IAG investe nella tecnologia di Sooma per la cura della depressione

Sooma raccoglie 1,2 milioni di euro con il suo sistema per una terapia non farmacologica per la cura della depressione. Gli investitori sono Kustaa Piha, CEO di Athensmed e Italian Angels for Growth (uno dei più attivi network di business angel italiani)che partecipa con 520mila euro e ha scelto Michele Marzola e Carlo Brunetti come co-champion dell’operazione. “La depressione è il male oscuro del secolo – dice Marzola a Startupbusiness – colpisce 300 milioni di pazienti nel mondo di cui il 30 % rifiuta farmaci per via delle conseguenze a essi connesse, il mercato mondiale degli antidepressivi vale 14 miliardi di dollari e soprattutto gli psicofarmaci non funzionano al primo colpo e risolvono solo 2/3 dei casi. I farmaci poi non guariscono, possono lenire e calmare i sintomi e fino a oggi l’unica alternativa è l’elettroshock che viene usato solo per situazioni estreme ma non è socialmente presentabile”. L’innovazione di Sooma si inserisce in questo contesto con un dispositivo medico che utilizzando un passaggio di corrente che crea stimolazione profonda nel cervello migliora l’attivazione neurale. “Il sistema – continua Marzola – non solo lenisce ma è anche in grado di guarire dalla depressione e soprattutto è molto semplice da utilizzare perché diversamente da altre tecnologie che richiedono macchinari sofisticati che possono essere usati solo in ospedali con costi elevati, si compone di due elettrodi che vanno posizionato nella parte frontale del cranio e che fanno passare una corrente molto bassa, 2 milli-ampere, e che può essere utilizzato in ogni momento e in ogni luogo”. Il dispositivo, già approvato dagli enti regolatori di Unione Europea e Canada e in attesa dell’approvazione da parte di quello statunitense, prevede un impiego che si articola in sessioni di 20 minuti al giorno per 20 giorni e porta, in molti casi alla soluzione del problema. “I test che sono stati fatti ci dicono che su 330 pazienti trattati il 20% è guarito del tutto, il 70% è notevolmente migliorato e solo per il 10% non si sono registrate differenze rispetto alla situazione iniziale”. L’intero trattamento ha un costo complessivo di circa 500 euro e l’efficacia di questa soluzione sta iniziando a interessare anche gli ospedali, Sooma ha infatti da poco chiuso un accordo con un ospedale finlandese del valore di oltre un milione di euro. “Questo metodo potrà essere in futuro usato anche per la gestione del dolore profondo, per il trattamento delle dipendenze, per i problemi del sonno, per il recupero post infarto e post ictus. Abbiamo deciso di investire perché ci piace molto sapere che questa soluzione porta benefici rapidi a uno dei grandi problemi del mondo così come investiamo come IAG anche in iniziative che si propongono di contribuire a risolvere altri problemi medici: tumorali, cardiaci, ortopedici e vorremmo continuare su questa strada anche sul fronte delle malattie neurodegenerative”. IAG si è avvalsa delle consulenza della Neuroscience School of Advanced Studies (NSAS), uno dei più importanti centri di ricerca sul tema a livello mondiale che ha sede a Venezia sull’isola di San Servolo. L’obiettivo ora è acquisire l’approvazione anche dalla Food and Drug Administration statunitense e portare il dispositivo di Sooma in tutti i principali mercati del mondo. Il piano di sviluppo prevede una crescita molto forte, sarà fatto un altro round a breve per avere ulteriore slancio nella commercializzazione e dare a Sooma, che ha la sua sede principale in Finlandia e che ha anche ricevuto in grant da 250mila euro da Business Finland, la possibilità di portare il beneficio della sua soluzione tecnologica a chi soffre di depressione in tutto il mondo. L’azienda, nata nel 2013 e guidata da Tuomas Neuvonen che è Ceo e co-fondatore, ha da sempre lavorato in stretta collaborazione con esperti in psichiatria e in neurologia e dispone di un advisory board dove siedono medici esperti di queste patologie.

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