Le 100 startup fintech da tenere d’occhio nel 2017

Il rapporto Fintech100 – Leading Global Fintech Innovators – è realizzato da Kpmg in collaborazione con H2 Ventures ed è uno strumento eccezionale per capire cosa sta succedendo nel settore fintech, quali tecnologie e modelli di business vengono apprezzati maggiormente dai VC e in quale aree geografiche c’è maggiore movimento. Il settore dei servizi finanziari sta affrontando una disruption digitale senza precedenti: la digitalizzazione ha appena cominciato a mostrare come il settore finanziario può essere ridefinito, abilitando nuovi modelli di business, vedi il P2P lending, le nuove modalità di mobile payment, le nuove valute digitali, la blockchain come piattaforma, l’insurtech, il crowdfunding, il regtech. Fintech 100 celebra le migliori aziende in questo nuovo spazio dividendole in due segmenti: i 50 protagonisti affermati e le 50 stelle nascenti. Tra i 100 diciamo subito con non c’è nessuna startup/scaleup italiana e, a nostro parere, Moneyfarm un posto lo avrebbe meritato. Così come la tedesca N26 o l’inglese Mondo. I criteri seguiti da Kpmg&H2Ventures per scegliere le startup sono questi: 1. capitale totale raccolto 2. tasso di raccolta di capitali 3. diversità geografica 4. diversità settoriale 5. X-factor: grado di prodotto, servizio e di business modello di innovazione (una misura soggettiva che è applicata solo per quanto riguarda le aziende che appaiono sulla lista 50 Emerging Stars)   Le evidenze principali del report sono quest’anno piuttosto interessanti, anche perchè il precedente report era stato fatto nel 2014, quindi c’è un biennio di cambiamento tra i due documenti: il settore continua ad essere in fase di crescita, ha superato i 14 miliardi di dollari investiti nel corso dell’anno che si è caratterizzato anche per diversi mega-round realizzati.  L’insurtech ha raddoppiato la sua presenza e vede ben due startup del settore tra le prime dieci; cresce anche il numero di startup della blockchain e si rafforza l’ambito regtech (cioè startup che risolvono questioni regolatorie/legali con il software). C’è maggiore diversificazione geografica quest’anno, ma c’è anche un fatto: la Cina conquista rapidamente grande spazio. Se nel Fintech100 2014 la Cina aveva una sola società in classifica, nel 2016 conta 4 delle prime 5 aziende in classifica e 8 complessive nei primi 50.

Il team di Ant Financial

Ecco chi sono le prime 10 startup in lista, questa parte della classifica rispecchia abbastanza anche quali Paesi stanno mostrando maggiore forza nel settore:

  1. Ant Financial – Cina
  2. Qudian (Qufenqi) – Cina
  3. Oscar (insurtech) – USA
  4. Lufax – Cina
  5. ZhongAn (insurtech) – Cina
  6. Atom Bank – UK
  7. Kreditech – Germania
  8. Avant – USA
  9. Sofi – USA
  10. JD Finance – Cina

  Geograficamente parlando Fintech100 2016 include: 35 società dalle Americhe (prevalentemente US), 29  da area EMEA (prevalentemente UK, Germania, Olanda, Svizzera), 14 dall’ Asia, e 10 da Australia e New Zealand. Per quanto riguarda gli ambiti specifici del fintech, la classifica include: 32 startup del lending companies, 18 che si occupano di pagamenti, 12 insurtech, 8 regtech, 8 data and analytics, 6 wealth companies, 5 digital currencies, 5 startup della blockchain, 3 capital markets, 2 startup del crowdfunding, e 1 società di accounting. Qui di seguito le due classifiche.

fintech100

 

Per  un maggiore dettaglio sulle singole società consulta il report completo.

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