Soly, azienda energytech di origine olandese certificata B Corp, nata dalla volontà dei fratelli Patrick e Milan Van der Meulen di creare un’azienda focalizzata completamente sulle energie rinnovabili, 100% digitale e pensata per il cliente finale, entra in Italia con sede a Milano, annunciando un round serie B da 30 milioni di euro. L’investimento, guidato da ArcTern Ventures in partnership con l’americana Fifth Wall e completato dai precedenti investitori Shell Ventures e il fondo pensione ABP, servirà alla società per proseguire il suo percorso di internazionalizzazione e differenziare il range di servizi offerti. La soluzione proposta da Soly si propone di rendere il sole la fonte di energia più usata al mondo entro un decennio, eliminando le energie non rinnovabili entro il 2030 e aiutando migliaia di aziende e famiglie nella conversione al solare. Il supporto alla transizione energetica del Paese avverrà provincia dopo provincia, in un territorio nazionale che conta circa 11 milioni di abitazioni indipendenti familiari dove la posa in opera dei pannelli solari comporterebbe un risparmio tra i 1500 e i 1800 euro ogni anno, per un totale di 9,6 kg di CO2 in meno al giorno.
Italia sesto Paese del processo di internazionalizzazione
“Siamo orgogliosi di annunciare il nostro arrivo in Italia, oggi che l’impegno nella transizione verso le energie rinnovabili è più accentuato che mai. La scelta dell’Italia come sesto approdo nel nostro percorso di internazionalizzazione è oculata: qui esiste già un milione e mezzo di impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica e la società sta dimostrando un reale interesse nell’adozione di soluzioni sostenibili come la nostra – commenta in una nota Matteo Artero, country manager Italia di Soly – . Il nostro obiettivo è che sempre più persone scelgano il sole e crediamo fortemente che la costruzione di una comunità attenta all’ambiente sia un traguardo ogni giorno più vicino, con un risparmio non solo in termini di inquinamento ma anche economico”. L’adozione di energia pulita, infatti, si traduce in un tangibile vantaggio per le tasche dei consumatori e in un incremento del valore della proprietà immobiliare, oltre a contribuire agli obiettivi di sostenibilità ambientale dell’Agenda 2030. Una conferma della priorità riservata a questo tema arriva anche dalla recente trasformazione in legge del Decreto Energia, che prevede la possibile attivazione di oltre 27 miliardi di euro di investimenti nelle rinnovabili e nella decarbonizzazione. L’Italia, nei primi sei mesi del 2023 – afferma l’azienda in una nota – ha generato oltre 2,3 gigawatt di energia solare, circa metà dei quali proveniente da pannelli solari installati sulle abitazioni, e i nuovi impianti sul territorio, negli ultimi 12 mesi, sono cresciuti di 100mila unità rispetto al 2022, per un totale di oltre 1 milione e 300mila installazioni.
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