di Simone Riccardi
“Sappiamo che le uniche cose sicure sono la morte e le tasse. A breve, saranno solo le tasse e se vogliamo vivere e prosperare per sempre, forse anche le tasse, un giorno, saranno anch’esse estinte come i Dodo”. Così interviene il gran cerimoniere Philippe van Nedervelde durante la conferenza Global Future 2045, tenutasi a New York il 15 e 16 giugno. Ma chi è che non vorrebbe vivere in eterno? Certamente è il desiderio della maggioranza dei relatori e dei partecipanti al GF2045, ma ancora di più del multimilionario russo Dmitry Itskov, 32 anni, che ha organizzato questo eventointernazionale e che, secondo il New York Times, ha investito nel progetto oltre tre milioni di dollari.
Itskov ha creato una road map per poter raggiungere l’immortalità entro il 2045 chiamata “Progetto Avatar” e che consiste in quattro passaggi principali:
– entro il 2020, una copia robotica del corpo umano guidata da remoto, tramite il pensiero, con
un’interfaccia neurale;
– entro il 2025, un avatar in cui il cervello umano viene trapiantato alla fine della propria vita;
– entro il 2035, un avatar con un cervello artificiale in cui una personalità umana è trasferita alla
fine della propria vita;
-entro il 2045, un avatar ologramma controllato da un cervello artificiale.Quest’ultimo sarebbe la
conquista digitale dell’immortalità con la trasmutazione in bits della nostra coscienza, del nostro Io.
I lavori si sono aperti con l’intervento del famoso informatico Sir. James Martin, che giusto dopo
una settimana dalla conferenza è stato trovato esanime nella sua isola privata alle Bermuda. James Martin è stato il più grande finanziatore dell’Università di Oxford da quando è stata fondata, ed è stato considerato da Computerworld una delle più influenti personalità nel mondo dell’informatica.
La visione di Martin è di un mondo interconnesso che non può reggere senza un equilibrio con le
risorse che la terra quotidianamente può fornire, di una necessaria ecologia nella progettazione del futuro. L’informatico inglese ha aperto uno squarcio sul futuro dei trasporti che verrà rivoluzionato dall’avvento delle nuove macchine autonome, le quali, oggi vengono rifiutate dalla legge proprio negli stati in cui c’è il maggior tasso di incidentalità causata dalla guida in stato di ebrezza, come nel Texas. Oppure, ha notato come il mercato immobiliare cambierà drasticamente basandosi principalmente su valori legati al cambiamento climatico, esisteranno città in cui questo aspetto sarà predominante e saranno le più ambite.
Il secondo intervento è stato quello di Peter Diamandis, fondatore della fondazione X-PRIZE e
della Singularity University e imprenditore attualmente impegnato nel progetto “Asteroid mining”,
che si pone l’obiettivo di estrarre materiali dagli asteroidi, ma anche quello di creare stazioni di
servizio per spedizioni spaziali che andranno oltre il nostro sistema solare e si spingeranno verso
nuovi sistemi, sfruttando le risorse ricavate tramite queste operazioni di estrazione. Diamandis
spiega come un asteroide di 30 metri possa contenere mediamente da 25 a 50 miliardi di dollari di valore in platino al prezzo corrente. L’ingeniere e imprenditore americano vede un futuro di
prosperità ed abbondanza, e sottolinea l’importanza di non farsi intrappolare dalle distopie delle
notizie dei quotidiani e dei telegiornali. Per supportare questa sua affermazione mostra alcuni dati
che mettono in evidenza come negli ultimi 100 anni il guadagno procapite di ogni nazione è
triplicato, il costo del cibo si è abbassato di 13 volte, quello dell’energia di 20 volte, quello dei
trasporti di 100 volte e quello della comunicazione di 1000 volte! Questo, secondo Diamandis non è dovuto alla fortuna, e non è stato nemmeno un piano politico, ma è stato grazie alla forza della
tecnologia ad aver che il futuro è cresciuto così rapidamente.
Successivo all’intervento di Diamandis è stato quello di Iroshi Ishiguro che ha affascinato il
pubblico con il robot Geminoid HI-2, che si presenta come una copia identica di se stesso. Il
bizzarro insegnante giapponese descrive il suo amore per i robots dicendo che differentemente dagli esseri umani non si arrabbiano mai, anche se gli dai più di 3 pacche sulle spalle. Il suo lavoro all’Università di Osaka è quello di ampliare la comprensione cognitiva degli esseri umani per estenderla all’interno di robots umanoidi, proprietari di una intelligenza artificiale che possa
interpretare il linguaggio verbale e gestuale, rispondendo adeguatamente a questi inputs. La qualità e i dettagli della mimica facciale di Geminoid sono così ben fatti che è difficile pensare che non sia umano. Ishiguru estrae un pettine, pettina il robot, poi prende uno specchietto, si guarda, guarda il robot, e si pettina tale e quale: non si comprende più chi è robot e chi è umano. Ma questo non convince l’Università di Osaka che non gli riconosce come ore di lavoro quelle spese durante i colloqui con i propri studenti utilizzando Geminoid come interfaccia, anziché presentarsi di persona.
Nigel Ackland, che nel 2008 ha perso l’avanbraccio mentre lavorava presso un’azienda
metalmeccanica, ha parlato della sua quotidiana convivenza con un braccio bionico high-tech. Il
braccio non ha necessità di impianti ma funziona con gli impulsi che vengono trasmessi da 2
muscoli presenti in quella parte del braccio e grazie a sequenze di impulsi, grazie ai quali la mano può aprirsi e chiudersi, come per esempio per prendere un bicchiere o stringere una mano, oppure superare il limite umano ruotando a 360 gradi!. La qualità di questo arto bionico consente ad Ackland di afferrare i lacci delle scarpe con le dita, allacciandosele con disinvoltura.
L’intervento da tutti più atteso, con cui l’intera conferenza è stata suggellata dalla più alta autorità
scientifica nel campo del futurismo, è stato quello di Ray Kurzweil, famoso scienziato, inventore,
autore della teoria della Singolarità e direttore del reparto di ingegneria di Google.
Kurzweil, preannuncia che entro il 2045 la tecnologia avrà sorpassato la potenza di calcolo della
mente umana creando una sorta di superintelligenza che potrà simulare il cervello umano e con cui saremo capaci di estendere le capacità di ragionamento della nostra intelligenzala nostra capacità di ragionamento? di oltre un miliardo di volte.
Proseguendo con il suo intervento, sottolinea che in accordo con la legge di Moore, il potere
computazionale si raddoppia ogni 2 anni e numerose tecnologie stanno seguendo simili
avanzamenti esponenziali, dal sequenziamento genetico alla stampa 3D, che oggi può già clonare copie di organi umani.
Infatti l’inventore americano parla di migliaia di piccoli passi avanti della scienza che porterà
l’uomo ad uno stato di “immortalità”. Non sarà un salto immediato, ma qualcosa su cui l’umanità si
dovrà preparare.
Kurzweil ha concluso il suo intervento rispondendo ad una domanda dal pubblico: che chiedeva
se l’immortalità donata grazie a queste nuove tecnologie non sarà dominio unico di un’elite di pochi ricchi. Lo scienziato ha risposto dicendo che effettivamente viviamo “in un mondo in cui solo i ricchi hanno queste nuove tecnologie”… “ma solo fino a quando queste ancora non funzionano”.
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