Impact grant, come funziona il finanziamento estinguibile di FSVGDA

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La Cooperativa Vesti Solidale intende realizzare il più grande impianto sociale di riutilizzo di indumenti in Italia, capace di riciclare fino a 15.000 tonnellate all’anno di indumenti usati. Proprio su questo progetto ha appena investito con una formula innovativa di finanziamento FSVGDA, ovvero la Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore,  braccio strategico e operativo di Fondazione Cariplo nell’ambito degli investimenti a impatto sociale, ambientale e culturaleVesti Solidale ha realizzato un aumento di capitale di €300.000 nell’ambito di “Impact4Coop” – programma a sostegno della ripresa del settore cooperativo, avviato a inizio 2022 da FSVGDA in sinergia con Fondazione Cariplo.

Cos’è l’Impact Grant

Con questa operazione si sperimenta per la prima volta in Italia questa particolare struttura finanziaria innovativa che, attraverso l’adozione di particolari strumenti giuridici e contrattuali, introduce una componente di premialità: se la società beneficiaria dell’ investimento raggiunge determinati obiettivi di impatto sociale pre-concordati,  una parte del finanziamento si trasforma in contributo a fondo perduto. L’investimento nella Cooperativa Vesti Solidale, che ammonta complessivamente a 300mila euro,  è stato realizzato mediante la sottoscrizione, da parte di  FSVGDA, di azioni come socio finanziatore. In particolare, 200mila euro hanno la forma di finanziamento standard; 100mila euro, esattamente un terzo, è finanziamento “autoestinguibile” perché al raggiungimento di alcune condizioni concordate (numero di soggetti in condizioni di svantaggio assunti, tonnellate di indumenti trattati e margine di contribuzione dell’impianto) sarà destinato a riserva indivisibile e non distribuibile della Cooperativa. Nel caso in cui la Cooperativa non raggiunga gli obiettivi concordati, queste azioni perderanno la caratteristica di estinguibilità, mantenendo le prerogative delle azioni di finanziamento standard. Lo scopo di questo tipo di struttura finanziaria è incentivare il raggiungimento degli obiettivi di impatto e, al tempo stesso, di rafforzare il capitale del beneficiario, con evidenti vantaggi sulla sua capacità di accedere ad altre forme di finanziamento e di attrarre nuovi investitori e finanziatori. Con l’Impact Grant, la nostra Fondazione intende sperimentare una struttura ibrida, che possa contribuire ad arricchire le soluzioni e gli strumenti a disposizione degli investitori a impatto. Abbiamo scelto di supportare Vesti Solidale per il suo modello di attività, che coniuga economia circolare e inclusione sociale. L’investimento della Fondazione, inoltre, si colloca strategicamente in un più ampio programma di intervento, attraverso cui intendiamo contribuire alla ripresa del settore cooperativo, duramente colpito dagli effetti generati dalla pandemia. A questo scopo, a febbraio del 2022, abbiamo avviato, in sinergia con Fondazione Cariplo, Impact4Coop, un programma da 1,2MLN/€ – ancora attivo – dedicato al rafforzamento patrimoniale delle Cooperative Sociali di tipo A, B o miste: enti non profit che svolgono un ruolo cruciale nell’ambito delle politiche attive del lavoro e di contrasto alla povertà.” – ha dichiarato Marco Gerevini, Consigliere di amministrazione della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.

Cosa fa Vesti Solidale

Il nome non le rende giustizia, poichè il perimetro di azione di Vesti Solidale va oltre il settore abbigliamento. E’ infatti una Cooperativa Sociale di tipo B che ha come mission l’inserimento lavorativo di persone con diverse tipologie di svantaggio (disabilità fisica e psichica, alcooldipendenza, tossicodipendenza e carcerati) e in condizioni di fragilità economica. Opera nell’ambito dell’economia circolare, della tutela ambientale e della diffusione di modelli di consumo ecosostenibili.  Tra i suoi progetti c’è “Vesti & Rivesti”, volto alla gestione circolare dell’intera filiera di recupero del tessile, dalla raccolta, alla selezione fino al loro riutilizzo come indumenti “second hand”; c’è il progetto “Ricarica” per la raccolta di rifiuti nelle aziende finalizzato al recupero e riutilizzo; c’è Retech, per il recupero dei toner e dei rifiuti elettronici; e c’è il servizio di Asset recovery – progetto “RESTARTER” – finalizzato al riutilizzo di apparecchiature informatiche. Il nuovo progetto, per il quale ha ottenuto l’Impact Grant, è la realizzazione del più grande impianto italiano dell’economia sociale, su una superficie di circa 12.500 mq, dedicato al riciclo di indumenti, scarpe e borse usati. L’impianto sarà alimentato principalmente dai materiali raccolti da Vesti Solidale e dalle cooperative sociali aderenti alla Rete RIUSE attraverso i contenitori posizionati, sia su suolo pubblico, sia nelle Parrocchie, delle province di Milano, Monza e Brianza, Varese, Lecco, Brescia e Bergamo. Scopo prioritario del progetto sarà quello di gestire direttamente la lavorazione di circa 15.000t all’anno di indumenti, garantendo così maggiore trasparenza e tracciabilità della filiera e creando, al contempo, le condizioni per generare ulteriori 20 posti di lavoro, di cui almeno il 70% afferenti alle fasce deboli della popolazione (al 31/12/2021 la Cooperativa ha impiegato 125 lavoratori di cui 31 in condizioni di svantaggio). “Grazie al supporto di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, Vesti Solidale sarà in grado di realizzare il nuovo impianto di riciclo degli indumenti usati, chiudendo il cerchio del recupero della frazione tessile. Questo importante investimento creerà nuova occupazione sul territorio con particolare attenzione alle persone svantaggiate o in difficoltà economica e costituirà una solida e sostenibile base economica per il futuro della Cooperativa. Inoltre, il nuovo impianto costituirà un’occasione per sperimentare nuove modalità di trasformazione e upcycling dei prodotti recuperati in collaborazione con il mondo della moda, che le recenti novità normative hanno messo al centro del nuovo green deal europeo. Sono stati infatti introdotti l’obbligo di raccolta differenziata della frazione tessile a partire dall1 gennaio 2022 e il concetto di Responsabilità Estesa del Produttore, in base al quale i produttori dei nuovi capi d’abbigliamento dovranno farsi carico degli oneri di gestione dei prodotti giunti a fine vita.” – ha dichiarato Matteo Lovatti, Presidente di Vesti Solidale.      

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