuti più appropriati, ottimizzati per i motori di ricerca, addirittura la piattaforma è in grado di fornire stime dell’impatto dei testi sul target. Inoltre, permette anche la gestione dei social, al momento Facebook e Twitter. Frutto di oltre 4 anni di ricerca e sviluppo nell’AI e nella semantica, GhostWriter ha un brevetto sul sistema, è Software Partner INTEL e parte del programma NVIDIA Inception. La tecnologia non richiede competenza specifica da parte dell’azienda o dell’agenzia che lo utilizza per le sue campagne. Attivato l’abbonamento, funziona come uno strumento “Plug and Play”, basta registrarsi, collegare gli account social e il sistema in breve tempo comincia subito a mostrare dati e dare suggerimenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA