Habyt compra Roomie e prosegue nel suo processo di espansione. La prop tech che a giugno 2021 chiuse un round da 20 milioni di euro e contestualmente annunciò l’acquisizione di Homefully , operazione che si aggiungeva a quelle chiuse in precedenza: Goliving, Erasmo’s Room e Quarters, fa sapere di avere acquisito, per una cifra che non è stata resa nota, la totalità di Roomie, startup italiana che opera nell’ambito dell’offerta di alloggi per studenti e altre tipologie di utenti. Habyt è la scaleup tedesca di co-living fondata dall’italiano Luca Bovone che fattura circa 50 milioni di euro e ha una valutazione di 300 milioni di euro, con questa operazione aggiunge al proprio portfolio oltre 800 unità, con l’obiettivo di raddoppiare le dimensioni in Italia entro fine anno. “Siamo estremamente soddisfatti di questa acquisizione che rende di fatto l’Italia uno dei Paesi su cui punteremo ulteriormente – dice Bovone a Startupbusiness -. Il nostro obiettivo per il 2022 è ambizioso e tuttavia possibile: vogliamo triplicare il fatturato da qui a dicembre, sostenendolo soprattutto con una crescita per linee esterne, traguardando nuove operazioni straordinarie e inglobando portafogli di immobili già consolidati. Tra i mercati più interessanti, quelli in cui ancora non siamo presenti senza escludere valutazioni anche extra UE. In parallelo, a sostegno dell’espansione, stiamo strutturando anche un round C cercando di aprirci a nuovi partner in nuove geografie”. I riflettori si sono spostati sull’Italia, identificando in Roomie, la startup fondata nel 2016 da Alessandro Urbani e Filippo Ronfa, il player migliore per sostenere la crescita in tutta la penisola, mirando a estendere la presenza di Habyt anche in altre città fulcro, come Torino, dove Habyt è già presente, oltre ad avere tre immobili a Milano, Bologna, Padova e Firenze. “L’incontro con Habyt ci rende orgogliosi: è come vedere la nostra creatura quintuplicare le risorse a disposizione ed il know how – commentano in una nota i due soci fondatori di Roomie, Ronfa e Urbani, che in Habyt Italia ricopriranno rispettivamente i ruoli di general manager e head of expansion, e che hanno beneficiato di un’exit multimilionaria anche se come detto la cifra non è stata resa nota – . Questa acquisizione va a valorizzare i nostri asset, ampliando il portafoglio di Habyt per offrire un’esperienza abitativa unica a un numero ancora maggiore di clienti su scala globale, consentendo a tutti i membri di questa grande community di cambiare facilmente casa in città, paesi o continenti diversi”.
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