Hi-Interiors, ecco l’arredamento Internet of Things

L’idea di base sta a metà strada tra la domotica e l’internet of things: “spostiamo l’automazione collegata a internet dai muri ai mobili”, sintetizza a Startupbusiness Ivan Tallarico, Ceo e fondatore di Hi-Interiors, startup che sviluppa un nuovo concetto di arredo utilizzando in modo efficace le più recenti tecnologie. Ivan ha fondato e gestisce la startup insieme al fratello Gianni, entrambi hanno esperienza del settore perché la loro azienda di famiglia opera proprio nell’ambito dell’arredamento ma hanno voluto fare un passo in più e diventare imprenditori con una nuova idea, ciò dopo avere anche sviluppato esperienze internazionali, Ivan infatti trascorre parte del suo anno a San Paolo in Brasile dove gestisce un’iniziativa che si chiama Isso, sigla che sta per Is Startup Open, e che è uno spazio per startup, imprese e imprenditori che si propone come collettore di progetti innovativi a cui da sostegno in diversi modi: dal semplice spazio operativo al sostegno sotto forma di accelerazione e incubazione. Il primo prodotto di Hi-Interiors, di cui sono già stati venduti i primi esemplari benché il prezzo non fosse proprio alla portata di tutti è HiCan che è in pratica un letto dotato di tecnologie che lo rendono interconnesso, luogo per il riposo e anche per l’intrattenimento. HiCan è decisamente un prodotto alta gamma perché venduto a un prezzo superiore ai 35mila euro ed è stato fondamentale anche per l’evoluzione dell’offerta di Hi-Interiors che si sta completando con il secondo prodotto che si chiama HiBed ed è sempre un letto supertecnologico ma che costerà attorno ai 10mila euro. Costerà perché questo nuovo prodotto è attualmente in fase di sviluppo: “HiBed avrà un posizionamento prezzo differente grazie al processo evolutivo della nostra azienda di rendere sempre più democratica l’intelligenza dei mobili accelerando la diffusione di Internet of Furniture – precisa Tallarico – Un prezzo decisamente più ridotto, risultato di uno studio accurato di nuove forme, materiali e componentistica, che definiscono il nuovo membro della collezione Hi-Interiors versatile, leggero e personalizzabile nei colori e nelle configurazioni smart”. I due fratelli Tallarico hanno già in investitore che si chiama Dipu Metha e che ha mostrato di credere nel progetto e ha già una serie di partner con i quali lavora tra cui per esempio Epson: “Al momento stiamo definendo una collaborazione con un player leader internazionale dell’industria bedding che ci ha commissionato lo sviluppo di un adjustable smart frame base che diventerà il nostro terzo prodotto, da distribuire attraverso la loro rete vendita a partire dall’Italia”, dice il Ceo. Hi-Interiors nasce come startup innovativa a settembre del 2008 e i primi concept dei prodotti sono stati pensati già nel 2010: “finora abbiamo investito circa 650mila euro, prevalentemente tutto in sviluppo, a fronte di un fatturato cumulato di circa un milione di euro – conclude il Ceo – ci concentriamo sullo sviluppare sempre cose nuove, anticipare tendenze, vogliamo candidarci a essere catalizzatore del processo di trasformazione digitale di un settore tradizionale come quello del mobile, pilastro del made in Italy e tanto impattante nel determinare la qualità della vita delle persone, considerando il fatto che trascorriamo il 90% del nostro tempo in spazi interni. Questa unione tra design e tecnologia è una grande opportunità per tutto il settore, per chi fabbrica mobili, per i designer e lo è anche perché è in grado di generare benefici per gli utenti che vanno oltre il normale utilizzo dei componenti di arredamento, si pensi per esempio al digital health che ci offre una delle diverse prospettive per reinventare oggetti di uso quotidiano come il letto senza modificare le abitudini dei consumatori”.     ”.

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