Il nuovo fondo di fondi europeo a sostegno delle startup e scaleup tecnologiche è una realtà. Il fondo opera nell’ambito dell’iniziativa ETCI (European Tech Champions Initiative) lanciata originariamente un anno fa e ha una dotazione iniziale di 3,75 miliardi di euro a cui contribuiscono Francia, Germania e Spagna con un miliardo di euro ciascuna, Italia con 150 milioni di euro e Belgio con 100 milioni di euro a cui si aggiungono 500 milioni di euro dal gruppo BEI che comprende la Banca europea per gli investimenti e il Fondo europeo per gli investimenti. Diversamente da quanto fu annunciato a febbraio 2022 nell’ambito del progetto Scaleup Europe con un obiettivo originale di 5 miliardi di euro, il fondo si è un po’ ridimensionato a causa del modificarsi delle priorità di alcuni dei Paesi che inizialmente avevano mostrato interesse ad aderire ma il progetto intende comunque raggiungere l’obiettivo dei 10 miliardi di euro complessivi estendendo il periodo di sottoscrizione fino a giugno 2024 e coinvolgendo anche investitori privati quali banche, assicurazioni, corporation. Il fondo di fondi investirà in fondi di dimensioni pari almeno a un miliardo di euro e si propone di chiudere operazioni con ticket non inferiori ai 50 milioni di euro e mediamente attorno ai 200, 300 milioni di euro. Secondo le prime indiscrezioni sono già stati raggiunti accordi di collaborazione con Eurazeo e con Atomico.
La posizione del ministero
In Italia l’annuncio del nuovo fondo di fondi è stato accompagnato da una dichiarazione del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso il quale dichiara come di importanza strategica il sostegno alle startup tecnologiche . Si tratta di una dichiarazione molto importante che mostra ulteriormente come l’Italia sia attenta al tema delle startup anche a livello istituzionale, tema che era già stato anticipato dall’Atto di indirizzo . E’ fondamentale per le strategie europee che il progetto abbia preso forma e sia ora operativo, sarà ora importantissimo allocare le risorse in modo efficace e dare concretezza al sostegno delle imprese tecnologiche europee, soprattutto, in questo caso, quelle in fase di crescita. E’ inoltre auspicabile che questa operazione faccia da catalizzatore non solo di ulteriori investimenti ma anche di una crescente attenzione verso le aziende europee da parte dei capitali globali e soprattutto sia foriero dello sviluppo di imprese made in Europe capace di competere nei mercati di tutto il mondo portando con se non solo la capacità europea di fare innovazione e impresa ma anche quella di una filosofia operativa molto attenta agli aspetti sociali, ambientali, di rispetto della privacy. (Foto di ALEXANDRE LALLEMAND su Unsplash )
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