Obiettivo? Semplificare la gestione quotidiana del denaro attraverso la mobile technology: prelievo, invio di denaro, bonifici. Tutto a zero spese. E tutto gestito da smartphone. Stiamo parlando di Hype, la startup fintech del Gruppo Banca Sella che punta a cambiare le regole del gioco nel Banking & Payments e che ha da poco superato i 100.000 clienti, il 34% dei quali è sotto i 30 anni di età e utilizza la soluzione per le spese quotidiane. Disponibile dai 12 anni in su (previa autorizzazione dei genitori), il servizio principale consiste in una carta gratuita collegata ad un’app ricaricabile tranquillamente dal proprio telefono. Si può ricevere e inviare bonifici, farsi accreditare lo stipendio e prelevare in Italia o all’estero senza alcuna commissione. Registrarsi è semplice: l’IBAN è attivabile online in pochi minuti e senza nessun costo, si ottiene immediatamente la propria carta “virtuale” mentre quella “fisica” viene spedita direttamente a casa. I vantaggi? Oltre ai costi praticamente nulli, con la carta HYPE è possibile pagare ovunque nel mondo, in tutti i negozi online e presso tutti gli esercenti che accettano il circuito MasterCard. Sotto i 25€ si può pagare Contactless, mentre nei negozi convenzionati direttamente tramite smartphone selezionando il negozio in cui si sta pagando e, semplicemente, inserendo l’importo di denaro da inviare. Altre funzioni comprendono lo scambio di denaro con i propri contatti della rubrica (basta una mail o un numero di telefono, anche qui, in modo totalmente gratuito) o la classica modalità wallet, in grado di memorizzare fino a 5 altre carte inseribili nell’app da poter gestire comodamente. Sicuramente la carta HYPE non permette di controllare grandi flussi di denaro ma, per chi prevede di sfruttare la carta quotidianamente è disponibile un servizio premium, chiamato HYPE Plus che, a fronte di un canone di 1€ al mese, innalza le soglie di utilizzo, oltre a permettere un avvaloramento massimo di 50.000 euro/anno, contro i 2.500 euro/anno della versione base. Recentissima l’implementazione con Apple Pay che consente di pagare online e nei negozi convenzionati direttamente con la carta HYPE: un altro passo verso l’innovazione, che si sposa con la scelta di aderire al Fintech District milanese, centro nevralgico della finanza digitale italiana.
Non è un caso che HYPE sia un servizio sviluppato da Banca Sella, realtà in prima linea per quanto riguarda l’innovazione bancaria: prima in Italia a offrire pagamenti per e-commerce, tra i primi nel 1997 a proporre servizi di Internet Banking e prima nel 1998 a lanciare un conto esclusivamente online e un servizio di Trading Online via Internet, con il 44% del mercato e-commerce in Italia adotta i suoi sistemi di pagamento [Fonte: hype.it]. HYPE, in particolare, nasce dall’incontro tra Federico Meconi, fondatore della startup Appersonam e il team di SELLALAB, unione che porta allo sviluppo congiunto del progetto. Il tutto si coniuga in un sistema che dirige gran parte dei propri sforzi nella gestione del rapporto col cliente e dei servizi di cui può predisporre. Per esempio, un sistema di notifiche e hashtag personalizzabile permette all’utente di classificare e riordinare le proprie transazioni, aiutando anche a tenere sotto controllo entrate e uscite (per esempio l’utente può decidere di ricevere una notifica quando il conto va in rosso, oppure quando le spese d’abbigliamento superano i 200€…). Per i più “spendaccioni” è presente un servizio che permette di risparmiare denaro: per esempio è possibile impostare una sorta di “formula di risparmio” fissando un ammontare che si vuole raggiungere: ogni giorno l’app, automaticamente, mette da parte una piccola cifra per raggiungere l’obiettivo finale. HYPE Plus (la versione premium) è stata eletta miglior carta prepagata del 2016, premio assegnato dall’Osservatorio Finanziario: ma non solo, poiché la startup ha agguantato anche il secondo posto del podio, grazie ad HYPE Start, la versione base della carta. SETTORE DI APPARTENENZA: Banking & Payments DATA DI COSTITUZIONE: marzo 2014 DATA DI LANCIO: febbraio 2015 CAPITALI RACCOLTI: progetto privato ETÀ MEDIA: 28 anni DIPENDENTI: 21 Contributor: Alessio Spinelli© RIPRODUZIONE RISERVATA