FoolFarm, nuove sedi, nuova startup, nuovo fondo

FoolFarm rilancia. Il venture builder che si concentra su deeptech, AI, cybersecurity e che pochi mesi fa aveva annunciato un aumento di capitale, continua a crescere e presenta una serie di nuove iniziative. Si parte con l’apertura della nuova sede, battezzata Foolers Village che si trova nella zona sud di Milano e che Andrea Cinelli, CEO e fondatore del venture builder, definisce come la prima fabbrica di startup in Italia interamente dedicata al venture building. C’è poi l’annuncio del nuovo hub che FoolFarm ha aperto a Lecce guidato da Emanuele Balistreri e già attivo nelle collaborazioni con l’Università di Lecce e il suo dipartimento dell’Ingegneria dell’innovazione. A proposito di Mezzogiorno FoolFarm ha presentato anche una partnership in tal senso con UniCredit che è stata presentata da Giusy Stanziola responsabile del progetto UniCredit Start Lab. Cinelli ha anche reso noto che a breve sarà disponibile un libro che ha scritto insieme a Carlo Alberto Carnevale Maffè proprio sul modello del venture building, lo stesso Carnevale Maffè che oltre a essere docente alla SDA Bocconi School of management è anche membro del board di FoolFarm e ha voluto porre enfasi sull’importanza del lavoro di sviluppo che fa il venture builder soprattutto in relazione all’intelligenza artificiale che, dice, è innovazione di terzo livello perchè diventa alemento di supporto al lavoro di tutti noi e anche alla crescita dell’innovazione stessa e il tutto deve essere sempre fatto tenendo in primo piano l’elemento umano, l’artigianalità della innovazione e della tecnologia che poi diventa naturalmente business capace di scalare, per dare enfasi al messaggio ha usato una analogia cinematografica, i ‘lavori in pelle’ di Blade Runner, il film ispirato dal libro di Philip K.Dick intitolato ‘Do Androids Dream of Electric Sheep?’, dove appunto umani e androidi vivono in una sintesi che ha superato il momento della singolarità.

Fondo e nuova startup

E gli annunci non sono finiti: il CEO anticipa la costituzione di un fondo denominato Fool Capital che punta a un closing da 50milioni di euro che farà investimenti su startup deeptech, AI, cybersecurtity supportate da venture builder, quindi anche non necessariamente nate nella culla di FoolFarm e questo fondo sarà gestito in collaborazione con Atlas SGR guidata da Alessandro Messina. Questo percorso di annunci per arrivare a quello forse più importane perchè al centro del progetto del venture builder: la nuova startup. Si tratta della quarta startup sviluppata da FoolFarm dopo Fragmentalis, IIO e Voiceme, di chiama AIDA, sigla che sta per artificial intelligence for deeds automation e si propone come l’evoluzione di strumenti quali ChatGpt a supporto dell’operatività delle aziende. Secondo quanto anticipato da Marco Poggetti che è il responsabile del progetto lo sviluppo delle soluzioni di AIDA si articolerà in 3 fasi, la prima dedicata alla produzione dei contenuti per scopi appunto aziendali, la seconda quale assistente virtuale per la gestione di meeting e riunioni e la terza che si concretizza nella realizzazione di un vero e proprio project manager virtuale. La raccolta presso la community degli investitori di FoolFarm su AIDA è già aperta e nei piani dell’azienda vi è di arrivare al completamento della terza fase entro il 2026. All’evento di presentazione Cinelli ha invitato anche altri rappresentanti dell’ecosistema innovazione milanese e italiano come Layla Pavone del Comune di Milano, Luca Mainetti docente prima del Politecnico di Milano e poi dell’Università del Salento, Tommaso Boralevi, presidente della Federated Innovation di MIND, Giuseppe Donvito, patner di P101 e neo presidente di Italian Tech Alliance. Insieme a loro anche molti dei manager che Cinelli a portato a bordo di FoolFarm: Antonio Tinto responsabile del programma Garage Venture Studio, Matteo Corbari a capo del portfolio delle startup, Michael Cimino, investment manager e i già citati Balistrieri e Carnevale Maffè. (foto Startupbusiness)  

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