Peekaboo può essere considerato un “tool” per chi fa startup da zero, cioè uno strumento che permette a chi, armato di un’idea per cambiare il mondo, si rende conto che per realizzarla serve acquisire determinate competenze. “Peekaboo è un’Open Innovation Community, un luogo dove founder di startup, sviluppatori, designer e appassionati di innovazione collaborano per realizzare le loro idee – spiega a Startupbusiness il Ceo Paolo Napolitano – Abbiamo scelto questo nome perché volevamo differenziarci dai ‘lab’, ‘farm’ e altre organizzazioni con nomi di questo tipo, che evocano laboratori scientifici e fabbriche industriali, persone che entrano in un processo produttivo. I nostri valori richiamano la creatività e la sorpresa dei bambini, è da questa atmosfera che si genera l’innovazione. Peekaboo, in inglese, equivale al nostrano ‘Bubusettete’ che si dice per gioco ai bambini . Per questo l’abbiamo scelto come nome. Perché richiama quello che siamo e quello che vogliamo diventare: una Disneyland degli startupper”.
Peekaboo organizza il Lean startup program che al momento si svolge a Roma ma vi è in programma di portarlo anche a Milano e Torino nel 2017: “Abbiamo creato il Lean startup program per far sì che persone che non sanno niente di startup, possano imparare le metodologie delle migliori startup, partendo da quelle della Silicon Valley e sviluppare la propria idea in 10 settimane, lavorando in team fino alla realizzazione di un Mvp (Minimum viable product, ndr) e di un pitch davanti a una platea di investitori”. La prima edizione del programma ha visto 190 partecipanti di cui 60 hanno completato il percorso e otto startup hanno presentato il loro pitch nella giornata finale alla quale hanno assistito molti investitori e altri attori dell’ecosistema. La seconda edizione del Lean startup program si terrà a Roma tra il 13 ottobre e il 15 dicembre 2016 e presenta alcune novità rispetto alla prima: ci saranno cinque mentor specializzati in altrettanti ambiti: tecnologia, business model, growth hacking, design e usability, pitch. I mentor, oltre a svolgere le lezioni rispettivamente al proprio campo di attività, avranno il compito di far crescere le startup; ad arricchire il programma anche quattro nomi importanti della scena startup che operano soprattutto a Roma: Ernesto Ciorra di Enel, Augusto Coppola di Luiss Enlabs, Nicola Mattina di Digital Magics, e Gianmarco Carnovale di Roma Startup. La caratteristica specifica del programma messo a punto da Peekaboo è l’essere progettato per rivolgersi a coloro che di startup sanno nulla. “Programmi come Startup Weekend e Lean Startup Machine – spiega il Ceo – sono utilissimi, ma rischiano di essere troppo intensi per chi vuole intraprendere questa strada ma non sa cosa sia un business model o una customer discovery. Un’altra nostra caratteristica è che il programma non è gratuito. La formazione di qualità ha dei costi. Spesso vengono da noi persone che hanno fatto altri programmi, ma non hanno imparato nulla proprio perché il programma era gratuito e i docenti o mentor non erano incentivati a fornire un servizio di qualità. Noi cerchiamo di tenere i costi del programma più bassi possibile per rendere il programma accessibile a tutti, mille euro per i professionisti, 500 euro per gli studenti, ma vogliamo ripagare il lavoro del team e dei mentor, perché sia della migliore qualità possibile”. Il programma prevede 40 ore di lezione e 25 di workshop pensati per consentire ai team di lavorare sullo sviluppo delle idee, al fine di presentarsi al Pitch Day con un prototipo validato e con delle metriche, per massimizzare la possibilità di raccogliere investimenti. Le iscrizioni chiudono li 10 ottobre.© RIPRODUZIONE RISERVATA