Indice degli argomenti
- Fare startup in Libano
- Fare start up a Los Angeles
- Fare start up in Danimarca
- Fare start up ad Amsterdam
- Fare start up a Berlino
- Fare startup a Austin (TX)
- Fare start up in Slovenia
- Fare start up a Lisbona
- Fare start up a Seoul
- Fare start up a San Marino
- Fare start up in Israele
- Fare start up in Austria
- Fare start up a Singapore
- Fare start up in Spagna (e Barcellona)
- Fare start up a Hong Kong
Per fare start up all’estero la Silicon Valley è l’ecosistema di riferimento, un ingranaggio perfetto per trasformare intuizioni in ricche tech company, la fabbrica degli unicorni che muove miliardi di dollari. Eppure oggi, lo storytelling del mondo startup si è già arricchito di casi di successo nati in Europa, in Asia, e in diversi Paesi che hanno abbracciato la cultura dell’innovazione e, ognuno a modo proprio, tendono a replicare l’esempio della Silicon Valley, lavorando sul potenziamento del proprio ecosistema.
Lebanon has for years nurtured software and mobile applications start-ups, and now the Lebanese ecosystem aims to add another piece with a new focus on hardware to drive its next wave of industry growth, this being the presence of many local and international accelerator programs. However, the need for R&D centers and hardware academies is a must to feed the hardware ecosystem with the needed international and local skilled human resources. Therefore, this is the right time for expats and international experts to take advantage of the momentum and come back to contribute to the Lebanese hardware wave that already attracted tier 1 customers such as Google, Cisco Systems, Intel, Dell, Foxcon, Teledyne Scientific, IBM, Juniper, Oracle, and more.
Fare start up a Los Angeles
La città degli angeli sfida la Silicon Valley come nuova mecca delle startup. L’ecosistema e gli investimenti crescono, i casi di successo pure, tra le società che popolano la Silicon Beach ci sono Snapchat, Hulu, Dollar Shave Club, SpaceX, Hyperloop; le Università sfornano ingegneri e designer, il costo della vita è inferiore alla Bay Area e il clima, meteo e sociale, è decisamente più caldo.
Fare start up in Danimarca
Fare start up ad Amsterdam
Amsterdam è tra le più affascinanti startup city europee: da sempre dotata di un forte appeal per la sua cultura libertaria, addirittura disruptive, rispetto al resto della “vecchia Europa”, oggi è punto di riferimento anche per la startup community.Lo scorso aprile la Commissione europea ha riconosciuto alla città olandese il titolo di “European Capital of Innovation 2016”.
Fare start up a Berlino
Berlino in quanto a investimenti oggi batte Londra, raggiungendo un miliardo di sterline, nonostante il numero di startup sia inferiore. Berlino ha fatto un bel salto di qualità nelle startup e nel taglio degli investimenti. I suoi punti di forza? Talenti, qualità della vita a costi contenuti, ecosistema cresciuto in modo indipendente grazie anche alla spinta di pionieri come i fratelli Samwer (Rocket Internet) che hanno messo in piedi unicorni e forgiato manager – startupper molto preparati.
Fare startup a Austin (TX)
Austin è tra le più vive ed elettrizzanti startup city negli States, definita anche Silicon Hills per essere diventata hub di startup tecnologiche, grazie ad alcuni fattori che hanno favorito questa direzione. E’ una base perfetta per le startup italiane che vogliano entrare nel mercato US.
Fare start up in Slovenia
Posizione strategica tra Italia, Austria, Croazia, Ungheria, ecosistema startup in piena crescita. Secondo i dati di SiliconGardens nel 2015 le startup slovene hanno ricevuto investimenti per circa 127 milioni di dollari. Pur avendo solo due milioni di abitanti ha raccolto in termini di investimenti per startup poco meno di quanto è stato investito in Italia sempre nel 2015: circa 133 milioni di euro.
Fare start up a Lisbona
Il Portogallo è un Paese piccolo, ma è anche il Paese più a ovest d’Europa e il più vicino all’America. Riconosciuta in passato come una capitale in crisi, Lisbona oggi fa parlare di sé più che mai: una generazione imprenditoriale tutta nuova si affaccia dirompente sul mondo europeo e non solo
Fare start up a Seoul
Seoul, 10 milioni di abitanti, non è solo una startup city, ma sopratutto una “sharing city”. L’impulso dato dal Governo in questa direzione è fondamentale, rappresentando un lab e l’humus in cui può fiorire un ecosistema startup solido e ben orientato.
Fare start up a San Marino
San Marino diventa terra sensibile alle startup e si mette in gioco per sostenere progetti e aziende che fanno innovazione. Lo fa facendo leva sulle specificità del suo contesto dalle caratteristiche uniche e definendo un progetto con forti legami di collaborazione con i territori limitrofi, in particolare quelli di Emilia Romagna e delle Marche. Epicentro dell’ecosistema startup sanmarinese il Techno Science Park.
Fare start up in Israele
Israele è uno Stato molto piccolo, ma con un impatto enorme sulla tecnologia, e la più alta concentrazione al mondo di startup e vc in proporzione alla sua popolazione (circa 8 milioni di abitanti). Conta fino a 4000 startup tecnologiche (concentrate sopratutto a Tel Aviv, la Silicon Wadi), e più di 6 miliardi di dollari all’anno confluisce nel Paese attraverso le exit.
Fare start up in Austria
Nel mondo startupparo l’Austria si lega al Pioneers Festival, uno degli eventi europei per startup e tecnologia più belli e ben realizzati che si svolge a Vienna. E’ un Paese dalla burocrazia snella ed efficiente, che ha attirato negli ultimi anni anche molte imprese del nord est per i vantaggi fiscali. E oggi il governo ha predisposto parecchie cose a vantaggio delle startup.
Fare start up a Singapore
Singapore rappresenta in sé un piccolo mondo, ma è anche il crocevia di un mercato da 600 milioni di persone, ed è pertanto la piattaforma asiatica per il lancio di startup US ed Europee.
Fare start up in Spagna (e Barcellona)
Il settore digitale vale in Spagna quasi 4 miliardi di dollari e ha un positivo trend di crescita. Il movimento startup cresce (+ 26% nell’ultimo anno) e si concentra principalmente in tre città: Barcellona, Madrid e Valencia. Il Paese attira anche gli investitori stranieri: nel 2015 hanno partecipato al 73% degli aumenti di capitale di startup in fase di crescita. Il 60% degli investimenti sono andati a startup di Barcellona.
Fare start up a Hong Kong
E’ considerato uno degli ecosistemi per startup più dinamici: ha una lunga tradizione come centro di finanza e commercio internazionale, centrale per i mercati orientali, procedure burocratiche semplici, reti ad alta velocità e popolazione iper-connnessa. Lo Stato ci mette la mano e da una buona spinta. Il fintech gioca in casa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA