Enry’s Island, ecco le strategie di crescita

Enry’s Island, dopo avere annunciato la chiusura del round da 20 milioni di euro col fondo americano LDA e la finalizzazione del processo di listing alla Borsa di Vienna, chiude il 2023 vedendo il valore delle sue azioni, nei primi 3 mesi dalla quotazione, avvenuta nell’aprile dello scorso anno, registrare un aumento del 30%.

Una performance significativa se si considera che le azioni quotate al VSE rappresentano solo una parte minoritaria del totale delle azioni della società e che un volume significativo di nuove azioni sarà quotato entro agosto 2024.

Luigi V. Rinaldi, CEO e chairman di Enry’s Island dice a Startupbusiness: “Gli ottimi risultati del 2023 e del primo semestre 2024, tanto sul fronte industriale quanto dei capital market internazionali, dimostrano la solidità e scalabilità non solo di Enry’s Island ma dell’intero ecosistema delle sue 30 società, basati su un avviamento, fatto di una vision strategica, di processi e tool di frontiera, che rappresentano il DNA next-gen dell’intero ecosistema e dei suoi keypeople, pronti per guidare la prossima era della scena VC mondiale.”

La crescita di Enry’s Island è dimostrata dalle performance del 2023, che hanno registrato un +98% sui ricavi, attestatesi a 1,2 milioni di euro, con un incremento del +1335% sul risultato netto (a 220 mila euro), che dimostra l’efficacia della strategia di Enry’s Island e dal suo team che, negli ultimi anni guida una community di oltre mille ‘islanders’ in tutto il mondo.

Ancora più significativo è che la crescita esplosiva nei ricavi e nel risultato netto non deriva ancora dalle exit delle portfolio company, previste per il 2025 da piano industriale, data la traction di molte delle sue portfolio company.

La scalabilità dell’infrastruttura di business di Enry’s Island è il frutto di molti anni di investimenti, tanto in processi quanto in tool, che consentono un fatturato per dipendente in costante crescita (nel 2023 pari a 381 mila euro, in crescita del 100% rispetto al 2022 nel quale si assestava a un valore pari a 190 mila euro).

Il framework operativo della società si basa su tre layer a cui aderiscono tutti gli stakeholder del gruppo: business layer: che include persone, società e le nostre best practice; software layer: infrastruttura IT e
space layer: coworking distribuito su scala mondiale, che consente a ogni islander di lavorare da qualsiasi parte del mondo.

Il 3-layered framework di Enry’s Island deriva dalla logica di open innovation che applica in prima persona, portando le sue target company verso obiettivi di business dello stesso gruppo. Le startup non sono solo asset da liquidare appena possibile, ma soprattutto ingranaggi del grande framework.

Infatti, il software layer del gruppo è guidato dalla portfolio company HUI, che ha da poco chiuso un round A da 25 milioni di euro, dopo un primo seed da 300 mila euro, con un altro fondo americano e che sta finalizzando a sua volta il processo di quotazione in Borsa.

Così come lo space layer è guidato da un’altra portfolio company, Rinascimento 5, che sta crescendo rapidamente con un modello del tutto disruptive rispetto a quello di competitor indiretti come i tradizionali coworking space.

La filosofia è quindi di crescere insieme alle portfolio company di Enry’s Island, con un profondo allineamento di visione, valori, obiettivi e strategie, che oltre a garantire un’elevata qualità della vita e delle relazioni interne all’ecosistema, garantisce anche un tasso di mortalità incredibilmente basso, inferiore al 10%, rispetto al 90% che è la media del settore.

Per quanto riguarda la strategia di crescita prevista da piano industriale di Enry’s Island, sono previsti: supporto alla crescita delle attuali circa 30 società in portfolio; incremento del portfolio, a fronte di una serie di acquisizioni M&A, tra le quali spicca un’importante operazione di acquisizione di un competitor italiano con un portfolio di 20 startup (di cui è ancora prematuro annunciare il nome), che potrà portare il portfolio ad oltre 50 società internazionali, diversificate per industry, stage e mercati di riferimento; approccio disruptive volto a democratizzare il VC all’utente finale, portando il VC fuori dalle cattedrali del VC internazionali (incubatori, acceleratori, venture builder, VC, ecc), rendendoli invece più casual tramite una serie di progetti straordinari come il lancio del primo metaverse videogame che sarà per il VC quello che MineCraft è stato per le scuole in ambito edutainment; questo progetto verrà presto lanciato a New York; coerente con la logica ‘B2C’, è prevista l’apertura di innovativi Enry’s Store, ovvero flagship store totalmente unmanaged nei quali gli stakeholder della VC scene mondiale potranno trovare tutti gli strumenti (competenze, processi, strumenti, networking) per far crescere la loro startup o investire nelle migliori opportunità in ambito VC.

A corroborare la growth strategy di Enry’s Island, interviene anche la presenza di Luigi Valerio Rinaldi nella governance del fondo americano Nimbus Capital in qualità di venture partner, che garantirà da una parte il supporto della crescita e del fundraising delle portfolio company e dall’altra parte, un dealflow selezionato in linea con le strategie di investimento di Nimbus. (Foto di Markus Spiske su Unsplash)

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