Negli Stati Uniti IBM è per il 26° anno consecutivo l’azienda che ha ottenuto il maggior numero di brevetti, che per l’esattezza nel 2018 sono stati 9.100, di cui 1400 nell’ambito dell’intelligenza artificiale e 1200 in ambito cybersecurity. Complessivamente nella sua gloriosa carriera IBM ha registrato ben 110mila brevetti, dietro ai quali ci sono ricercatori, ingegneri, scienziati e progettisti presenti in 47 diversi stati degli Stati Uniti e in 47 nazioni nel mondo. Una macchina ‘da guerra’ in ambito tecnologico. “Nel corso degli ultimi 26 anni, la leadership di IBM nell’ambito dei brevetti ha cambiato il modo in cui il mondo si trova ad affrontare il progresso nell’era dell’informatica.” afferma Ginni Rometty, presidente e CEO di IBM in una nota stampa “Oggi, circa la metà dei nostri brevetti rappresentano innovazioni rivoluzionarie in settori quali intelligenza artificiale, cloud computing, sicurezza informatica, tecnologia blockchain e informatica quantistica – tutte mirate ad aiutare i nostri clienti a portare avanti e realizzare attività più smart.” Considerando che un numero sempre crescente di imprese opera sulla nuvola, gli scienziati IBM hanno ottenuto nel 2018 oltre 1.900 brevetti in ambito cloud, incluso uno realizzato per prevedere le richieste di risorse cloud, che utilizza dati non strutturati relativi ad eventi mondiali o locali. Il sistema è in grado di monitorare le sorgenti dei dati – inclusi nuovi feed, statistiche di rete, bollettini metereologici e social network – per identificare dove e come le risorse cloud vadano assegnate per rispondere alle esigenze. Un’altra serie di innovazioni contribuisce a risolvere uno dei limiti attuali dell’intelligenza artificiale: la mancanza di personalizzazione, che può ostacolare il modo in cui l‘AI comunica con le persone. Tra i 1.400 brevetti nel campo dell’intelligenza artificiale, agli inventori IBM è stato concesso nel 2018 un brevetto per un sistema in grado di aiutare l’AI ad analizzare e riflettere i modelli di linguaggio degli utenti per migliorare la comunicazione tra macchine e esseri umani. Gli inventori IBM hanno ottenuto anche 1.200 brevetti nell’ambito della cybersecurity, incluso uno relativo a una tecnologia che permette ai sistemi di intelligenza artificiale di cambiare le carte in tavola nei confronti degli hacker, attirandoli all’interno di scambi e-mail e di siti web con l’obiettivo di far sprecare loro risorse e vanificare gli attacchi o le e-mail di “phishing”. Gli inventori IBM hanno brevettato anche innovazioni significative in settori emergenti come quelli del quantum computing, incluso un modo nuovo per migliorare la capacità del computer di acquisire e archiviare informazioni – chiamato “signal readout fidelity.” Questo metodo aumenta l’efficienza dei componenti necessari a realizzare un sistema di informatica quantistica. Proprio questo ultimo ambito che riguarda l’informatica quantistica è stato messo ‘in mostra’ da IBM al Ces di Las Vegas, il Consumer Electronics Show, la fiera dell’elettronica di consumo più famosa al mondo che si svolge in questi giorni. Qui IBM ha portato il primo computer quantistico per uso commerciale, chiamato “IBM System Q One” annunciando anche la creazione del primo data center al mondo dedicato al calcolo quantistico, che sorgerà nella città di Poughkeepsie, nello stato di New York. Leggi di più in questo articolo di CorCom.
© RIPRODUZIONE RISERVATA