Foresee Biosystems è la startup che sviluppa la tecnologia nata nel contesto di un progetto supportato dall’European Research Council (ERC) e sviluppato nell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), che permetterà di testare la tossicità a livello cardiaco di nuovi farmaci o altri prodotti presenti sul mercato. Il prototipo è già operativo presso i laboratori IIT e diventerà prodotto entro la fine del 2021 permettendo di ridurre costi e tempi di sviluppo dei farmaci prevenendone il ritiro dal mercato.
Foresee Biosystems è in grado di valutare con maggior accuratezza la sicurezza dei farmaci prima della loro commercializzazione e grazie a un investimento da parte di un’azienda tedesca che per il momento preferisce rimanere anonima di 500 mila euro, inizierà a vendere un dispositivo che permetterà di testare la potenziale tossicità sul cuore di nuovi farmaci, un aspetto critico nelle fase precliniche dello sviluppo di nuovi farmaci.
“Foresee dimostra la validità del modello IIT per la creazione di startup – dice a Startupbusiness Matteo Bonfanti, direttore technology transfer dell’IIT – . Applichiamo concretamente il concetto di glocal, think globally, act locally. Uniamo un outreach globale con la capacità operative, cosi possiamo affrontare le sfide tecnologiche e sociali che la pandemia covid ha messo in luce”.
Le morti a causa di effetti indesiderati sul cuore di farmaci sono centinaia di migliaia ogni anno nel mondo, secondo il National Center for Biotechnology Information statunitense, il decesso a causa di effetti collaterali di farmaci sul cuore è la quinta causa di morte negli Stati Uniti, si calcola che dal 2016 siano circa 2000 i composti (farmaci o altri prodotti) ritirati del commercio per effetti indesiderati a livello cardiaco.
La tossicità cardiaca è la prima causa del ritiro di farmaci dal mercato sia in Europa sia negli Stati Uniti. La valutazione della tossicità cardiaca dei farmaci è quindi un punto fondamentale per la salute dei pazienti. Le tecniche di analisi attuali non permettono di rilevare in modo certo eventuali tossicità cardiache delle molecole durante i test preclinici e clinici, con il risultato che alcune molecole raggiungono il mercato per poi essere ritirate anni dopo. La tecnologia sviluppata da Foresee Biosystems permetterà di migliorare le procedure di rilevazione di rischi sul cuore durante le fasi di sviluppo precliniche perchè è in grado di misurare simultaneamente l’attività elettrica intracellulare di migliaia di cellule cardiache umane in vitro. Foresee riesce, con il dispositivo sviluppato, a valutare come il cuore reagirebbe a una sostanza chimica e come questa potrebbe influenzarne la funzionalità. I metodi attualmente disponibili sul mercato sono in grado di valutare gli effetti su brevi intervalli di tempo, mentre la tecnologia Foresee consente di monitorare costantemente gli effetti sulle cellule cardiache, in vitro e quindi sul cuore, nel corso di più settimane.
Il primo prodotto dell’azienda, che prevede di raggiungere il pareggio al terzo anno di attività, sarà dedicato ai centri di ricerca e verrà commercializzato entro la fine del 2021. Nei prossimi 2 anni verrà commercializzato un prodotto, con caratteristiche più avanzate, dedicato ai centri di ricerca clinica (CRO – Contract Research Organization) e alle case farmaceutiche. Il primo prodotto sviluppato costerà circa 50mila euro ma è possibile, già da oggi, usufruire della tecnologia Foresee per il test della tossicità cardiaca dei farmaci in via di sviluppo tramite servizi di screening offerti dalla stessa Foresee.
“Siamo molto contenti che la tecnologia sviluppata nei nostri laboratori potrà ora supportare le aziende farmaceutiche nello sviluppo di nuovi farmaci più sicuri e in modo più rapido. Mai come ora appare chiaro come queste caratteristiche siano fondamentali per reagire prontamente e in modo sicuro a crisi sanitarie come quella in corso”, spiega in una nota Michele Dipalo, ricercatore IIT e tra i fondatori di Foresee. “Foresee Biosystems progetta e commercializza prodotti e servizi che consentiranno un preciso monitoraggio della tossicità cronica su cellule cardiache di nuovi farmaci con un’affidabilità impossibile ad oggi con i metodi disponibili sul mercato” aggiunge Giovanni Melle CEO della startup IIT.
La tecnologia alla base della piattaforma Foresee è stata sviluppata nel contesto di un progetto di ricerca ad alto rischio finanziato dall’European Research Council (NeuroPlasmonics) a uno dei fondatori della startup Francesco De Angelis, ricercatore IIT che assumerà il ruolo di scientific advisor dell’azienda. Inoltre in seguito al brevetto depositato nel 2017 la tecnologia per il test su cellule cardiache è stata pubblicata, nel 2018, sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Nature Nanotechnology. Nello stesso anno, l’idea alla base di Foresee si è aggiudicata il primo posto nella categoria Life Science alla competizione SMARTcup Liguria. Il dispositivo è potuto diventare un prodotto pronto a essere introdotto nel mercato, anche grazie a un ulteriore finanziamento da parte dell’European Research Council, un grant proof-of-concept pensato per aiutare i ricercatori già titolari di fondi ERC a colmare il divario tra una ricerca pionieristica di laboratorio e le prime fasi della sua commercializzazione.
Il team di Foresee è composto da Giovanni Melle (30 anni CEO), Nicolò Colistra (30 anni CTO) e Michele Dipalo (40 anni fondatore e chairman del consiglio) e prevede il supporto scientifico degli altri fondatori Francesco De Angelis, Giuseppina Iachetta e Francesco Tantussi.
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