Si chiama Covision Media, ha sede a Bressanone e realizza scanner tridimensionali che stanno avendo un grandissimo successo presso aziende produttrici, piattaforme di e-commerce, retail e produttori di videogame.
“Ciò che stiamo facendo – spiega a Startupbusiness Franz Tschimben, CEO e co-fondatore insieme a Burkhard Güssefeld e Harald Oberrauch della startup – è impiegare algoritmi basati su intelligenza artificiale che abbiamo sviluppato durante il periodo di ricerca e sviluppo in collaborazione il Vision computing and learning lab dell’Università di Bolzano per realizzare scansioni tridimensionali di ogni tipologia di prodotto che sono adatte per applicazioni come il commercio elettronico e il gaming”.
I gemelli digitali che vengono prodotti dagli scanner di Covision Media sono unici perché la startup ha realizzato un innovativo sistema per la riflessione della luce che garantisce un’altissima qualità e fedeltà rispetto all’oggetto tridimensionale originale, tanto che gli scanner che la società ha venduto sono stati acquistati da grandi gruppi multinazionali come il Gruppo Inditex che gestisce, tra l’altro, i marchi ZARA, Berhska, Massimo Dutti, Stradivarius e poi Adidas e Nureg, Meta Reality Labs, Gore-Tex, DMT Cycling (Diamant srl) che fa le scarpe di Tadej Pogacar, il ciclista vincitore del Tour de France e del Giro d’Italia, Quad Graphics Inc, una delle aziende full service marketing più grandi degli Stati Uniti, La Sportiva.
“Abbiamo due diversi modelli di scanner per realizzare i digital twin – continua il CEO – il primo ha un costo di partenza pari a 280mila euro oppure può essere noleggiato a 15mila euro al mese per un periodo minimo di 12 mesi, il secondo, più grande, costa 350mila euro o 18mila euro al mese, a questi costi poi i nostri clienti devono aggiungere il costo di per scansione che varia da 85 a 150 euro che è la parte di servizio, ogni scansione impiega circa 12 minuti per essere completata. Le scansioni 3D sono di altissima qualità e consentono quindi di creare tutti i tipi di immagini dalle scansioni 3D, come le classiche foto 2D, i video, le foto e i video contestuali, ma anche le applicazioni di prova virtuale 3D e di realtà aumentata. Le scansioni 3D e i loro derivati trovano applicazione in diverse esigenze dell’organizzazione del cliente, dall’e-commerce, al marketing, alle vendite B2B e alla produzione, apportando notevoli efficienze e risparmi sui costi. Ogni scanner è impostato per produrre migliaia di scansioni 3D all’anno in modo industriale con una qualità 3D oggettiva e misurata”.
La startup che è nata ufficialmente all’inizio di febbraio del 2024 e che ha anche già un ufficio a New York, ha quindi realizzato una tecnologia, un prodotto e un modello di business che le permette di essere già in grado di registrare fatturati milionari, ha raccolto 1,5 milioni di euro sotto forma di nota convertibile da diversi business angel soprattutto dell’area altoatesina, del nord Italia e dell’Austria e mira ad aprire in autunno un round da 4milioni di euro.
“Fino a oggi abbiamo venduto circa una decina di scanner e abbiamo uno staff di 10 persone che lavorano in azienda al momento, oggi circa il 40% del fatturato deriva dalla vendita o dal noleggio degli scanner e il resto dalle attività di servizio ma in prospettiva il fatturato recurrent dai servizi crescerà anche perché vogliamo creare una rete di partner capace di fornire il servizio di scansione 3D a terzi così da rendere accessibile la nostra tecnologia a un numero sempre maggiore di aziende e clienti e desideriamo anche completare il processo di tutela brevettuale delle nostre tecnologie”. (foto: sito di Covision Media)
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