Fondazione Golinelli, la scuderia di startup life science, fintech, agritech

Nell’intervista video Andrea Zanotti e Antonio Danieli, rispettivamente presidente e direttore generale della Fondazione Golinelli di Bologna raccontano come la realtà bolognese nata nel 1988 sia impegnata nella formazione e nel supporto alla ricerca e alla imprenditorialità e come nel tempo il progetto è cresciuto e si è evoluto concentrandosi prima sull’innovazione in ambito life science e oggi anche nel fintech e e nell’agritech. La missione della Fondazione Golinelli è oggi quella di sostenere in modo efficace lo sviluppo di imprese che partono dall’innovazione concentrandosi sulla creazione di valore tecnologico e d’impresa in modo intelligente e lo fa soprattutto attraverso G-Factor che è appunto l’incubatore-acceleratore della Fondazione Golinelli. All’interno di G-Factor si sviluppa il programma di accelerazione G-Force che Pietro Ferraris che ne è il responsabile racconta così a Startupbusiness: “G-Force è il programma di accelerazione che è stato concepito con il fine di preparare startup in fase early stage a raccogliere un seed round tipicamente compreso tra i 300mila euro e il milione di euro. Fino a oggi G-Factor ha investito oltre 1,6 milioni di euro in 15 aziende nel settore delle life science, dieci emerse dai programmi del 2018/19 e cinque nel 2019/20. Abbiamo erogato, nei primi tre mesi intensivi per ciascun batch, oltre 150 ore di formazione frontale e oltre 100 ore di mentoring a ciascuna startup avvalendoci di un network di oltre 30 mentor. Durante il percorso abbiamo organizzato anche numerosi eventi di networking e matching day, sia remoti sia presso la nostra sede all’interno di Opificio Golinelli. Investiamo in equity e tipicamente G-Factor entra nelle società partecipate con una quota inferiore al 10%. Con la call I-Tech Innovation 2021 aggiungiamo al programma, grazie anche al supporto di Crif, due ulteriori verticali: fintech/insurtech e agritech/foodtech. Nelle prossime settimane faremo quattro online open day durante i quali il team di G-Factor spiegherà i dettagli della call e sarà a disposizione per eventuali domande. E’ possibile iscriversi qui. G-Force ha una durata di otto mesi ed è suddiviso in due parti: tre mesi intensivi, con attività quotidiane per quattro giorni a settimana e cinque mesi di mentoring personalizzato settimanale. Al termine dei primi tre mesi le startup presentano il proprio prodotto o servizio a una platea di potenziali partner industriali durante un demo day con l’obiettivo di far nascere progetti pilota o altre sinergie con i potenziali partner industriali, mentre al termine degli otto mesi si tiene ogni anno un investor day, evento conclusivo del programma G-Force. Nei primi tre mesi di accelerazione i team incontrano quotidianamente i loro mentor di riferimento, tra cui importanti manager d’azienda, professionisti, imprenditori, scienziati e docenti universitari. La seconda fase del programma è meno intensiva ed è costruita in maniera personalizzata sulla base delle esigenze specifiche emerse per ciascuna startup. In questa seconda fase, ciascun team sceglie il proprio panel di mentor di riferimento, e con loro si confrontano settimanalmente sulle tematiche più critiche a seconda della fase di sviluppo in cui si trovano. In questa seconda fase, inoltre, il team di G-Factor supporta tutte le aziende nella fase di fundraising, preparandole e accompagnandole a incontri con investitori. È indubbiamente un modello oneroso, in cui la quantità e la qualità delle risorse messe in campo per ciascuna startup é estremamente elevata. Riteniamo però che questo sia il modo migliore per massimizzare le possibilità di successo di ciascuna azienda ed i risultati delle prime due call iniziano a confermare questo approccio”.

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