Giornalismo e tecnologia, un rapporto complesso e contraddittorio, di cui parla nel video Alexia Tsotsis, giornalista per diversi anni a TechCrunch, il sito di notizie tech e startup più conosciuto al mondo, considerata una delle firme più importanti in ambito tech. Nel 2015 ha lasciato il lavoro per rimettersi a studiare. In questa fireside chat tenutasi a Stanford, nell’ambito di un corso dedicato al mondo startup e venture capital, Alexia parla, anche attraverso il racconto della sua esperienza in Techcrunch, di come si sta evolvendo il ruolo sia dei media focalizzati sul tech, sia dei media più generalisti, esplorando i modi in cui i giornalisti oggi possono sia contribuire che opporsi alle tendenze e opinioni prevalenti della Silicon Valley e sui benefici, o meno, che una startup può avere dalla copertura mediatica. Alexia è molto critica rispetto alla direzione che ha preso il giornalismo oggi, i suoi meccanismi e modelli di business; offre intuizioni sulla direzione futura, e il ruolo, del giornalismo nell’ambito di un’industria dell’informazione che sta mettendo questa professione in forte discussione; e offre spunti anche alle startup che aspirano a ottenere visibilità sui media.
“La storia migliore è quella che racconti a qualcuno al bar”
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