Il Consiglio di amministrazione di Eureka! Venture, la società di investimento specializzata in deeptech e alternative asset guidata dall’amministratore delegato Stefano Peroncini ha approvato le relazioni semestrali al 31 dicembre 2023 dei fondi gestiti dalla SGR, che registrano, nel complesso, una crescita significativa, sia di investimenti effettuati che di NAV (net asset value) e anche le prime exit di successo.
Il 2023 si chiude con 100 investitori e 110 milioni di euro di raccolta complessiva della SGR, di cui il 62% riconducibile a soggetti istituzionali quali European Investment Fund e CDP Venture Capital e il 23% proveniente da corporate industriali, tra cui A2A, Nestlé, SAES, Umbra Group, Calzedonia, Jakala. In aggregato i fondi gestiti dalla SGR, Eureka! Fund e BlackSheep Fund, mostrano i rispettivi NAV in crescita, che si attestano complessivamente a oltre 50 milioni di euro.
Sotto il profilo degli investimenti, 25 sono gli investimenti sino a oggi effettuati da Eureka! Fund I – Technology Transfer, di cui gli ultimi due nel primo trimestre 2024. Si ricordano gli investimenti effettuati in BeDimensional (spin-off Istituto Italiano di Tecnologie attivo nella produzione di cristalli bidimensionali, come il grafene), in 3DNextech (spin-off della Scuola Sant’Anna di Pisa, che ha sviluppato un trattamento chimico innovativo per la finitura dei prodotti realizzati tramite additive manufacturing), in Planckian (primo spin-off congiunto dell’Università di Pisa e della Scuola Normale Superiore, che sta sviluppando un nuovo concetto di batteria basata su fenomeni quantistici) e due investimenti Poc (proof of concept) in partnership con l’Università di Bologna e il CNR, che traguardano progetti tecnologici avanzati in ambito packaging.
Crescita per tutti i fondi della SGR
BlackSheep MadTech Fund, il secondo fondo gestito dalla SGR, ha 9 società in portafoglio oltre alle 2 già vendute, per un totale di 11 investimenti di cui 3 effettuati nel corso del 2023. Tra gli investimenti dell’anno si ricordano Shop Circle (società inglese guidata da due imprenditori italiani che hanno sviluppato un aggregatore e consolidatore di e-commerce tool, in co-investimento con The Techshop, Primo Ventures e CDP Venture Capital) e Inflead, una piattaforma italiana per la gestione e automatizzazione delle attività di Influencer Marketing che si basa su algoritmi e metodi statistici proprietari per consentire di ottimizzare e migliorare tutti i processi e l’attivazione campagne di Influencer Marketing per brand e agenzie.
“Abbiamo costruito un portafoglio non solamente solido e pronto ad affrontare periodi difficili come questo, ma anche fatto di aziende che sollevano già interesse nel mercato M&A del nostro verticale, come dimostrano le due exit realizzate nel corso dell’esercizio appena chiuso – commenta in una nota Sandro Moretti Cane, consigliere delegato ai fondi BlackSheep – . Ben due inoltre le exit già realizzate: Scibid, società francese rilevata per 125 milioni di dollari da DoubleVerify , big tech quotata alla Borsa di New York (NYSE) e Roibox , piattaforma lettone di geospatial analytics, acquisita da Jakala, società leader nelle soluzioni martech”.
Riguardo alla valorizzazione degli investimenti, nonostante il periodo di investimento sia ancora in corso per tutti i fondi, oltre alle prime due exit con ritorni medi del 35%, si registrano ulteriori segnali di interesse di terzi investitori che hanno già determinato incrementi significativi del fair market value delle società in portafoglio. A oggi l’insieme delle attività di Eureka! Fund e BlackSheep Fund vede il coinvolgimento di 34 tra, startup, imprese innovative e progetti Poc, un fatturato complessivo per l’anno superiore a 32 milioni di euro, un totale di 540 dipendenti e più di 70 tra brevetti, domande di brevetto depositate e licenze. (Foto di National Cancer Institute su Unsplash )
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