Fashion Technology Accelerator presenta numeri in decisa crescita con un fatturato che supera il milione di euro, 30 startup in portafoglio e la distribuzione di un dividendo ai soci oltre alla definizione del nuovo piano industriale.
“Oggi l’industry della moda è diventata più matura e interessata ai temi di innovazione tecnologica e sostenibile. La posizione di first mover di FTA ci ha reso un punto di riferimento per quelle aziende che oggi desiderano intraprendere questi percorsi di accelerazione tecnologica e sostenibile”, die a Startupbusiness Giusy Cannone, amministratore delegato di FTA.
FTA che investe nei settori moda, lusso e retail che ha la sua sede a Milano e uffici a Londra e Doha, ha approvato il bilancio consolidato per l’esercizio 2021, che registra un aumento significativo dei ricavi e del margine operativo lordo (Ebitda margin al 60%), riportando un utile superiore alle attese. La società distribuisce un dividendo, potendo contare inoltre su un patrimonio netto raddoppiato e una posizione finanziaria netta positiva.
Sui conti del 2021 ha inciso positivamente il contratto pluriennale siglato con la Qatar Development Bank per lo sviluppo del programma Scale7 a Doha, dove FTA ha inaugurato nel 2021 una nuova sede, impiegando anche personale locale, oltre a progetti a supporto di brand affermati su temi di innovazione e sostenibilità nel settore del fashion, su cui FTA è da anni un punto di riferimento del mercato.
FTA guarda alle future evoluzioni e ha incaricato Deloitte che, grazie ad “Officine Innovazione”, società del network italiano specializzata nella consulenza a startup e acceleratori su temi digital e innovation, lavorerà al piano industriale per il triennio 2023-2025. L’obiettivo è di crescere ancora in Italia e all’estero e rafforzare il posizionamento come leader europeo nei servizi e negli investimenti in imprese fashion-tech.
Giusy Cannone aggiunge in una nota: “Siamo molto soddisfatti per questo risultato raggiunto in un anno difficile condizionato dalla pandemia e in un contesto internazionale che, ancora oggi, rimane incerto. Da parte nostra abbiamo consolidato e migliorato l’offerta di servizi verso i mercati stranieri, rafforzando anche quella sul mercato domestico. Allo stesso tempo abbiamo allargato il team con l’apertura di una sede a Doha, primo step per una possibile espansione nei mercati del Middle East, abbiamo continuato a investire per incrementare il portafoglio di partecipazioni e prevediamo nei prossimi 12 mesi di realizzare exit e ritorni in linea con la nostra strategia”. (Photo by Rudy Issa on Unsplash )
© RIPRODUZIONE RISERVATA