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Cosa significa oggi ‘industria digitale’? Negli ultimi anni la trasformazione digitale è stata talmente dirompente in così tanti settori che stabilirne i confini è piuttosto difficile, ed altrettanto difficile è stimare la dimensione del mercato così ampiamente e variamente inteso. L’industria digitale comprende adesso i servizi finanziari con il fintech, comprende i digital media, l’e-commerce, il digital advertising; comprende il cloud e gli e-service, e-travel e e-health; com-prende l’IoT, un settore immenso e difficilmente quantificabile di suo, visto che l’unico limite alla ideazione e sviluppo di oggetti connessi, indirizzati a migliorare la vita delle persone e rispondere ai loro bisogni è praticamente solo la ‘fantasia’. L’IoT ha reso ‘smart’ parecchie industrie tradizionali e ambiti: sono diventate smart la città, le sue case e la sua mobilità, l’agricoltura e la manifattura; l’IoT sta trasformando l’automotive; l’IoT ha abilitato i wearable device, settore sempre più interessante in relazione al benessere e alla salute umani, ma anche in zootecnia. Il mercato globale della tecnologia dell’internet degli oggetti (IoT), che comprende software, servizi, connettività e dispositivi, è tra i più dinamici e ad alto potenziale all’interno della digital industry, e ha raggiunto i 130 miliardi di dollari nel 2018. Secondo la società di dati e analisi Global Data, si prevede che raggiungerà i 318 miliardi di dollari entro il 2023, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 20%. Secondo Cisco, 50 miliardi di dispositivi IoT saranno connessi entro il 2020, cioè entro il prossimo anno. Anche in Italia questo mercato si sta sviluppando: l’ultima ricerca dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, dice che nel nostro Paese l’internet degli oggetti ha cubato 3,7 Miliardi di € nel 2017 con un +32% trascinato da smart metering, connected car, smart building. E il trend potrebbe essere ancora più positivo nei prossimi anni trainato dall’Industria 4.0, che si pone oggi alle aziende come un imperativo. Nel mercato IoT si posiziona anche la startup genovese Smart Track, vincitrice nella categoria Digital di UniCredit Start Lab 2018. La società ha infatti sviluppato una innovativa piattaforma IoT per la sicurezza dei lavoratori utilizzando le ultime tecnologie quali IoT, Machine Learning e sensoristica intelligente per gestire in automatico le emergenza in ambienti complessi. La soluzione è stata scelta anche da Ansaldo Energia per implementare la Smart Safety all’interno del 1° Lighthouse Plant del Cluster Fabbrica Intelligente cofinanziato dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico).
CHE COSA FA SMART TRACK
Smart Track si posiziona nel mercato B2B dell’Internet of Things con una soluzione dedicata all’Industria 4.0 per la salvaguardia delle risorse umane. La piattaforma brevettata da Smart Track è basata su dispositivi indossabili per il “connected worker” di nuova generazione e reti di sensori innovativi, in grado di verificare il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale degli operatore, rilevare la caduta accidentale a terra, evitare la collisione uomo-macchina e di gestire, in automatico, i piani di evacuazione aziendale. La giovane società, spin-off dell’Università di Genova, ha vinto diversi riconoscimenti tra cui la call di Open Innovation di Ansaldo Energia ed IREN. Nel video qui di seguito il Ceo e cofondatore Saverio Pagano illustra la soluzione e i vantaggi del programma di accelerazione UniCredit Start Lab.
