Excellis Holding il veicolo di investimento che ha debuttato a febbraio 2022 e che si propone di investire nelle migliori società emergenti fondate all’estero da ricercatori e scienziati italiani nei settori dell’innovazione industriale, del cleantech, del medicale e nelle tecnologie di frontiera, annuncia il closing dei suoi primi due investimenti.
Si tratta di Zaphiro Tecnologies SA, verso cui l’operazione è all’interno di un round seed del valore complessivo di circa 3 milioni di euro insieme al fondo ABB Technology Ventures (ATV), la divisione di venture capital del colosso industriale europeo, e il Club degli Investitori di Torino, con cui Excellis Holding ha voluto condividere questa prima importante opportunità di investimento, e di un round bridge del valore complessivo di circa 1 milione di euro in Synthara AG chiuso insieme al fondo tedesco High-Tech Gründerfonds e alla banca cantonale Zürcher Kantonalbank.
Fondata da 3 PhD italiani, Paolo Romano (CEO), Lorenzo Zanni (CPO) e Marco Pignati (CTO), Zaphiro è un’azienda pionieristica nel settore delle smart grid , in particolare per quanto riguarda le reti a media tensione, quella parte dell’infrastruttura dedicata alla distribuzione dell’energia elettrica a livello di città, di quartiere e di isolato che sono e saranno sempre più sottoposte a trasformazioni e sollecitazioni portate dall’evoluzione sia della produzione, da centralizzata a distribuita, sia del consumo, da ciclica ad altamente intermittente e irregolare.
Zaphiro ha sviluppato una soluzione per le smart grid, chiamata SynchroGuard, che è il primo sistema di monitoraggio e automazione di reti di distribuzione basato sulla tecnologia più avanzata attualmente disponibile: le Phasor Measurement Unit (PMU). SynchroGuard offre una visibilità completa della rete, integra in modo efficiente un maggior numero di fonti rinnovabili e di veicoli elettrici e riduce fino all’80% l’impatto dei blackout grazie a esclusivi algoritmi di localizzazione dei guasti. Ricordiamo che al momento il 90% dei blackout vengono ancora localizzati manualmente con procedure che richiedono anche diverse ore e causano un gigantesco dispendio di risorse.
Zaphiro è già riconosciuta come una delle startup più promettenti nel settore delle smart grid, grazie a diversi progetti con aziende di pubblica utilità da Honk-Kong a Chicago, dall’Italia (con Unareti) all’Olanda passando ovviamente per utility svizzere.
Synthara nasce nel 2019 dalla collaborazione dei due founder, tutti e due ricercatori dell’Istituto di Neuro-informatica di Zurigo: l’indiano Manu Nair (CEO) e l’italiano Alessandro Aimar (CTO); la startup sviluppa esclusive architetture di microchip ASICs (Application Specific Integrated Circuit) ad altissime performance che eseguono in tempo reale le specifiche applicazioni di intelligenza artificiale dei propri clienti. Le prestazioni rivoluzionarie, la bassa latenza e il ridottissimo consumo di energia offerte dall’architettura di prodotti Synthara Adaptiva IP consentono di creare una nuova classe di applicazioni quali per esempio innovativi wearable device, sensori super-intelligenti e sofisticati impianti biomedicali.
Synthara sta collaborando con il CSEM, un centro svizzero di eccellenza nella microelettronica, per lo sviluppo di un nuovo chip, battezzato AdaptiveStorm che sarà disponibile come dimostratore commerciale nel primo trimestre del 2023. L’azienda inoltre ha recentemente lanciato l’Adaptiva Early Adopter Program, per coinvolgere i clienti che vogliono utilizzare modelli complessi di intelligenza artificiale nei loro prodotti edge; diverse aziende hanno già aderito a questa iniziativa, tra cui Bosch e altri leader di mercato. Synthara ha ottenuto nella sua breve storia fino a oggi prestigiosi riconoscimenti da varie organizzazioni come Intel Ignite, ESA (Agenzia Spaziale Europea) e Innosuisse.
«Siamo davvero orgogliosi di poter comunicare notizie di questo genere che dimostrano il nostro grande impegno nel mantenere le promesse fatte ai nostri investitori e soci – commenta in una nota Loris Lanzellotti, fondatore insieme ad Alberto Emprin di Excellis -. Vale la pena ricordare che Excellis investe in startup dove competenze scientifiche e manageriali siano parimenti forti, e la solidità delle tecnologie proposte siano testimoniate dall’aver ottenuto in passato finanziamenti non diluitivi, grant, nonché dal possedere solide basi di protezione brevettuale e dall’avere già incontrato l’interesse concreto del mercato».
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