A Berlino, due giorni prima di Pasqua, si è svolta la quarta conferenza europea di Eu-Startups creata da Thomas Ohr, founder tedesco del magazine online eu-startups.com attivo da cinque anni in Germania ma rivolto a tutti i paesi dell’UE. All’HTW (Hochschule für Technick und Wirtschaft) di Berlino, tra le academy tecnologiche più innovative della città, sono arrivate circa 250 persone provenienti da 18 Paesi europei. Chi ha deciso di partecipare a questo evento lo ha fatto principalmente per due motivi: analizzare i prossimi trend nel mondo del venture capitalist e del mercato europeo e partecipare alla startup competition aperta alle 15 startup europee in gara. Eu-Startups Conference non è stato un evento creato in collaborazione con la Commissione Europea, bensì con sette partner e sponsor privati che hanno deciso di investire in questo evento attraverso la concessione dei loro prodotti e servizi, fondamentali per l’importanza del premio finale. Un premio finale, quello finalizzato da Eu-Startups, che non è un grant o un seed ma un pacchetto di servizi dal valore pari a 17,5 mila euro (9.000 euro di cloud service offerti da Aruba, 2.950 euro dal software di mail service SendGrid, 3.600 euro da TeamLeader in servizi di Invoicing, 950 euro per l’inserimento di JobADV nella sezione annuale di JobBoard sul sito di eustartup.com e infine mille euro da parte di 99design nel suo marketplace design). Chi ha partecipato all’EU-Startups Conference esclusivamente per comprendere al meglio i nuovi trend nel mondo dei VC europei e conoscere direttamente dei nuovi investitori è rimasto purtroppo un po’ deluso. È stata, invece, una buona vetrina per le 15 startup in gara che hanno potuto far conoscere meglio il proprio prodotto ai media e acceleratori di startup arrivati principalmente da Francia, Spagna ed Est Europa. Da registrare la presenza di Numa come top acceleratore per startup a Barcellona, Parigi, Mosca, Mexico City, Casablanca e Bangalore (Numa è un progretto che è nato in Francia e di cui su Startupbusiness scrivemmo già nel 2014 dopo avere visitato l’edificio dell’acceleratore nel quartiere parigino di Sentier) Il marketing che non ci piace più Questa quarta conferenza europea era stata promossa dal network di Eu-Startups come uno dei più importanti eventi per apprendere da vicino le nuove politiche attive messe in campo dall’UE per le startup. In molti si aspettavano almeno un intervento (anche in remoto poteva andare bene) da parte della Commissione Europea sulle prossime politiche e azioni su questo tema. Purtroppo non è accaduto ed è stata una nota non stonata, ma mancata. Questo evento poteva realmente essere un nuovo network per comunicare in maniera più informale la visione della Commissione Europea su questi temi. Commissione Europea a parte, la mattina è stata caratterizzata da cinque importanti interventi provenienti da ex startup diventate davvero grandi dopo il 2010. Abbiamo osservato il cambiamento di Ferry Heilemann, ex co-founder di DailyDeal acquistata da Google nel 2013, che dopo cinque anni come VC ha scoperto un nuovo business dando vita a FreightHub, piattaforma digitale pronta a diventare leader nel settore del trasporto merci via cargo in tutto il mondo. Dopo la presentazione di FreightHub sul palco dell’HTW di Berlino è salito il danese Jesper Buch founder di JustEat dove in 30 minuti ha deliziato tutti con i suoi inizi e con i gravi problemi familiari che hanno contraddistinto la sua vita adolescenziale, problemi che si sono trasformati in quella forza volontà che ha avuto nel creare JustEat in UK invece che in Danimarca. Dopo la presentazione di Helpling, startup di successo in Europa nel settore delle pulizie domestiche attiva anche in Italia, i protagonisti assoluti dell’evento sono diventati Bernd Auer di TeamLeader (Crm cloud & invoicing per servizi di project management made in Belgium presente nell’ultimo anno come main sponsor ai più importanti eventi per startup in UE), Georg Schlotter (business angel) e Grega Potokar di ABC Venture Gates che hanno svelato le loro strategie di scaleup nel mercato tedesco. Più del 60% dei partecipanti a Eu-Startups, infatti, ha scelto di seguire questo evento per investire in futuro esclusivamente nel mercato tedesco. Dalle 14.30 alle 17.30 si sono alternate le 15 startup per la pitch competition. Vino À Porter è stata l’unica startup italiana a essere entrata nella final competition dove si è notata una predominanza proveniente dal Belgio (4 su 15 erano di Bruxelles). La startup competition è stata vinta però da B2PAY, startup tedesca/finlandese che offre account bancari virtuali . “Follow your dreams” È molto soggettivo. Dipende se avete bisogno di ispirazione e di concetti motivazionali per dare vita finalmente alla vostra impresa e se, dunque, avete bisogno di sentirvelo dire anche durante un evento per startup. Anche a Eu-Startups Conference frasi come “Follow your dreams and you passions”, “Believe in yourself”, “Team it’s everything, not your business plan”, ecc. sono state quelle che hanno emozionato di più i partecipanti durante l’evento e che sono state subito twittate accompagnate dall’hashtag #EUStartups. Aldilà delle solite frasi a effetto e del wi-fi, che come in ogni evento per startup in Europa fatica ad andare specie nelle prime ore alla stessa velocità dei giovani imprenditori europei, ci trasformiamo per un secondo in una piattaforma di rating per dare un nostro voto a EU-Startups Conference. Diamo un 6 per la grande volontà che c’è stata da parte del team di dare una leggera sostanza alla grande operazione di marketing che è stata fatta negli ultimi 6 mesi costruita sulla base di 5 anni di eustartups.com. Nella video intervista a Thomas Ohr (qui di seguito), abbiamo provato a comprendere cosa ci aspetta il prossimo anno a Berlino per la quinta Eu-Startups Conference in attesa di nuovi cambiamenti organizzativi che da subito sono stati richiesti dai vari VC, startupper e media partner. Contributor: Luca Tamburrino – Comincenter
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