I PUNTI DI FORZA DI SMART TRACK
Smart Track con la sua tecnologia IoT si rivolge all’industria 4.0, la rivoluzione digitale che coinvolge tutti i settori industriali e manifatturieri, accelerando la loro trasformazione verso l’automazione dei sistemi. Questo significa che Smart Track si affaccia a un enorme mercato potenziale, italiano e, in prospettiva, internazionale. Un ulteriore rafforzamento della value proposition di Smart Track è rappresentato dal particolare segmento in cui si posiziona, quello della sicurezza dei lavoratori: ogni anno nel mondo si verifica-no oltre 300 milioni di incidenti sul lavoro, di cui 6300 mortali. La maggior parte sono dovuti a scarse pratiche di messa in sicurezza dei luoghi di lavoro. La safety e security dei lavoratori è in Italia, come in altri Paesi avanzati, un obbligo giuridico e sociale, per il quale Inail addirittura premia le aziende virtuose con uno “sconto” denominato “oscillazione per prevenzione” (OT/24), se eseguono interventi oltre i minimi previsti dal D.lgs 81/08. Pre-venire malattie e infortuni sul lavoro, o nei casi peggiori riuscire ad intervenire tempestivamente limitando i danni, riduce ovviamente anche i costi aziendali e la responsabilità penale del datore di lavoro. La ricerca europea dell’International Social Security Association (ISSA), riportata nel sito di Smart Track (www.smarttrack.io), ha monitorato un totale di 300 aziende ed ha rilevato che un investimento in prevenzione da parte di un’azienda di € 1.334 per addetto all’anno comporta vantaggi stimati in € 2.940 (all’anno per addetto), ovvero un Return On Prevention (ROP) medio pari a 2,20. Sotto il profilo tecnologico la soluzione Smart Track presenta il vantaggio di essere modulare, di utilizzare hardware e software proprietari, ma capace di integrarsi con sistemi già presenti come la video-sorveglianza e controlli accessi in modo da creare un ecosistema completo per la safety e security dei lavoratori. Se la salvaguardia delle risorse umane è al centro della vostra strategia di trasformazione digitale Industry 4.0, Smart Track è la soluzione ideale per consentire di operare in piena sicurezza e controllo.
UNICREDIT START LAB 2019, COME PARTECIPARE
La call per accedere alla sesta edizione di UniCredit Start Lab è aperta, c’è tempo fino al 16 aprile 2019 per candidarsi in uno dei 4 settori di riferimento (Life Science, Made in Italy, Digital e Clean Tech), ed essere selezionati per partecipare a un intenso programma di accelerazione. Questa la pagina di riferimento. Il percorso comprenderà la ricerca di controparti commerciali e strategiche grazie a business mee-ting con società del network UniCredit e soggetti istituzionali, attività di mentoring, training manageriale, servizi bancari ad hoc e assegnazione di premi in denaro. L’accesso al Programma UniCredit Start Lab 2019 avviene a giudizio insindacabile di UniCredit e di un panel di imprenditori e investitori, come stabilito dal regolamento. Per parlare di innovazione e spiegare come partecipare al programma di accelerazione UniCredit Start Lab ha organizzato un roadshow, percorso di eventi in diverse località della penisola aperto al pubblico. Le prima tappa è stata Piacenza, le prossime in calendario saranno: – Milano, 25 febbraio 2019 – Verona, 5 marzo 2019 – Reggio Emilia, 12 marzo 2019 – Padova, 13 marzo 2019 A questo link è possibile iscriversi alla call di Unicredit Start Lab 2019 e rimanere aggiornati sulle tappe del Roadshow nelle diverse città italiane.
IL SETTORE DIGITAL PER UNICREDIT START LAB
Come si diceva all’inizio con il termine digital ci si può riferire oggi a una vasta gamma di tecnologie, industrie, settori. Ai fini della call di UniCredit Start Lab ‘digital’ significa: Cloud, Mobile app, Hardware, Fintech, IoT, Servizi e Piattaforme B2B. Per dare alcuni esempi, ricordiamo le società arrivate sul podio lo scorso anno acccanto a Smart Track: la startup veronese Checkout Technologies, soluzione che punta a eliminare il meccanismo di passaggio attraverso le casse nei negozi, combinando intelligenza artificiale, riconoscimento facciale, riconoscimento del comportamento e deep learning per consentire ai clienti semplicemente di prendere dagli scaffali quanto desiderano e uscire dal negozio senza alcuna attesa; e la startup vincitrice della menzione speciale YAPE (“ Your Autonomous Pony Express “) di Milano ideatrice del robot a guida autonoma di ridotte dimensioni per la last-mile delivery, interamente progettato e costruito in Italia. Grazie a sensori e videocamere è in grado di muoversi su marciapiedi e piste ciclabili per consegnare pacchi fino a 70 chilogrammi di peso.
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