I lavori più richiesti nel 2022? Gli ingegneri del digitale

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Eccoli qui i lavori più richiesti per il 2022 secondo Linkedin, la più importatnte rete professionale al mondo, di proprietà di Microsoft. Premettiamo che si tratta di una ricerca parziale,  poiché prende in esame i dati che girano sulla piattaforma, tanti dati, ma riguardano solo un certo tipo di professionalità: manager, imprenditori di un certo tipo, colletti bianchi, investitori, liberi professionisti, esperti del digitale, commerciali, ingegneri, docenti universitari, comunicatori, giornalisti, informatici, insomma lavoratori cognitivi. Nella classifica dei 25 lavori in crescita nel 2022  è difficile trovare un profilo che non sia propriamente tech o comunque influenzato dal digitale, d’altronde ‘cosa non lo è?’. Al 5° posto, per esempio, entra in classifica il sustainability manager o manager della sostenibilità: dopo essere stata una professione sottotraccia per moltissimo tempo, in questi tempi di ESG e recupero dei valori di responsabilità sociale, questa professione è in grande tendenza. Un altro lavoro che sta velocemente guadagnando importanza è il ‘clinic manager’ (15° posizione) cioè i responsabili della gestione e supervisione di tutte le operazioni quotidiane e organizzative all’interno di strutture ambulatoriali o mediche. Altri lavori di tendenza non prettamente digitali, ma influenzati dal digitale, sono diversi e hanno in diversi modi e con diversa misura aspetti consulenziali:

7.  Analista delle risorse umane

Gli HR analyst raccolgono e analizzano dati che utilizzano per formulare raccomandazioni – relative al reclutamento, alla gestione e alla retention dei talenti – in linea con le politiche e gli obiettivi dell’organizzazione per la quale stanno lavorando.

8.  Talent acquisition specialist

Gestiscono l’intero ciclo di ricerca e reclutamento dei professionisti in azienda, prevedendo anche quali saranno le risorse necessarie all’organizzazione per le sue esigenze future.

11.  Banker

Sotto la spinta della digitalizzazione, resa ancora più veloce dalla pandemia, le banche cercano nuovi profili: non solo in ambito IT, ma anche per una gestione sempre più mirata e su misura dei patrimoni dei loro clienti.

14.  Product manager

I product manager sono responsabili di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita: dal brand al packaging (se in formato fisico) al costo, fino alla sua collocazione sul mercato.

16.  Consulente di vendita al dettaglio

I consulenti di vendita al dettaglio possono essere trovati in ogni settore e si occupano di aiutare i clienti a trovare i prodotti e i servizi più adatti alle loro esigenze.

17.  Business developer

Il business developer individua nuovi mercati dove espandere la presenza dell’azienda, contattando i potenziali clienti e sviluppando offerte che soddisfino i loro bisogni.

18.  Client manager

Compito del client manager è migliorare l’esperienza del cliente e rafforzare il suo rapporto con l’azienda.

19.  Gestore degli investimenti

Il gestore degli investimenti fornisce informazioni e consulenza finanziaria, massimizzando il rendimento del portafoglio di privati e aziende.

22.  Payroll specialist

Il payroll specialist gestisce tutti gli aspetti del processo di consegna delle buste paga, dalla conta delle ore lavorate al versamento del denaro.

24.  Consulente ERP (Enterprise Resources Planning)

Il consulente ERP si occupa di implementare e far funzionare il software gestionale che integra i più importanti processi di business e le funzioni aziendali.

25.  Addetto all’assistenza dei clienti

L’addetto all’assistenza clienti interagisce col pubblico gestendo i reclami, elaborando gli ordini e fornendo informazioni in merito a prodotti e servizi. Maggiori dettagli alla fonte originale dell’articolo.  

I lavori Top? Avanti tutta con gli ingegneri

Negli ultimi anni abbiamo spesso trovato in cima alle classifiche dei lavori digitali in grandissima espansione il profilo del data scientist. Ebbene, adesso questo profilo è sceso addirittura al 12 posto. Al primo posto troviamo infatti:

1.  Ingegnere robotico

Gli ingegneri robotici si occupano della progettazione, della costruzione e del collaudo di robot. Le sue competenze riguardano Robotica, Automazione dei processi, Programmazione, spesso questo tipo di figura è un ex ingegnere del software.

Abbiamo poi, in ordine: Ingegnere del Machine Learning, Cloud architect, Ingegnere dei dati, Consulente di data management; la lista, comprende anche il Cyber security specialist, lo Sviluppatore back-end e front-end, l’ Ingegnere full stack, l’Infrastructure architect. Insomma, la parola Ingnegnere compare parecchio.

Perchè questo boom di ‘ingegneri robotici’?

Il fatto si collega allo sviluppo dell’Industria 4.0, la robotica di cui si parla è l’automazione industriale che sta investendo il mondo e anche l’Italia. Nonostante la pandemia, il 2020 è stato il terzo miglior anno nella storia per l’industria della robotica, dopo il 2018 e il 2017. Lo stock di robot installati nelle fabbriche di tutto il mondo è arrivato a quota 3 milioni, in crescita del 10% rispetto all’installato 2019. Inoltre, la pandemia e la necessità di favorire distanziamento e vendite a distanza hanno spinto le vendite di robot di servizio, per esempio robot mobili e robot per le consegne, pulizia e disinfestazione, applicazioni in ambito medico e per la riabilitazione, robot per applicazioni sociali (ad esempio per tenere in contatto malati e parenti) e per la ristorazione automatica. Tutto ciò è confermato anche dai più recenti dati di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, che proprio a fine anno ha riportato come il 2021 sia stato un anno decisamente positivo per lil comparto che ha registrato incrementi a doppia cifra per tutti i principali indicatori economici. Positive sono state le esportazioni ma anche il mercato interno, cresciuto del 30,4% rispetto all’anno precedente nel 2021, sostenuta, almeno in parte, dagli incentivi governativi per i nuovi investimenti in tecnologia di produzione. La trasformazione digitale delle fabbriche italiane è ancora in piena fase di dispiegamento e, secondo UCIMU, il trend positivo continuerà, ne consegue che continuerà anche la ricerca di personale qualificato. La presidente di UCIMU, Barbara Colombo ha detto “ Mai come oggi appare evidente a chi opera nel mondo dell’impresa, l’importanza della formazione e dell’aggiornamento del personale che deve operare su macchine e tecnologie di ultima generazione e in contesti decisamente più complessi del passato”.   Photo by ThisisEngineering RAEng on Unsplash

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