Il video The Transformation of Finance (Fintech @ Davos World Economic Forum) mostra uno dei panel più seguito nell’ultima edizione di Davos, dominata da un clima di allarme rispetto alla possibilità di una nuova crisi economica mondiale. Forse è per questo motivo che è stato un pò trascurato quanto segnalato dalla Signora Lagarde, Direttore Generale del Fondo Monetario Internazionale, rispetto a fintech, alle monete virtuali e tecnologie della blockchain.
“Virtual currencies and blockchains, on the other hand, can cause deeper disruptions. They may be relatively small (the current value of virtual currencies is around $7 billion), and may be nothing to worry about. They could also turn out to be beneficial – in reducing costs, providing better value and reaching the unbanked. But they could also a great instrument for crime. There is the potential for financing terrorism and the illicit economy, and they could disrupt monetary policy.” (video, da minuto 5.00)
Sappiamo molto poco delle monete virtuali, ha sottolineato Lagarde, ma è certo che si tratta di qualcosa assolutamente al di fuori dal regno delle attività regolamentari al momento. L’opinione di Christine Lagarde, è dunque non negativa rispetto alla tecnologia e al fintech nel suo insieme, quanto piuttosto preoccupata rispetto all’ impatto di monete virtuali e blockchain sui sistemi esistenti. Infatti ” blockchain e virtual currency ” sono entrati nel novero dei temi caldi per l’FMI che ha pubblicato un primo paper sull’argomento “Virtual Currencies and Beyond: Initial Considerations “.
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