Exit e investimenti, perché è importante comunicare i valori finanziari

Immaginate lo scenario: l’Italia vince il torneo europeo di calcio per nazioni come è accaduto la scorsa settimana, ma non si sa né il risultato finale, né chi ha segnato le reti. Si sa solo che ha vinto. Sarebbe frustrante o quantomeno si avrebbe una informazione incompleta anche perché una vittoria per 3 o 4 a 0 è diversa da una vittoria per 1 a 0 ai tempi supplementari, la portata del risultato è significativa non solo per sapere chi ha vinto, ma soprattutto per avere un indicatore dei valori in campo. Ciò vale anche quando si tratta di operazioni finanziarie, nel caso di nostro interesse quelle legate alle startup come i round di investimento o le exit. Se nell’annunciare un’operazione finanziaria si raccontano tutti i dettagli ma non si indica la cifra dell’operazione stessa è un po’ come, appunto, dare il risultato finale di una gara senza rendere noto lo score. È chiaro che se un investimento o una exit valgono 100 euro o 100milioni di euro la loro portata è molto diversa, la notizia quindi non è tanto l’investimento o la exit, ma il valore dell’investimento e della exit. Suona bizzarro ma è ciò che in molti casi accade. Le tante notizie, soprattutto in questi mesi in cui il numero delle operazioni finanziarie sulle startup sta crescendo in modo sistematico, di investimenti e di exit che giungono all’attenzione della nostra redazione in buona percentuale non riportano le cifre. Per fortuna è una percentuale minoritaria, la gran parte degli annunci sono completi delle informazioni finanziarie: dei nomi degli investitori, dei valori degli investimenti e delle exit, delle evaluation applicate, ci sono però ancora oggi numerosi annunci che potremmo definire ‘muti’ perché privi di cifre e di valutazioni. Tali annunci restano muti anche nel caso di richieste specifiche volte a conoscere i termini finanziari, la risposta tipica è: ‘preferiamo non divulgare’ o ‘il board ha deciso di non rendere note le cifre’ o ancora ‘le parti preferiscono tenere riservati i termini dell’operazione’. Intendiamoci è una scelta più che legittima, ognuno sceglie e preferisce comunicare ciò che ritiene e ciò che desidera. L’intento qui non è certamente quello di mettere in discussione le scelte di comunicazione, ma di mettere in luce che comunicare le cifre è importante per una serie di motivi. Intanto consente di avere un parametro di valutazione per conoscere la vera portata dell’operazione e quindi del valore delle aziende oggetto di tali operazioni, cosa che, così come il risultato della partita, aiuta a comprendere meglio la portata dei deal i quali, s’intende, hanno spesso anche un valore non solo economico, ma è la somma di esso con quello finanziario che consente di disegnarne i contorni. Poi c’è il contributo al valore dell’ecosistema: fornire li valore degli investimenti e delle exit consente di sommare tali cifre al totale del valore degli investimenti effettuati e quindi contribuisce ad accrescere la portata complessiva degli investimenti in startup che vengono fatti nel Paese, un dato che, siamo tutti d’accordo, più cresce e più è elevato, più da valore all’intero ecosistema. Vi è poi la questione di trasparenza e di volontà di comunicare in modo preciso, una questione che per noi che scriviamo di questi temi si traduce anche in rispetto e attenzione per il lettore. Solo negli ultimi giorni ho ricevuto comunicazioni di almeno tre exit e due investimenti di startup e scaleup italiane che in alcuni casi coinvolgono anche realtà internazionali, che sono stati diffusi privi delle cifre (fare i nomi in questo caso è irrilevante). Cifre che non sono state rese note nemmeno dietro specifica richiesta. Notizie che Startupbusiness pubblicherebbe volentieri, così come fa con ogni altro annuncio di investimento o di exit, ma che senza le cifre appaiono monche e quindi la loro pubblicazione apparirebbe come una notizia parziale. Certo si può sempre ricorrere alla classica formula del ‘le parti preferiscono non rendere nota la portata dell’investimento’ per fare capire al lettore che abbiamo provato a chiedere ma che comunque la cifra resta un mistero. Ma sarebbe comunque una notizia parziale. Ribadisco: non sto qui mettendo in discussione le scelte di comunicazione di alcuno, ognuno può e deve comunicare i contenuti che preferisce e nel modo che preferisce, il mio intento è quello di invitare i protagonisti di queste operazioni a considerare con maggiore attenzione l’opportunità di comunicare il valore finanziario di investimenti ed exit perché ha effetti positivi: sul valore delle singole operazioni, sul valore complessivo dell’ecosistema, e sulla portata reputazionale della comunicazione stessa che più è trasparente, più è apprezzata sia da chi poi ne scrive, sia, soprattutto, da chi poi ne legge. (Photo by Adeolu Eletu on Unsplash )

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