Per la serie Blitzscaling, ecco la sessione 14 che ospita Elisabeth Holmes. Fondatrice e Ceo di Theranos, startup del biotech: una giovane stella del panorama startup US, imprenditrice made in Silicon Valley capace di inseguire un sogno per il quale ha lasciato l’Università di Stanford, lavorato negli scantinati su un progetto che in un paio di anni la porterà a raccogliere circa 750 milioni di dollari di venture capital, essere valutata circa 9 miliardi di dollari dare lavoro a un migliaio di persone, avere laboratori clinici in tre Stati ed essere attualmente impegnata in aree come l’oncologia, la pediatria e la geriatria. Grazie a un innovativo device per il test del sangue che abbatte drasticamente i costi e i tempi, permettendo teoricamente a molte più persone di fare test di prevenzione. “Business is a tool to make a change in the world” – dice anche nel corso dell’intervista in video. Questa stella è ora nei guai (in particolare con la FDA, si parla di reati per i quali è prevista la prigione), rischia un memorabile fallimento e la Silicon Valley la sta mediaticamente divorando. Questo video della serie Blitzscaling è stato registrato alcuni mesi fa, quindi prima degli ultimi negativi fatti che hanno colpito la Holmes e Theranos, ma la crisi della società è già ampiamente cominciata e la giovane imprenditrice (32 anni) appare sopratutto all’inizio un pò dimessa. Il suo interlocutore le fa raccontare la sua esperienza e la conduce morbidamente anche ad affrontare lo spinoso argomento della crisi della società, in particolare del come sta affrontando la faccenda con il suo team e i suoi dipendenti che sono moltissimi. Cosa si può imparare in questo video? Quali sono le difficoltà, come si organizza il lavoro e la crescita di una startup biotech la cui vocazione è essere un disruptor; come ci si confronta con gli investitori di un long-term business; quanto tempo dedica al lavoro e quali sono le priorità in per la Ceo di una società di questo tipo. Come si fa innovazione di sistema attraverso l’innovazione di prodotto. Ma anche come si rimane mission driven davanti alle avversità. E qualcosa sull’arte del fallimento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA