Fintech, Fabrick diventa istituto di pagamento

Fabrick, la prima piattaforma italiana nata per favorire l’Open Banking, ha ottenuto l’autorizzazione da Banca d’Italia ad operare come Istituto di Pagamento. Adesso, oltre alle competenze di business e alla tecnologia, Fabrick potrà operare come Prestatore del Servizio di informazione sui conti (AISP) e di Prestatore del Servizio di disposizione di ordini di Pagamento (PISP), entrambi ruoli introdotti dalla normativa PSD2. Ciò consentirà ai suoi clienti (Banche, Corporate e Fintech) di portare sul mercato nuovi servizi con estrema rapidità e flessibilità grazie ad un approccio in modalità “as a service” che saranno costruiti “chiavi in mano”. Un ulteriore evidente vantaggio sia per gli Istituti bancari già in possesso di una propria autorizzazione che possono essere così estremamente più rapidi nell’offerta al mercato, sia per i soggetti non bancari (quali assicurazioni, grandi corporate e fintech) che potranno implementare servizi basati sull’accesso ai conti col supporto di un unico partner.

fabrick

Paolo Zaccardi, CEO di Fabrick

Paolo Zaccardi, CEO di Fabrick commenta: “Fabrick nasce per aver visto da subito nella PSD2 l’opportunità per innovare il mondo finanziario, proponendo un approccio attivo alla normativa. In questi anni abbiamo posto le basi per diventare un partner di riferimento per tutte quelle realtà che vogliono innovare e sviluppare rapidamente servizi digitali e alle quali proponiamo soluzioni chiavi in mano che, con l’autorizzazione a Istituto di Pagamento, si completano ulteriormente. Il 2020 si conferma l’anno di trasformazione in offerte concrete del nuovo paradigma open banking, costruito su piattaforme aperte e collaborative. Si affermeranno sul mercato quelle realtà che, indipendentemente dalle loro dimensioni, saranno in grado di offrire ai clienti servizi personalizzati e digitali, guidati da un’innovazione che risponde a bisogni concreti, dei privati così come delle aziende, specialmente le piccole e medie spesso sprovviste di figure e risorse per farsi carico delle tante incombenze legate alle attività finanziarie e amministrative. Bisogni che, mai come in questo momento, evolvono anche per effetto di fattori esogeni e imprevedibili come quelli generati dal profondo shock inferto dalla pandemia che, non solo impatta sui comportamenti, ma anche sulle attività economiche e sulla necessità di fare ricorso a servizi finanziari innovativi e convenienti. È qui, nella risoluzione di un problema reale, che nasce l’opportunità di un profondo cambio di paradigma”.

 

A maggio 2019 Fabrick annunciava 1 milione di transazioni API al mese, a maggio 2020 supera il 1 milione di transazioni al giorno; ha integrato in piattaforma il 97% degli Istituti bancari italiani e 198 sono le controparti che usano le oltre 500 API pubblicate.

 

[Cover photo by Viktor Forgacs on Unsplash]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

    Iscriviti alla newsletter